Il Senato ha approvato in via definitiva il Ddl Welfare. Il provvedimento stanzia un pacchetto di misure di circa 2 miliardi. Oltre all'abolizione dello scalone Maroni, viene ridisegnato il sistema degli ammortizzatori sociali con l'aumento di durata e importo dell’indennità di disoccupazione. Favoriti la totalizzazione dei contributi e il riscatto della laurea per i giovani. Ridimensionato, inoltre, il ricorso ai contratti a termine. Mentre lavoro in affitto e a chiamata (con deroghe) sono cancellati.
Rassegna sindacale su Unicoop Firenze con un focus particolare sulle notizie riguardanti gli Uffici di Unicoop Firenze.
giovedì 27 dicembre 2007
Protocollo Welfare: il Senato approva il ddl
Il Senato ha approvato in via definitiva il Ddl Welfare. Il provvedimento stanzia un pacchetto di misure di circa 2 miliardi. Oltre all'abolizione dello scalone Maroni, viene ridisegnato il sistema degli ammortizzatori sociali con l'aumento di durata e importo dell’indennità di disoccupazione. Favoriti la totalizzazione dei contributi e il riscatto della laurea per i giovani. Ridimensionato, inoltre, il ricorso ai contratti a termine. Mentre lavoro in affitto e a chiamata (con deroghe) sono cancellati.
domenica 23 dicembre 2007
giovedì 20 dicembre 2007
Sciopero Commercio: sabato manifestazione regionale a Firenze
PISTOIA. Un Natale di lotta per i lavoratori del terziario distribuzione e servizi, chiedono il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, protestano per orari e paghe. Proclamano dunque lo sciopero per l’intero turno di lavoro sabato 22 dicembre (per chi lavora su sei giorni) o venerdì 21 dicembre (per chi lavora su cinque giorni).
Sabato manifestazione regionale a Firenze alle ore 10,30 in piazza Strozzi. Concluderà Ivano Corraini segretario nazionale Filcams.Lo sciopero è stato indetto «dopo la totale assenza di dialogo con Confcommercio» dicono Filcams-Fisascat-Uiltucs regionali Toscana.
Fonte: Il Tirreno
martedì 18 dicembre 2007
Sosteniamo lo sciopero del "Commercio"
LO SCIOPERO PER L’INTERO TURNO SI INTENDE ANCHE NEL CASO DI ORARI SPEZZATI O DI TURNI SERALI/NOTTURNI A CAVALLO DI 2 GIORNATE
PERCHE’ LO SCIOPERO? Lo sciopero è stato indetto visto la totale assenza di dialogo con Confcommercio, la quale effettua “esternazioni” sulla stampa anziché sedersi al tavolo di trattativa. Dichiara che “ Le trattative sono ferme, non sugli aumenti salariali su cui c'è disponibilità a discutere, ma perché la piattaforma sindacale arriva a costare troppo e che occorre parlare di incrementi di produttività certi, di flessibilità organizzativa, di una diversa organizzazione degli orari di lavoro”.
GLI ORARI DI LAVORO? E’ evidente la loro intenzione di avere mano libera sui tempi di vita e di lavoro delle donne e uomini che lavorano nel commercio, ovvero vieni a lavorare quando c’è bisogno - oggi puoi lavorare 10 ore domani 4 e poi si vede di volta in volta. Il sindacato non è disponibile a lasciare che il tempo di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori sia deciso unilateralmente e individualmente dalle imprese. Occorre conciliare le rispettive esigenze, cosa che è stato fatta da trent’anni a questa parte.
I SOLDI? Confcommercio non ha mai avanzato proposte, salvo dire che i costi devono essere recuperati in qualche modo. Vi sono poi aziende come Mediaworld che decidono di “elargire 30 danari” ai propri dipendenti quale anticipo sui futuri aumenti, cercando così di rompere il fronte dei lavoratori.
COSA C’E’ IN GIOCO? In gioco non ci sono solo i soldi, c’è ben altro: il contratto collettivo nazionale di lavoro che oggi definisce diritti e tutele per tutti i lavoratori dalle piccole alle grandi imprese e forse è questo che Confcommercio vuole smantellare.
COME E’ ANDATO LO SCIOPERO DEL 17 NOVEMBRE? Le Organizzazioni sindacali si sono dichiarate soddisfatte per l’alta adesione allo sciopero e i dati lo dimostrano perché quando una serie di aziende commerciali chiudono, quando in tanti ipermercati e supermercati sono stati costretti a chiudere alcuni reparti, quando si raggiungono punte del 90% e quando in alcune catene i lavoratori scioperano per la prima volta sfidiamo chiunque a dire che lo sciopero è fallito! In tutta Italia si sono tenuti presidi che hanno visto per la prima volta la partecipazione di tante ragazze e ragazzi!
VI SONO STATI RICATTI, PRESSIONI, MINACCE? si alcune aziende hanno effettuato sui singoli lavoratori pressioni, ricatti, mobbing, in particolare sui giovani, minacciandoli “se avessero scioperato”, di messa in mobilità, di non passare mai i part-time a tempo pieno e altre nefandezze. Hanno utilizzato in modo massiccio interinali, promoter, marchandiser, capi reparto, mettendoli alle casse al posto dei lavoratori in sciopero. Tutte attività antisindacali e per questo sono in corso le denunce.
NON ABBIATE PAURA! LA STORIA CI INSEGNA CHE UNITI SI VINCE! è per questo che in tanti anni di lotte e battaglie, siamo riusciti ad ottenere diritti e tutele!
SIAMO COSTRETTI A SCIOPERARE PER SCONFIGGERE L’ARROGANZA DI CONFCOMMERCIO e per questo Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil, chiamano tutte le lavoratrici e i lavoratori alla lotta e li invitano a partecipare in massa alle iniziative che saranno decise nei singoli territori/regioni.
Le Segreterie Nazionali
FILCAMS - FISASCAT - UILTuCS
Roma 27 novembre 2007
giovedì 13 dicembre 2007
Consiglio di Gestione. Il primo nominato è...
