mercoledì 31 ottobre 2007

Accordo sulla flessibilità degli orari in Unicoop Firenze


AVVISO AI LAVORATORI



Comunichiamo a tutti i lavoratori delle sedi che in data odierna verrà firmato l'accordo sulla flessibilità tra le RSU e la direzione risorse umane.

lunedì 29 ottobre 2007



L'articolo 7 della Levi-Prodi

L'arzillo vecchietto Levi non molla. Ha infatti modificato l'articolo 7 della Levi-Prodi con un comma aggiuntivo invece di cancellare l'articolo. Ecco il comma:"Sono esclusi dall'obbligo di iscrizione al Roc i soggetti che accedono ad internet o operano su internet in forme o con prodotti, come i siti personali o ad uso collettivo che non costituiscono un'organizzazione imprenditoriale del lavoro".Cosa si intende per organizzazione imprenditoriale del lavoro? Chi propone pubblicità dal suo sito, come ad esempio Google AdSense, ricade in questo caso? Chi vende un prodotto on line è un imprenditore del lavoro?Levi cancella questo c...o di articolo 7 e non se ne parli più. Basta con le prese per il culo.
Il mondo ride di noi. Il Times in un articolo dal titolo: "Assalto geriatrico ai bloggers italiani" ci definisce come: "una nazione di legislatori ottuagenari eletti da settantenni, i pensionati".
No all'articolo 7, libertà per la Rete. Non molliamo!

martedì 23 ottobre 2007

La Legge Levi-Prodi ha censurato questo Blog!!!


Avevamo anticipato in un precedente post (link) che l'evento del V-Day avrebbe scatenato nel prossimo futuro una limitazione della libertà della Rete, ma che la cosa avvenisse in tempi così stretti proprio non ce l'aspettavamo!
Domanda: è democrazia questa? E' democrazia signor Romano Prodi?
E' proprio vero: il potere logora... chi non ce l'ha!
Dal Blog di Beppe Grillo, tacciato dal potere come l'antipolitico, il qualunquista, il terrorista!
Riccardo Franco Levi, braccio destro di Prodi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha scritto un testo per tappare la bocca a Internet. Il disegno di legge è stato approvato in Consiglio dei ministri il 12 ottobre. Nessun ministro si è dissociato. Sul bavaglio all’informazione sotto sotto questi sono tutti d’accordo.La legge Levi-Prodi prevede che chiunque abbia un blog o un sito debba registrarlo al ROC, un registro dell’Autorità delle Comunicazioni, produrre dei certificati, pagare un bollo, anche se fa informazione senza fini di lucro.I blog nascono ogni secondo, chiunque può aprirne uno senza problemi e scrivere i suoi pensieri, pubblicare foto e video.L’iter proposto da Levi limita, di fatto, l’accesso alla Rete.Quale ragazzo si sottoporrebbe a questo iter per creare un blog?La legge Levi-Prodi obbliga chiunque abbia un sito o un blog a dotarsi di una società editrice e ad avere un giornalista iscritto all’albo come direttore responsabile.Il 99% chiuderebbe.Il fortunato 1% della Rete rimasto in vita, per la legge Levi-Prodi, risponderebbe in caso di reato di omesso controllo su contenuti diffamatori ai sensi degli articoli 57 e 57 bis del codice penale. In pratica galera quasi sicura.Il disegno di legge Levi-Prodi deve essere approvato dal Parlamento. Levi interrogato su che fine farà il blog di Beppe Grillo risponde da perfetto paraculo prodiano: “Non spetta al governo stabilirlo. Sarà l’Autorità per le Comunicazioni a indicare, con un suo regolamento, quali soggetti e quali imprese siano tenute alla registrazione. E il regolamento arriverà solo dopo che la legge sarà discussa e approvata dalle Camere”.Prodi e Levi si riparano dietro a Parlamento e Autorità per le Comunicazioni, ma sono loro, e i ministri presenti al Consiglio dei ministri, i responsabili.Se passa la legge sarà la fine della Rete in Italia.Il mio blog non chiuderà, se sarò costretto mi trasferirò armi, bagagli e server in uno Stato democratico.

