Come avrete appreso dagli organi d'informazione, la scorsa settimana si è svolto lo sciopero dei Lavoratori del commercio a causa della rottura strumentale della trattativa da parte di Confommercio. Augurandoci che quella trattativa si riapra quanto prima, riportiamo informazione riguardo l'esito dell'incontro del 31 Ottobre per il rinnovo del Contratto Nazionale della distribuzione cooperativa. Anticipiamo fin da ora che sono previsti altri due incontri prima della fine dell'anno, a seguito dei quali verranno fatte le opportune valutazioni di merito da parte dele Organizzazioni Sindacali sull'evolversi della trattativa e sulle eventuali iniziative da mettere in atto.
INCONTRO DEL 31 OTTOBRE
Nell’incontro del 31 ottobre 2007, le associazioni cooperative hanno rimarcato la volontà di proseguire la trattativa indipendentemente dall’andamento del tavolo Confcommercio e questo è un fatto importante che si verifica per la prima volta.
Hanno inoltre riconfermato che la filosofia su cui basare questo rinnovo contrattuale è quella del recupero della competitività delle imprese ma anche della stabilizzazione e la tutela del lavoro.
Questa importante affermazione è stata tradotta in due precise disponibilità:
1) Miglioramento della normativa dei contratti a termine prevista dall’accordo del 23 luglio 2007 con la rinuncia all’ulteriore proroga dopo i 36 mesi per accelerare e dare certezze alle conferme a tempo indeterminato;
2) Incremento degli orari dei part-time ed aumento della percentuale dei lavoratori full time per rispondere alle esigenze economiche dei lavoratori.
Per realizzare questa inversione di tendenza, chiedono una maggiore flessibilità del full time sia attraverso il contratto nazionale, sia attraverso la contrattazione di 2° livello.
Il fatto di riequilibrare le flessibilità tra full time e part-time corrisponde, tra l’altro, anche alla nostra richiesta in piattaforma, di arrivare ad un equa distribuzione di turni/carichi di lavoro tra i lavoratori, ma ciò deve passare soprattutto attraverso la contrattazione di 2° livello a partire dall’organizzazione del lavoro.
Ciò non esclude un approfondimento di questo tema anche a partire dal contratto nazionale, ma va riconfermato che va salvaguardata la contrattazione e le condizioni di lavoro e pertanto si escludono ipotesi di livelli di flessibilità insostenibili come ad esempio orari annui di lavoro ed applicazioni unilaterali delle imprese.
Un’altra necessità espressa dalle Associazioni Cooperative è quella di avere normative particolari nel contratto nazionale per le imprese del mezzogiorno e le imprese minori. Anche su questo tema riteniamo che sia più idoneo il confronto territoriale e comunque si tratta di fare i necessari approfondimenti riguardo il contratto nazionale.
In sostanza si può dire che non è da sottovalutare l’atteggiamento di distintività che le Associazioni della Distribuzione Cooperativa hanno avuto rispetto a Confcommercio in quanto, non solo non hanno rotto la trattativa, ma riconoscono l’importanza del contratto nazionale, la necessità di proseguire per un suo rinnovo essendo trascorsi ormai 10 mesi dalla sua scadenza; riconoscono l’importanza della contrattazione di 2° livello ed esprimono sensibilità sul tema della precarietà del lavoro.
Tuttavia non si può certamente affermare che la strada per arrivare ad una conclusione sia semplice in quanto vi sono ancora molti temi delicati da approfondire a partire dalla questione relativa alla flessibilità.Inoltre dobbiamo ancora affrontare il tema importante del salario e del conseguente recupero del potere d’acquisto, così come previsto dall’Accordo del 23 luglio 1993.
Sono state comunque messe le basi per continuare la trattativa e sono state calendarizzate ulteriori due date il 27 novembre p.v. e il giorno 11 dicembre 2007.
Fonte: Dipendenti Grande Distribuzione Servizi Integrati Multiservizi
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