La notizia a prima vista potrebbe apparire piuttosto anonima. Ma se la leggiamo con un occhio rivolto alle notizie riguardanti il nuovo sistema duale di Unicoop Firenze, il primo ragionamento che si sviluppa non appare per niente banale. Infatti Massimo Pagni prenderà il posto di Armando Vanni che proprio in questi giorni "ha deciso di accettare la proposta di una nuova collocazione professionale all'interno di Unicoop Firenze".
Sarà forse Armando Vanni, che "dal 1996 ha ricoperto la carica di Presidente della piu' importante cooperativa di costruzioni della Toscana", uno dei probabili componenti di quello che sarà il nuovo Consiglio di Gestione di Unicoop Firenze?
mercoledì 12 dicembre 2007
Trattativa Contratto Distribuzione Cooperativa. Comunicato stampa congiunto
In data 11 dicembre 2007 si sono incontrate le Associazioni della Distribuzione cooperativa ( ANCC Coop , ANCD Conad , Federconsumo -Confcooperative e A.G.C.I) e FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL, UILTuCS-UIL per continuare la trattativa sul rinnovo del CCNL della Distribuzione Cooperativa, finora condotta in maniera costruttiva.
Il confronto ha prodotto significativi avanzamenti, anche se non conclusivi, sia sul mercato del lavoro (part-time, apprendistato, contratti a termine) sia sul tema della flessibilità approfondendo anche le questioni relative alle cooperative minori.
Sul tema del salario le parti, consapevoli della sua emergenza anche sul piano sociale e del calo dei consumi esistente nel nostro paese hanno convenuto l’erogazione di una prima tranche di 50,00 euro mensili di aumento (al IV livello), comprensivi dell’indennità di vacanza contrattuale, a decorrere dal 1°gennaio 2008; il confronto sul salario continuerà nel proseguio del negoziato.
Le parti hanno convenuto inoltre di proseguire la trattativa nel mese di gennaio 2008.
Sull’insieme delle questioni trattate ANCD CONAD si è riservata di fare ulteriori approfondimenti.
Trattativa CCNL Cooperazione. Incontro dell'11 dicembre 2007
Le Associazioni Cooperative, infatti, hanno accettato la nostra richiesta, di erogare una prima trances di aumento mensile, visto il perdurare dell’aumento del costo della vita, ed è stato concordato che dal 1° gennaio 2008 partiranno in busta paga 50,00 Euro riparametrate con riferimento IV° livello (comprensive di I.V.C.).
La parte economica dovrà ovviamente essere completata sia in riferimento alla richiesta della nostra piattaforma di un aumento di 78,00 Euro per il biennio, sia riguardo alla copertura del 2007.
Intanto questo è un primo segnale tangibile di sensibilità rispetto ad una situazione economica non più sostenibile per i lavoratori e della volontà di proseguire in modo costruttivo la trattativa.
Sul Mercato del Lavoro, i risultati più significativi riguardano:
L’elevazione dello zoccolo del part-time da 18 a 20 ore, richiesta da noi fatta in piattaforma a fronte dell’esigenza dei lavoratori di incrementare le ore di lavoro;
Trasformazione dei contratti a termine a tempo indeterminato dopo 36 mesi senza utilizzare l’ulteriore proroga prevista dalla recente Legge;
Elevazione della percentuale di conferma dell’apprendistato dal 70 al 75%.
Anche se questi risultati non esauriscono tutte le nostre richieste, e dovranno essere ulteriormente migliorati, tuttavia costituiscono un buon segnale verso la stabilizzazione del lavoro e il superamento di forme di precarietà.
E’ stato chiarito, inoltre, il problema della flessibilità superando l’iniziali richieste delle Associazioni Cooperative di avere discrezionalità di applicazione, elevazione a 46 ore settimanali e orario medio annuale.
Si è infatti concordato che la normativa verrà resa più applicabile, ma sempre tramite confronto a livello aziendale , dove dovranno essere raggiunte le intese. Resteranno inalterate le 42 ore e le 44 ore previste dal CCNL, e da parte nostra è stata data la disponibilità ad elevare fino ad un massimo di 24 settimane le 16 attuali, confermando pero’ il confronto sui programmi di articolazione multiperiodale degli orari.
Sul tema della Flessibilità, si è stabilito che la sua applicazione porti ad elevare la percentuale dei full-time e l’aumento degli orari dei part-time. La normativa contrattuale dovrà prevedere che tale obiettivo deve essere concretamente raggiunto con gli accordi aziendali mettendo in correlazione questi risultati con i programmi di Flessibilità. Questo è un punto molto importante per la stabilizzazione ed una più equa distribuzione del lavoro tra part-time e full-time.
Rimangono aperti altri problemi che le Associazioni Cooperative hanno posto, e che dovranno essere affrontati ivi compreso il tema delle Cooperative minori.
La nostra valutazione sui punti sin qui raggiunti è comunque positiva e auspichiamo che la strada intrapresa ci porti a concludere positivamente in tempi brevi il rinnovo del CCNL e che il mondo delle Cooperazione continui nel segno della “distintività” rispetto all’atteggiamento ancora arrogante che si registra nella distribuzione privata e in Confcommercio.
La trattativa riprenderà il 23 gennaio e 6 febbraio 2008
FILCAMS-CGIL FISASCAT-CISL UILTuCS-UIL
lunedì 10 dicembre 2007
Il dito nell'occhio. E' uscito il quinto numero
Su cosa si discute e verso quali prospettive si sta indirizzando il dibattito? Principalmente su due questioni: allungamento della durata contrattuale e potenziamento della trattativa aziendale a scapito di quella nazionale.
Proviamo a ipotizzare alcuni scenari che potrebbero manifestarsi su ciascuno dei due argomenti.