Ps: Chi volesse esprimere la sua opinione a Ricardo Franco Levi può inviargli una mail a : levi_r@camera.it

lunedì 22 ottobre 2007

Verifica Accordo Integratico sulla Mensa


AVVISO A TUTTI I LAVORATORI
VERIFICA SERVIZIO MENSA


Alleghiamo alla presente la lettera inviata al Coordinamento Canale Supermercati, affinchè intervenga in maniera precisa e puntuale, per effettuare la verifica e le opportune modifiche riguardo al capitolo dell'Accordo integrativo che disciplina l'accesso al servizio mensa.



Cogliamo l'occasione per ricordare che dopo le elezioni di marzo per il rinnovo delle Rsu, sono stati creati in rappresentanza dei Lavoratori organismi composti da delegati sindacali di Unicoop Firenze scelti dalle Organizzazioni Sindacali.
Questi organismi sono:
1. il Coordinamento di Canale (uno per ciascuno dei tre), “con potere di contrattare le materie demandate dall'Accordo di Gruppo”, così come recita l'Accordo per il rinnovo delle Rsu
2. l'Esecutivo Aziendale, a livello di Gruppo, composto da n.11 Coordinatori, per “la contrattazione sulle materie demandate dal CCNL e dall'Accordo di Gruppo”

La competenza a discutere con la Cooperativa sul servizio mensa è del Coordinamento Canale Supermercati (composto da n.19 membri, 13 Filcams, 4 Uiltucs e 2 Fisascat) riunitosi venerdi 19 Ottobre per fare il punto della situazione sulla questione.
Non appena sarà ufficializzata la data d'incontro tra Coordinamento e Cooperativa sarà nostra cura darvi le informazioni necessarie.

lettera
Al Coordinamento del Canale Supermercati
e p.c. alle Segreterie delle OO.SS.:
Carofratello Salvo (Fisascat)
Dalida Angelini (Filcams)
Lombardo Ernesto (Uiltucs)
Scandicci, 18 Ottobre 2007

OGGETTO: Verifica Accordo Integrativo Aziendale. Servizio Mensa.

Vi scriviamo per elencarvi le criticità riscontrate nelle Sedi per quanto riguarda l'accesso alla mensa aziendale e per chiedervi di considerare le stesse come prioritarie in occasione della tanto attesa verifica dell'Accordo Integrativo.

Prima però vorremmo cogliere l'occasione per ribadire l'opinione dei dipendenti delle Sedi di Unicoop riguardo al capitolo mensa di quell'accordo: la convinzione che è stato oltremodo giusto estendere anche alle/i Lavoratrici/ori che non l'avevano, il diritto di usufruire di un servizio mensa, aziendale o in convenzione.
Ma il riconoscimento di un diritto ad alcuni, non può essere l'occasione per l'esclusione da quello stesso diritto per altri!
Non è comprensibile il motivo della proibizione della mensa ad una Lavoratrice con part-time orizzontale che, una volta terminato il proprio turno (che “casualmente” termina all'ora di pranzo), tornando a casa (casomai dopo un'abbondante mezz'ora di percorso stradale, se va bene) debba prendersi anche la briga di cucinarsi un pasto perché a lavoro non gli è riconosciuto. Non è comprensibile il motivo per cui chi lavora con orari evidentemente disagiati, dopo aver fatto un turno dalle 7 alle 13 (come accade del resto nei punti vendita, in magazzino e in alcuni uffici) debba vedersi impedita la fruizione di un pasto solo perché il suo orario non è “spezzato”. Non è comprensibile il motivo per cui un lavoratore che, accettando di farsi modificare l'orario di lavoro per venire incontro alle esigenze dell'ufficio, si veda proibire l'accesso alla mensa a causa di un turno di lavoro più funzionale alle logiche di efficienza dell'ufficio piuttosto che a quelle dell'accordo. Non è comprensibile il motivo per cui un lavoratore con turno unico che rientri nel pomeriggio in straordinario non abbia la possibilità di usufruire del servizio.
Il disagio subito appare tanto più indigesto quanto più forte è la sensazione che poi nei fatti, quel lodevole obbiettivo di estensione del diritto, non sia stato effettivamente raggiunto. Anzi, l'opinione diffusa è questa: dopo la firma dell'accordo non solo è diminuito il numero dei dipendenti Unicoop che usufruiscono del servizio, ma considerato anche il notevole aumento del costo da 0,75 a 2,26 euro (l'aumento è stato del 200%, ogni pasto costa adesso 1,51 euro in più, 30 euro circa al mese!), in realtà chi ha beneficiato di quel capitolo dell'accordo non sono stati certo i Lavoratori, ma il bilancio della Cooperativa.