ALLUNGAMENTO DELLA DURATA CONTRATTUALE...
venerdì 7 dicembre 2007
Illustrazione del Presidente Campaini sul sistema dualistico
- per il giorno 11 dicembre alle ore 17:30 per Collaboratrici e Collaboratori della sede di Santa Reparata
SI PRECISA CHE
la partecipazione da parte di Lavoratrici e Lavoratori agli incontri è volontaria.
Stipendi, in cinque anni persi 1.900 euro
Due stipendi in meno, come se l’anno finisse in ottobre (e non in dicembre). Sono 2.600 euro in tutto: è la cifra che una famiglia di operai ha perso negli ultimi cinque anni. Nel medesimo periodo, ossia tra il 2002 e il 2007, la perdita del potere d’acquisto del salario di un lavoratore dipendente è equivalsa a 1.210 euro; se a questa aggiungiamo l’ulteriore calo causato dalla mancata restituzione del fiscal drag, gli euro in meno diventano 1.900. Intanto la forbice si allarga: imprenditori e professionisti hanno visto i loro onorari crescere di 12.000 euro nel quinquennio, lo stipendio dei dirigenti è cresciuto di sei punti rispetto a quello dei dipendenti.
A fare in conti è l’Ires (l’Istituto di ricerche della Cgil) nel rapporto “Salari in difficoltà”, presentato oggi a Roma. “L’origine del problema – spiega il presidente dell’Ires Agostino Megale – risale al 2002-2003, quando l’allora governo di centrodestra definiva l’inflazione programmata all’uno e mezzo per cento, mentre quella reale era quasi al 3. In quel periodo si è generata una perdita di quasi 1.000 euro che si è trascinata fino a oggi”. A questa cifra bisogna poi sommare le perdite causate dai ritardi nei rinnovi contrattuali (con 8 milioni di persone oggi coinvolte) e la mancata restituzione del fiscal drag, problema più volte sottolineato dalla Cgil. Il procedimento è semplice: aumenta il costo della vita, gli stipendi (anche se non del tutto) si adeguano e con essi le tasse. Ma, poiché in termini reali il reddito rimane invariato, il risultato è che a crescere è solo il prelievo fiscale. Si aggiunga, infine, l’inadeguata retribuzione della produttività attraverso la contrattazione di secondo livello, e si arriva così alla cifra denunciata dall’Ires: i salari italiani (in media) hanno perso 1.900 euro negli ultimi cinque danni.
Quanto agli stipendi, ricorda l’Ires, oltre 14 milioni di lavoratori vivono con meno di 1.300 euro al mese, mentre circa 7,3 milioni di persone ne guadagnano meno di 1.000. In busta paga, gli italiani leggono in media 1.171 alla voce “euro netti”. Con le solite disparità. Perché il guadagno medio per certe categorie è sempre inferiore alla media: nel Sud gli euro sono 919, per le donne 961, nella piccola impresa 866, per gli immigrati 856. La “quarta settimana” diventa un serio problema anche per i più giovani (guadagno medio 854 euro); gli apprendisti, che possono contare solo su 737 euro; i collaboratori occasionali (769 euro) e i co.co.pro. (899 euro). A vivere con meno di mille euro al mese sono anche il 60 per cento degli operai non specializzati e il 40 per cento degli impiegati generici. Da un confronto internazionale, la scarsa dinamicità delle retribuzioni italiane risulta ancora più evidente: il divario si è allargato di 6-7 punti percentuali rispetto a Germania, Francia e Gran Bretagna.
“Serve una nuova politica dei redditi che affronti il problema della crescita bassa, dei salari bassi e della produttività bassa. Sta di fronte al paese il dato che si sono ridotte tutte e tre”, ha commentato il leader della Cgil Guglielmo Epifani: “È auspicabile che il governo da gennaio, visto che si parla di riforme, sia elettorali sia istituzionali, apra un tavolo su questo tema”. Riguardo la questione specifica della produttività, Epifani ha sottolineato come le analisi sui dati fatte dalla Cgil dimostrino che “se è aumentata la produttività per le aziende medie (50-250 dipendenti), quelle più piccole e quelle più grandi hanno avuto maggiore difficoltà, e questo perché non si è investito in ricerca e sviluppo”. Ha poi concluso: “Nel 1993 chiedemmo a tutti di investire il 3 per cento del Pil in ricerca e sviluppo. Quell’obiettivo è stato disatteso, anzi si è arretrato, tant’è che oggi investiamo solo 19 miliardi a fronte dei 40 della Germania e dei 300 degli Stati Uniti. Per non parlare dei paesi asiatici che stanno poco sotto gli americani. È una questione centrale, su cui occorre una strategia unitaria”.
Fonte: www.rassegna.it
martedì 4 dicembre 2007
I Diritti nella grande distribuzione e nei servizi
COMUNICATO STAMPA
CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE MARTEDI’ 4 DICEMBRE 2007
Migliaia di manifesti sui muri della città, messaggi radiofonici, migliaia di locandine da esporre nelle sedi sindacali e nelle bacheche aziendali, depliant, segnalibri e sacchetti per la spesa destinati alla distribuzione diretta al pubblico nei presidi che saranno organizzati davanti ai punti vendita: questi saranno gli strumenti di un’iniziativa a tappeto che toccherà via via settori particolari di una categoria molto diversificata che è impegnata, tra l’altro, nelle mobilitazioni per il rinnovo del Contratto Nazionale del Commercio e Terziario.
Il linguaggio scelto è semplice, immediato, sul filo dell’ironia, perché i diritti si possono rivendicare anche col sorriso sulle labbra, e perché spesso ironiche sono le campagne pubblicitarie con le quali aziende tra le più significative della grande distribuzione presentano i loro prodotti, mentre negano i diritti.
Si è voluto perciò creare un’immagine della condizione delle lavoratrici e dei lavoratori in grado di rappresentare “l'altra faccia”, quella meno visibile dell’ambiente di lavoro, e rendere chiara anche ai consumatori l’esigenza di creare un circuito di solidarietà e di sostegno alle rivendicazioni di chi lavora nella grande distribuzione.
Per illustrare alle giornaliste e ai giornalisti la campagna per i diritti, i suoi contenuti e le sue parole d’ordine le Organizzazioni Sindacali del Commercio organizzano una
MARTEDÌ 4 DICEMBRE alle ore 12.30
C/O CGIL REGIONALE TOSCANA (saletta 1° Piano)
VIA PIER CAPPONI, 7 –FIRENZE -
lunedì 3 dicembre 2007
Rinnovo Contratto Distribuzione Cooperativa: incontro del 27 Novembre
"La nostra esigenza è arrivare ad un accordo complessivo entro i primi mesi dell’anno e per questo chiediamo che la trattativa entri nel vivo da subito e in merito definire la proposta conclusiva sui contratti a termine sia sulla durata (36 mesi) sia sul diritto di precedenza , riduzione della % e superamento del conteggio annuale della %;definire una % più alta di conferma per l'apprendistato; stabilire nel ccnl l'aumento a 20 ore del part-time minimo;definire il diritto di precedenza, stabilire anche una percentuale di consolidamento. Nella contrattazione aziendale è necessario legare la flessibilità alla riduzione della % dei part-time, l’articolo sulla flessibilità può essere rivisto tenendo conto della filosofia che lo ispirava".
Inoltre li abbiamo invitati a rispondere anche ad altri punti della piattaforma in particolare assistenza e previdenza.
Le associazioni Cooperativa hanno dichiarato che nella trattativa dell'11 dicembre p.v., che si svolgerà con inizio alle ore 10 presso l'hotel Metropole via Principe Amedeo in Roma, a precisare le loro risposte sapendo che da queste dipenderà il nostro atteggiamento rispetto alle giornate di sciopero dichiarate per il settore del terziario.
Fonte: Metedipasco.blogspot.com
giovedì 29 novembre 2007
Piattaforma rivendicativa indirizzata al Governo per le politiche fiscali
scarica dal link seguente la piattaforma rivendicativa approvata il 24 novembre da CGIL CISL e UIL da sottoporre al Governo Prodi sulle politiche fiscali
martedì 27 novembre 2007
Il bilancio non sarà più approvato dai Soci?!
Quello che fa riflettere però è il tono utilizzato dalla stampa per raccontare la rivoluzione che sta avvenendo: Unicoop Firenze pioniera del sistema duale nel mondo cooperativo (vedi Corriere di Firenze del 27 Novembre 2007 a pagina 21). Pioniera? Si sta aprendo una nuova era per le Coop? I Soci avranno sempre meno voce all'interno delle cooperative?
Ma andiamo per gradi.
Si dice che "il duale" potrebbe partire da Gennaio 2008. Questo vuol dire che, mancando poco più di 30 gg alla fine dell'anno, le assemblee provinciali saranno già terminate e che a giorni, dovrebbe svolgersi l'assemblea generale dei soci. Il problema è che riguardo allo svolgimento delle assemblee provinciali, (che dovrebbero coinvolgere "complessivamente un milione di soci"), solo in pochi ne conoscono l'esistenza e hanno potuto esercitare il proprio diritto di voto partecipandovi. Sarebbe interessante sapere su questo milione di Soci in quanti avranno partecipato alle assemblee. Ribadiamo ancora una volta che non è stata data una sufficiente informazione riguardo alla convocazione delle stesse (ve lo immaginate voi un Socio che va a ricercare sulla Gazzetta Ufficiale la convocazione di una assemblea della Cooperativa di cui è proprietario?). Non è comparsa nessuna convocazione né sull' "Informatore" (come invece succede nei momenti più importanti della partecipazione democratica della Cooperativa, come l'approvazione del Bilancio) né sul sito istituzionale della Cooperativa.
Capitolo approvazione del Bilancio. Sembrerebbe che l'organo delegato all'approvazione del Bilancio con il passaggio al sistema duale non saranno più i Soci, ma il Consiglio di Sorveglianza! Quindi in questa maniera è indubbio che si allontanerebbe sempre di più dai Soci la conduzione e il controllo dell' attività cooperativa.
Il presidente del consiglio di sorveglianza. Presumibilmente sarà Campaini. Una domanda al riguardo: ma se lo statuto non venisse approvato e fosse mantenuto quello attuale, Campaini potrebbe continuare ad essere presidente della Cooperativa? (Per approfondimenti al riguardo leggi un precedente post).
Ci permettiamo il lusso di fare una piccola ma importante raccomandazione ai Soci che ancora (forse) potranno esercitare il proprio diritto di voto: prima dell'Assemblea in cui dovrete decidere se approvare o meno il nuovo statuto, chiedete esplicitamente una copia del documento per poterlo consultare con calma, potendo così votare in maniera veramente consapevole!
Per ulteriori approfondimenti vi rimandiamo ai nostri precendenti articoli.
Alla prossima e... meditate gente, meditate...
lunedì 26 novembre 2007
Costo mensa: ultimo aumento prezzo
Questo infatti sarà l'ultimo "ritocco" del prezzo per un pasto alla mensa aziendale dopo l'approvazione dell'Accordo di Canale Supermercati (anche se nelle Sedi, è opportuno ricordarlo, prevalse nettamente il "no") .
Riportiamo di seguito il comma che disciplina tale adeguamento di prezzo:
“Il contributo dei dipendenti sarà pari al 33%del costo medio delle mense. In considerazione dell’attuale costo del servizio mensa si stabilisce un adeguamento progressivo: quanto al 25% del costo dal 1.1.2006; quanto ad ulteriore 5% dopo 12 mesi; quanto ad ulteriore 3% dopo 18 mesi".