Pensiamo che a questo punto vi saranno già chiare le criticità, ma vorremmo esplicitarvi meglio le casistiche che ad oggi non consentono di andare in mensa nelle Sedi:
· personale impiegato con contratto part-time orizzontale
· personale che per esigenze d'ufficio si è visto introdurre in orario turni di lavoro non “spezzati”
· personale con orario non spezzato che rientra a lavoro il pomeriggio in straordinario
· personale con orario evidentemente disagiato che non ha riconosciuto il diritto mensa perché con orario non “spezzato”
· personale in ROL
Per ultimo sarebbe necessario capire come deve essere interpretato il punto 8 per le Sedi aziendali relativamente alla figura del Direttore del negozio (A livello delle singole unità produttive, casi particolari difformi al punto 7 che presentano situazioni di evidente disagio, verranno risolti in accordo tra le RSU e la Direzione del negozio).

Queste considerazioni era necessario che venissero nuovamente ricordate, un saluto.

RSU Uffici

domenica 21 ottobre 2007

Da destra a sinistra: le manifestazioni che rappresentano l'Italia senza capo né coda

Un ragazzo europeo in viaggio alla scoperta dell'Italia discute amabilmente in treno direzione Milano. A un certo punto con un sospiro di imbarazzo e una voce sommessa chiede "ma qualcuno mi spiega come funziona la politica italiana? Sapete, leggendo i giornali, non si capisce niente. Governi con una normale maggioranza anche minima che sembra che siano illegittimi. Pezzi di maggioranza che protestano contro il Governo. E altri pezzi che creano nuovi partiti con un paio di parlamentari o, addirittura, con uno solo, ma senza neanche un elettore. Un'opposizione che si divide in cinque, insulta un nobel e il presidente della Repubblica. Un pezzo di questa opposizione che fa una manifestazione con un manifesto con il presidente del Consiglio con una valigia e uno slogan tipo "a casa subito". Ma ai giornalisti poi il capo di quel partito dice che è una manifestazione per presentare delle proposte costruttive e non contro l'avversario. Un'opposizione che sembra disinteressarsi dei problemi del vostro paese e dedicarsi solo a cercare ogni giorno un'idea più o meno nuova per far cadere il governo".

Cala il silenzio e, sarà un caso, si glissa. Meglio discutere della famiglia nei paesi arabi che rispondere a questa domanda da un milione di dollari sulla nostra politica. Ma così è. Questa è la spettacolare immagine fantozziana di un sistema politico che a volte rende stupefacente come il grillismo sia stato solo un fenomeno passeggero e sia arrivato così tardi e, in fondo, in modo così indolore. A rafforzare i dubbi del giovane turista per caso contribuiscono del resto due manifestazioni in una settimana. Due manifestazioni tanto teoricamente diverse quanto decisamente simili e similmente paradossali.

Fonte : Affari Italiani di Marco Marturano

giovedì 18 ottobre 2007

E' uscito il terzo numero de "Il dito nell'occhio"



Post dai Blog



E' uscito il terzo numero de "Il dito nell'occhio", il giornalino delle RSU di Unicoop Firenze.


Scarica la tua copia gratuita cliccando sull'immagine seguente:

In questo numero potrai trovare:
Indagine Altroconsumo. A Esselunga il primato della convenienza
Nelle città dove ci sono sia Esselunga che Coop, i prezzi sono più convenienti che ...

Mr.ESSELUNGA...il provocatore!
Se ne parla un pò in ogni posto di lavoro, la pubblicazione da parte del SIGNOR CAPROTTI del libro (???) "Falce e Carrello"...

Che ne facciamo del tesoretto?
Sul massiccio rimborso fiscale che l'Agenzia delle entrate dovrà riconoscere ad Unicoop Firenze per ...

mercoledì 17 ottobre 2007

Carrefour taglia al sud. In vendita 11 Ipermercati

Grandi manovre nella distribuzione.
Carrefour, secondo gruppo al mondo dopo Wal-Mart, si prepara ad abbandonare il Sud Italia (l'area che offre le maggiori prospettive di crescita per la Gdo) e a cedere la rete di centri all'ingrosso (cash & carry). Si tratta complessivamente di 17 C&C e ben 11 ipermercati. L'advisor Citigroup ha fissato per il 22 ottobre, ossia lunedì prossimo, il termine per la presentazione delle prime manifestazioni di interesse ed eventuali offerte non vincolanti per una operazione da oltre un miliardo nel complesso.