Ok anche a questo ritocco di prezzo (che nella sostanza si tramuta in un flusso di denaro dalle tasche dei dipendenti a quelle della Cooperativa), ma adesso chiediamo ancora una volta a gran voce alle parti firmatarie di quell'accordo di concludere velocemente la tanto richiesta verifica, anticipando fin da ora che vorremo entrare nel merito dei numeri che verranno prodotti per vedere se questi corrisponderanno con le stime da noi già elaborate.
venerdì 23 novembre 2007
Sicurezza sul lavoro: Primo incontro con il Procuratore per la Sicurezza
Per richieste, segnalazioni ed informazioni contattare:
- idoneità dei mezzi di protezione individuale
- programmi di formazione e informazione dei Lavoratori;
- varie ed eventuali
giovedì 22 novembre 2007
Unicoop Firenze valuta un aumento di capitale in MPS
(AGI) - Firenze, 20 nov. - "Si tratta di possibilita' che devono essere valutate". Cosi' il presidente dell'Unicoop Firenze, Turiddo Campaini, ha risposto ad una domanda se la sua cooperativa partecipera' all'aumento di capitale di Banca Mps nella quale detiene circa il 2,2% del capitale. "E' una questione - ha spiegato - di non secondaria importanza e, quindi, dovra' essere valutata in tutti gli aspetti, con grande attenzione, dagli organismi della cooperativa. E' una questione che va vista al momento opportuno".
Rispondendo ad una domanda su come valutasse l'operazione di acquisto di Antonveneta da parte di Mps, Campaini ha ricordato di aver comprato "personalmente 10 mila azioni".
Campaini ha poi risposto alla domanda sulla possibilita' che Unipol possa sfilarsi da Mps, del quale detiene circa il 2% di capitale. "Non mi risulta niente", ha detto. "Non so cosa penseranno puo' darsi che verranno individuate soluzioni che vadano bene per gli uni e per gli altri": Campaini ha poi confermato la notizia che anche Pierluigi Stefani era presente al Cda di Mps che ha approvato all'unanimita', l'acquisizione di Antonveneta.
Quanto infine all'ipotesi che Unicoop Firenze esca dalla catena Unipol per concentrare le risorse finanziarie su Mps, Campaini ha detto: "Sono due questioni che non hanno alcun collegamento. I rapporti con Unipol hanno una logica, quelli con Mps un'altra e non c'e' antitesi".
Fonte: AGI News On
lunedì 19 novembre 2007
Esito della trattativa del 31 ottobre per il rinnovo del contratto
Come avrete appreso dagli organi d'informazione, la scorsa settimana si è svolto lo sciopero dei Lavoratori del commercio a causa della rottura strumentale della trattativa da parte di Confommercio. Augurandoci che quella trattativa si riapra quanto prima, riportiamo informazione riguardo l'esito dell'incontro del 31 Ottobre per il rinnovo del Contratto Nazionale della distribuzione cooperativa. Anticipiamo fin da ora che sono previsti altri due incontri prima della fine dell'anno, a seguito dei quali verranno fatte le opportune valutazioni di merito da parte dele Organizzazioni Sindacali sull'evolversi della trattativa e sulle eventuali iniziative da mettere in atto.
Nell’incontro del 31 ottobre 2007, le associazioni cooperative hanno rimarcato la volontà di proseguire la trattativa indipendentemente dall’andamento del tavolo Confcommercio e questo è un fatto importante che si verifica per la prima volta.
Hanno inoltre riconfermato che la filosofia su cui basare questo rinnovo contrattuale è quella del recupero della competitività delle imprese ma anche della stabilizzazione e la tutela del lavoro.
Questa importante affermazione è stata tradotta in due precise disponibilità:
1) Miglioramento della normativa dei contratti a termine prevista dall’accordo del 23 luglio 2007 con la rinuncia all’ulteriore proroga dopo i 36 mesi per accelerare e dare certezze alle conferme a tempo indeterminato;
2) Incremento degli orari dei part-time ed aumento della percentuale dei lavoratori full time per rispondere alle esigenze economiche dei lavoratori.
Per realizzare questa inversione di tendenza, chiedono una maggiore flessibilità del full time sia attraverso il contratto nazionale, sia attraverso la contrattazione di 2° livello.
Il fatto di riequilibrare le flessibilità tra full time e part-time corrisponde, tra l’altro, anche alla nostra richiesta in piattaforma, di arrivare ad un equa distribuzione di turni/carichi di lavoro tra i lavoratori, ma ciò deve passare soprattutto attraverso la contrattazione di 2° livello a partire dall’organizzazione del lavoro.
Ciò non esclude un approfondimento di questo tema anche a partire dal contratto nazionale, ma va riconfermato che va salvaguardata la contrattazione e le condizioni di lavoro e pertanto si escludono ipotesi di livelli di flessibilità insostenibili come ad esempio orari annui di lavoro ed applicazioni unilaterali delle imprese.
Un’altra necessità espressa dalle Associazioni Cooperative è quella di avere normative particolari nel contratto nazionale per le imprese del mezzogiorno e le imprese minori. Anche su questo tema riteniamo che sia più idoneo il confronto territoriale e comunque si tratta di fare i necessari approfondimenti riguardo il contratto nazionale.
In sostanza si può dire che non è da sottovalutare l’atteggiamento di distintività che le Associazioni della Distribuzione Cooperativa hanno avuto rispetto a Confcommercio in quanto, non solo non hanno rotto la trattativa, ma riconoscono l’importanza del contratto nazionale, la necessità di proseguire per un suo rinnovo essendo trascorsi ormai 10 mesi dalla sua scadenza; riconoscono l’importanza della contrattazione di 2° livello ed esprimono sensibilità sul tema della precarietà del lavoro.
Tuttavia non si può certamente affermare che la strada per arrivare ad una conclusione sia semplice in quanto vi sono ancora molti temi delicati da approfondire a partire dalla questione relativa alla flessibilità.Inoltre dobbiamo ancora affrontare il tema importante del salario e del conseguente recupero del potere d’acquisto, così come previsto dall’Accordo del 23 luglio 1993.
Sono state comunque messe le basi per continuare la trattativa e sono state calendarizzate ulteriori due date il 27 novembre p.v. e il giorno 11 dicembre 2007.
Fonte: Dipendenti Grande Distribuzione Servizi Integrati Multiservizi
venerdì 16 novembre 2007
Verbale dell'Assemblea dei Lavoratori della Direzione Amministrativa di Unicoop Firenze
13 Novembre – Assemblea di Via Santa Reparata.
Per le RSU erano presenti:Vincenzo Galdi, Sandra Giacomelli, Luca Parrini, Alberto Bagagli.
Per la Direzione Amministrativa è intervenuto il Direttore Dott. Alberto Migliori
Premessa:
L’Assemblea dei Lavoratori del 13 Novembre si è distinta rispetto alle precedenti per la presenza al tavolo dei relatori di un rappresentante della Cooperativa, il Direttore Amministrativo.
Argomenti affrontati:
Giornalino "Il dito nell’occhio"
E’ stata sottolineata la necessità di un "dialogo" tra tutti i dipendenti della Cooperativa per la condivisione di problematiche comuni e per la diffusione delle informazioni tra canali/unità lavorative differenti. Il giornalino persegue quell’obiettivo.
Circolazione delle informazioni tra dipendenti – Il Blog
E’ stata sottolineata la potenzialità di un semplice strumento come il Blog per una più rapida diffusione delle informazioni tra noi lavoratori. La distanza logistica che ci separa e la mancanza di uno strumento aziendale che metta in più facile contatto le persone è superata proprio dalla nascita del nostro Blog.
Conclusione della vertenza del Magazzino di Scandicci.
E’ stata data informazione riguardo alla chiusura della lunga vertenza che ha visto contrapposti 27 colleghi del Magazzino e la Cooperativa. Per l’approfondimento della notizia si rimanda al Blog.
Attività su cui è attualmente concentrata la RSU Uffici:
- nuovo criterio di calcolo del salario variabile per le Sedi. Nel frattempo verrà richiesta alle parti firmatarie dell’accordo in questione, una revisione del criterio di calcolo del salario variabile in base alle considerazioni spiegate nel giornalino
- Verifica richiesta ai firmatari dell’Accordo Integrativo Aziendale riguardo al capitolo che disciplina l’accesso alla mensa aziendale
- Abilitazione dei Lavoratori al collegamento internet tramite la propria postazione lavorativa o in alternativa tramite la creazione di alcuni totem dislocati presso le unità lavorative
Accordo Flessibilità
E’ stato diffuso l’accordo firmato in data 31 Ottobre.
Si è registrata la completa disponibilità del Direttore Amministrativo a implementare in maniera veloce e fedele l’accordo nella propria direzione.
E’ seguita una votazione dei Lavoratori. Su circa 100 presenti, è stata approvata all’unanimità la proposta di iniziare con la sperimentazione dal 19 Novembre.
Intervento del Direttore Amministrativo
E’ stata sottolineata l’importanza e l’ampia valenza della flessibilità e della cooperazione all’interno dell’Amministrazione nonché dello sviluppo dell’integrazione interna ed esterna della stessa anche tramite gli strumenti della comunicazione e della formazione.
L’accordo raggiunto sulla flessibilità va in questa direzione e pone le basi per ulteriori miglioramenti organizzativi.
Trattativa sul rinnovo del CCNL
E’ stata data informazione riguardo all’andamento della trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro che ci riguarda.
mercoledì 14 novembre 2007
Assemblea dei Soci di Unicoop Firenze. Sarà sistema duale?
Non siamo in grado di dire con certezza quali saranno gli argormenti all' o.d.g., ma come ci è stato comunicato da alcuni Lavoratori, presso le Sezioni Soci sono presenti delle locandine in cui sono dettagliati gli argomenti che verranno messi a votazione.
Abbiamo provato a documentarci sul sito internet della Cooperativa e sul mensile "L'Informatore", ma purtroppo non compare nessun riferimento alla notizia.
Uno degli argomenti trattati sembra sia l'adozione di un nuovo statuto, segno evidente che in Unicoop Firenze molto probabilmente verrà adottato un nuovo sistema di governo, il sistema duale. Purtroppo anche della piattaforma del nuovo statuto non compare traccia da nessuna parte.
Speriamo nei prossimi post di poter fornire notizie più precise.
Si parte con la flessibilità degli orari in Unicoop Firenze
All’assembla è intervenuto il nuovo Direttore amministrativo Dott. Alberto Migliori.
Nei prossimi giorni sarà diffuso il verbale dell’Assemblea svolta. Per il momento è possibile visionare quanto concordato con il Direttore all’interno dell’ AREA DOWLOAD del nostro Blog.
Comunicato rinnovo del Contratto
Giudicano altresì positiva la volontà della Cooperazione di proseguire il negoziato a partire dell’obbiettivo di ridurre il precariato, favorendo la stabilizzazione, valorizzando il rapporto di lavoro full-time, migliorando la normativa prevista dal protocollo del 23 Luglio 2007 sui contratti a termine.
Tale volontà dovrà essere concretamente manifestata negli incontri programmati per il 27/11 e 11/12 nei quali dovranno essere date risposte precise anche in merito a tutti gli altri punti della nostra piattaforma con una trattativa "stringente".
L’Attivo dei Delegati ha sottolineato con forza, che qualora il negoziato non facesse significativi passi avanti, la Delegazione Trattante debba sentirsi impegnata a promuovere le necessarie ed immediate iniziative di lotta.
L’Attivo dei Delegati è nuovamente convocato per il 12 dicembre per la valutazione dello stato del negoziato.
domenica 11 novembre 2007
Ecco perché in Unicoop non è possibile ottenere il 100% del salario variabile.
La lunga querelle tra Esselunga e Unicoop Firenze, tra una "scoccata" ed un’altra, genera tra i lettori attenti una lunga serie di riflessioni.
Molte segnalazioni ci sono pervenute, tante crediamo siano solo sterili polemiche, ma due le riteniamo molto interessanti, una addirittura ci fornisce la possibilità di chiedere una immediata revisione dell’accordo riguardante il calcolo del salario variabile.