Sul mercato ci sono tre asset: i C&C, un pacchetto di immobili commerciali e gli ipermercati. Si tratta probabilmente di una decisione imposta dell'effetto Sud su Carrefour con le vendite al dettaglio -come rileva l'Istat - che nel Mezzogiorno sono negative da mesi.

Tra i potenziali gruppi in corsa, secondo indiscrezioni, ci potrebbe essere Pirelli Re (interessata solo alla parte real estate), ma anche numerosi gruppi della grande distribuzione che puntano ad espandersi a Sud.

Per quanto riguarda i cash & carry, ci sarebbero in corsa diversi soggetti: dal gigante Metro agli italiani Selex, Interdis, Lombardini e Sogegross. Ma ci sono anche degli outsider disposti a giocare la partita italiana: l'inglese Booker e i tedeschi Lekkerland e Selgros (gruppo Rewe-Standa). L'operazione ipermercati è al vaglio di un po' tutti i grandi gruppi: da Auchan, che sta per annunciare un accordo strategico con il gruppo Crai, a Coop, da Rewe-Standa a Pam, da Bennet a Interdis e a Selex. Conad intanto rafforza l'alleanza con Interdis.

Nell'area cash & carry Carrefour è presente in Italia fin dal 1973, prima attraverso un'alleanza con un gruppo locale piemontese (Garosci) poi in forma autonoma. I 17 cash & carry in vendita, secondo le previsioni, dovrebbero generare nel 2007 un fatturato di 324 milioni (Ebitda del 5,6% a fine 2006). Tutti i punti vendita sono concentrati nel Nord Italia (Piemonte, Toscana e Liguria): 16 dei C&C sono in affitto tranne il centro commerciale in Valle d'Aosta che è di proprietà.

In vendita c'è poi la rete di 11 ipermercati presente al Sud. Le strutture sono dislocate in Campania, Puglia, Basilicata, Molise e Calabria. Questa divisione dovrebbe generare vendite nette nei prossimi due anni per circa 444 milioni (rispetto agli attuali 307 milioni). Più bassa appare la redditività degli Ipermercati Carrefour rispetto alla divisione C&C: soltanto nel 2009 l'ebitda margin di quest'area toccherà infatti poco meno del 3 per cento. Tuttavia tra i fattori ritenuti strategici c'è la proprietà di molti degli immobili situati nel Sud Italia.
Tanto che la componente immobiliare dell'operazione viene ritenuta fondamentale per i potenziali compratori. In tutto sono infatti di proprietà di Carrefour 8 strutture (delle quali 6 ipermercati) alcuni in grandi città come Bari e Napoli. Il portafoglio immobiliare, per un totale di oltre 90mila metri quadrati di superficie lorda affittabile, è attualmente controllato da alcune società veicolo del gruppo transalpino.

Secondo Mediobanca, Carrefour ha avuto nrel 2005 un fatturato consolidato di 6 miliardi (3,9 miliardi di debiti totali). Cerved segnala per alcune società chiave del gruppo, una redditività caratteristica negativa e squilibri negli indicatori di liquidità. Dal quartier generale Carrefour (al timone si sono avvicendati tre amministratori delegati in 4 anni), si sottolinea che il mandato a Citigroup è solo esplorativo.

Fonte: Il Sole 24 Ore.it

venerdì 12 ottobre 2007

Risultati votazioni sul Protocollo nelle Sedi di Unicoop Firenze

Riportiamo di seguito i risultati del referendum sul Protocollo del Welfare del 23 Luglio 2007, nelle Sedi di Unicoop Firenze.
Nella Sede di Santa Reparata hanno votato 102 impiegate/i (il 68% degli aventi diritto).
I voti favorevoli sono stati 73 (71,6%), i voti contrari 25 (24,5%), le schede bianche/nulle 4.