Volutamente non parleremo di leadership di prezzo, perché abbiamo già riportato in un precedente post il riferimento all’analisi convenienza prezzi fatta dalla più accreditata ricerca nazionale in materia (Altroconsumo, la sua indagine ogni anno è la più attesa dagli operatori del settore).
Ma andiamo per gradi.
Prima questione.
Riporta l’editoriale dell’Informatore di Novembre che quando si confrontano i dati di bilancio di due o più società, "i confronti fra le aziende devono essere omogenei per essere obiettivi". Giusto, sacrosanto e metodologicamente corretto. Peccato che i dati di Unicoop Firenze riportati da Caprotti generino un po’ di confusione, perché non corrispondono a quelli ufficiali diffusi da Unicoop Firenze sul prorpio sito internet!
Come direbbe un noto giornalista: "La domanda sorge spontanea". Ma i dati corretti… quali sono?
Ovviamente questa distorsione comporta tutta una serie di interrogativi sugli effettivi risultati raggiunti, del tipo: l’incidenza del risultato operativo sulle vendite è stato del 2,30 % come sostiene Mr Caprotti o del 1,47% come risulta dai dati della Cooperativa? Le imposte pagate da Unicoop Firenze sono 29 o 19 milioni di euro?
Vi invitiamo a confrontare i dati di bilancio 2006 sul sito coopfirenze con i dati diffusi da Caprotti (presenti anche sull' Informatore) per approfondire la questione e fare le controverifiche del caso.
Seconda questione. Salario variabile.
L’accordo che disciplina l’erogazione del salario variabile per i dipendenti Unicoop Firenze stabilisce che il 60% dello stesso sarà calcolato in base al risultato di utile commerciale. In particolare, per raggiungere appieno l’obiettivo dichiarato, l’utile commerciale dovrebbe essere del 3%.
Ebbene, senza stare a sindacare se sia corretto il dato che riporta la tabella di Caprotti o quanto risulta dai dati Ufficiale della Cooperativa, noi semplicemente ci atteniamo alle dichiarazioni fatte in questi periodi a mezzo stampa dal Presidente Campaini. "Quando guadagniamo più del 2% rispetto al fatturato intervengo per dire: guadagniamo troppo, riduciamo i prezzi" (Corriere della Sera del 4 ottobre 2007).
Si evince chiaramente che l’accordo sul salario variabile deve necessariamente essere rivisto velocemente, perché sulla base di quello i dipendenti di Unicoop Firenze stanno spendendo energie senza essere adeguatamente retribuiti. E’ come se Jean Todt obbligasse Raikkonen a raggiungere i 300 Km/h con una macchina che al massimo può arrivare ai 200!
Volendo fare i conti della serva, per il salario variabile del 2006 ogni dipendente ha perso almeno 278 Euro. Moltiplicato per 7600 dipendenti: 2,119 milioni di Euro!
Un bel gruzzoletto. Meditate gente… meditate.
sabato 10 novembre 2007
Scarica il giornalino dei dipendenti di Unicoop Firenze
ESSELUNGA CONTRO COOP. LA GUERRA DEI NUMERI Per scoprire il motivo per cui i dipendenti di Unicoop Firenze non possono raggiungere il 100 % del salario variabile
UNICOOP. A LASTRA A SIGNA 52.000 MQ, DI CUI 10.000 PER GRANDE DISTRIBUZIONE E ATTREZZATURE COMMERICALI 10 mila mq di vendita per grande distribuzione e attrezzature commerciali per un massimo di 15 mila mq, 800 posti auto...
ASCANIO CELESTINI A GRASSINA...
Scarica la tua copia gratutia cliccando sull'immagine seguente oppure utilizzando l'area download
venerdì 9 novembre 2007
Si è conclusa la più grande vertenza collettiva contro Unicoop Firenze
Il 22 ottobre scorso si è giunti a conclusione della vertenza che vedeva contrapposta Unicoop Firenze a 27 lavoratori dei magazzini Unicoop di Scandicci.La soddisfazione è davvero grande.
Unicoop ha difatti accettato di ripristinare i turni ai lavoratori vertenti, annullando gli ordini di servizio che li avevano obbligati a cambiare orario. Unicoop si è assunta l’onere di pagare le spese legali.
Riassumendo in breve la vicenda:
Il nostro impiego è stato... (continua sul blog)
Assemblea Sindacale Direzione Amministrativa Unicoop
giovedì 8 novembre 2007
Enzo Biagi: esempio di Giustizia e Libertà
Raccontava fatti, non racconti. Riportava la verità, consapevole che "verità e potere non coincidono mai", che avrebbe sempre pagato un caro prezzo per quella sua indipendenza.
E' stato uno di quei valorosi combattenti che durante la Resistenza ha combattuto per la nostra libertà. La brigata in cui è stato Partigiano si chiamava Giustizia e Libertà.
Mi ha affascinato moltissimo il suo ultimo libro, "Quello che non si doveva dire", all'interno del quale ho trovato una frase che spiega molto bene come egli abbia interpretato la sua esistenza.
"Prendo ad esempio, per farmi capire meglio, alcune parole che nella mia vita hanno avuto un senso: coraggio, coerenza, umiltà, libertà, rispetto, giustizia, tolleranza, comprensione, soliderietà e amore".
Lo ricordo con molto affetto.
vg
martedì 6 novembre 2007
Firmato l'accordo sulla flessibilità degli orari in Unicoop Firenze
sabato 3 novembre 2007
Quote di mercato 2006 della grande distribuzione
mercoledì 31 ottobre 2007
Accordo sulla flessibilità degli orari in Unicoop Firenze
lunedì 29 ottobre 2007
L'articolo 7 della Levi-Prodi
Il mondo ride di noi. Il Times in un articolo dal titolo: "Assalto geriatrico ai bloggers italiani" ci definisce come: "una nazione di legislatori ottuagenari eletti da settantenni, i pensionati".
No all'articolo 7, libertà per la Rete. Non molliamo!
martedì 23 ottobre 2007
La Legge Levi-Prodi ha censurato questo Blog!!!
lunedì 22 ottobre 2007
Verifica Accordo Integratico sulla Mensa
VERIFICA SERVIZIO MENSA
Questi organismi sono:
1. il Coordinamento di Canale (uno per ciascuno dei tre), “con potere di contrattare le materie demandate dall'Accordo di Gruppo”, così come recita l'Accordo per il rinnovo delle Rsu
2. l'Esecutivo Aziendale, a livello di Gruppo, composto da n.11 Coordinatori, per “la contrattazione sulle materie demandate dal CCNL e dall'Accordo di Gruppo”
Non appena sarà ufficializzata la data d'incontro tra Coordinamento e Cooperativa sarà nostra cura darvi le informazioni necessarie.
lettera
e p.c. alle Segreterie delle OO.SS.:
Carofratello Salvo (Fisascat)
Dalida Angelini (Filcams)
Lombardo Ernesto (Uiltucs)
Ma il riconoscimento di un diritto ad alcuni, non può essere l'occasione per l'esclusione da quello stesso diritto per altri!
Non è comprensibile il motivo della proibizione della mensa ad una Lavoratrice con part-time orizzontale che, una volta terminato il proprio turno (che “casualmente” termina all'ora di pranzo), tornando a casa (casomai dopo un'abbondante mezz'ora di percorso stradale, se va bene) debba prendersi anche la briga di cucinarsi un pasto perché a lavoro non gli è riconosciuto. Non è comprensibile il motivo per cui chi lavora con orari evidentemente disagiati, dopo aver fatto un turno dalle 7 alle 13 (come accade del resto nei punti vendita, in magazzino e in alcuni uffici) debba vedersi impedita la fruizione di un pasto solo perché il suo orario non è “spezzato”. Non è comprensibile il motivo per cui un lavoratore che, accettando di farsi modificare l'orario di lavoro per venire incontro alle esigenze dell'ufficio, si veda proibire l'accesso alla mensa a causa di un turno di lavoro più funzionale alle logiche di efficienza dell'ufficio piuttosto che a quelle dell'accordo. Non è comprensibile il motivo per cui un lavoratore con turno unico che rientri nel pomeriggio in straordinario non abbia la possibilità di usufruire del servizio.
Il disagio subito appare tanto più indigesto quanto più forte è la sensazione che poi nei fatti, quel lodevole obbiettivo di estensione del diritto, non sia stato effettivamente raggiunto. Anzi, l'opinione diffusa è questa: dopo la firma dell'accordo non solo è diminuito il numero dei dipendenti Unicoop che usufruiscono del servizio, ma considerato anche il notevole aumento del costo da 0,75 a 2,26 euro (l'aumento è stato del 200%, ogni pasto costa adesso 1,51 euro in più, 30 euro circa al mese!), in realtà chi ha beneficiato di quel capitolo dell'accordo non sono stati certo i Lavoratori, ma il bilancio della Cooperativa.
· personale impiegato con contratto part-time orizzontale
· personale che per esigenze d'ufficio si è visto introdurre in orario turni di lavoro non “spezzati”
· personale con orario non spezzato che rientra a lavoro il pomeriggio in straordinario
· personale con orario evidentemente disagiato che non ha riconosciuto il diritto mensa perché con orario non “spezzato”
· personale in ROL
Per ultimo sarebbe necessario capire come deve essere interpretato il punto 8 per le Sedi aziendali relativamente alla figura del Direttore del negozio (A livello delle singole unità produttive, casi particolari difformi al punto 7 che presentano situazioni di evidente disagio, verranno risolti in accordo tra le RSU e la Direzione del negozio).
domenica 21 ottobre 2007
Da destra a sinistra: le manifestazioni che rappresentano l'Italia senza capo né coda
Cala il silenzio e, sarà un caso, si glissa. Meglio discutere della famiglia nei paesi arabi che rispondere a questa domanda da un milione di dollari sulla nostra politica. Ma così è. Questa è la spettacolare immagine fantozziana di un sistema politico che a volte rende stupefacente come il grillismo sia stato solo un fenomeno passeggero e sia arrivato così tardi e, in fondo, in modo così indolore. A rafforzare i dubbi del giovane turista per caso contribuiscono del resto due manifestazioni in una settimana. Due manifestazioni tanto teoricamente diverse quanto decisamente simili e similmente paradossali.
Fonte : Affari Italiani di Marco Marturano
giovedì 18 ottobre 2007
E' uscito il terzo numero de "Il dito nell'occhio"
mercoledì 17 ottobre 2007
Carrefour taglia al sud. In vendita 11 Ipermercati
Tanto che la componente immobiliare dell'operazione viene ritenuta fondamentale per i potenziali compratori. In tutto sono infatti di proprietà di Carrefour 8 strutture (delle quali 6 ipermercati) alcuni in grandi città come Bari e Napoli. Il portafoglio immobiliare, per un totale di oltre 90mila metri quadrati di superficie lorda affittabile, è attualmente controllato da alcune società veicolo del gruppo transalpino.
venerdì 12 ottobre 2007
Risultati votazioni sul Protocollo nelle Sedi di Unicoop Firenze
I voti favorevoli sono stati 134 (77%), i voti contrari 39 (22,4%), le schede bianche/nulle 1.
Riportiamo di seguito una tabella con le statistiche complete:
giovedì 11 ottobre 2007
Africa in musica e danza a Scarperia
Venerdi 12 Ottobre 2007 serata evento presso il Cinema Teatro Garibaldi di Scarperia:
inaugurazione di una mostra fotografica sul Burkina Faso al ritmo della musica tradizionale africana con BAKONGHE PERCUSSION.
mercoledì 10 ottobre 2007
Referendum del Welfare: i primi dati Ansa riportano il "Sì" vincente con l'82% dei voti.
FIAT TERMINI IMERESE, VINCE IL NO
EX MECCANICHE DI MIRAFIORI E IVECO, VINCE IL NO
IN SEDE FIOM-FIM UILM VINCE SI' CON 60%
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