Nella Sede di Scandicci hanno votato 174 impiegate/i (il 48,7% degli aventi diritto).
I voti favorevoli sono stati 134 (77%), i voti contrari 39 (22,4%), le schede bianche/nulle 1.

Riportiamo di seguito una tabella con le statistiche complete:

giovedì 11 ottobre 2007

Africa in musica e danza a Scarperia

Venerdi 12 Ottobre 2007 serata evento presso il Cinema Teatro Garibaldi di Scarperia:

inaugurazione di una mostra fotografica sul Burkina Faso al ritmo della musica tradizionale africana con BAKONGHE PERCUSSION.

Prevendita posti numerati: Biblioteca Comunale di Scarperia, tel. 055.8468027

Prenotazione on line su http://www.scarperiainpiazza.it/

Questa è un’iniziativa a sostegno del Progetto Badenyà, in solidarietà alla popolazione dei Kossi nel Burkina Faso, con il patrocinio del Comune di Scarperia.

Scarica un articolo collegato all’evento cliccando sul link seguente

link

mercoledì 10 ottobre 2007

Referendum del Welfare: i primi dati Ansa riportano il "Sì" vincente con l'82% dei voti.

ROMA - Secondo i primi dati sul referendum sul welfare il sì al protocollo prevarrebbe con l'82%. Lo riferiscono Cgil, Cisl e Uil. I primi dati a cui fanno riferimento i sindacati riguardano un gruppo di 115 aziende di diversi settori produttivi in differenti aree del Paese per un totale di 96.400 lavoratori attivi. "Una significativa prevalenza di sì al referendum sul welfare - affermano Cgil, Cisl e Uil in una nota unitaria - emerge dai primi dati che stanno affluendo dalle categorie e dalle strutture territoriali di Cgil Cisl e Uil ai centri confederali. I primi dati disponibili riguardano un gruppo di 115 aziende di diversi settori produttivi, dislocati in differenti aree del paese, per un totale di 96.400 lavoratori attivi. Il dato di affluenza è di circa il 60%. Il sì prevale con una percentuale che supera l'82%".

FIAT TERMINI IMERESE, VINCE IL NO

EX MECCANICHE DI MIRAFIORI E IVECO, VINCE IL NO

IN SEDE FIOM-FIM UILM VINCE SI' CON 60%

Leggi il resto dell'articolo...

martedì 9 ottobre 2007

Speciale Protocollo Welfare: scarica "Il dito nell'occhio"

In occasione delle votazioni sul Protocollo del 23 Luglio, esce un'edizione speciale de "Il dito nell'occhio".

Scarica la tua copia gratuita cliccando sul link seguente:



Troverai le "ragioni del si" e le "ragioni del no" all'accordo raggiunto tra governo e parti sociali il 23 Luglio 2007

domenica 7 ottobre 2007

“Protocollo Welfare” …Si vota ! 8 - 9 - 10 Ottobre 2007


Invitiamo tutte/i le/i colleghe/i ad una massiccia partecipazione alle urne invitandovi ad un attenta riflessione sulla materia.

Il dito nell'occhio. Speciale "Protocollo Welfare"

In occasione delle votazioni sul Protocollo del 23 Luglio, esce un'edizione speciale de "Il dito nell'occhio".


Scarica la tua copia gratuita cliccacndo sull'immagine seguente

Troverai le "ragioni del si" e le "ragioni del no" all'accordo raggiunto tra governo e parti sociali il 23 Luglio 2007

mercoledì 3 ottobre 2007

0,99 € il prezzo del gasolio


E' il record di convenienza raggiunto dalla stazione carburanti di Collestrada presso il centro commerciale Coop di Perugia

Collestrada Carburanti, nuovo distributore aperto lo scorso 9 settembre da Coop Centro Italia presso il centro commerciale Collestrada a Perugia, proporrà sino al 31 dicembre un prezzo davvero eccezionale per il gasolio: 99 centesimi al litro. Nella prima settimana ben 12.000 auto si sono rifornite e tra queste 7.400 erano a gasolio. Oltre 350.000 sono stati i litri di carburante venduto. Il distributore rimane aperto 24 ore su 24 ed è esclusivamente a libero servizio. Per evitare che le file che si susseguono ogni giorno, nell’orario di apertura del centro commerciale, si ripetano anche di notte, Coop ha deciso di alzare il prezzo del gasolio nella fascia oraria in cui il centro commerciale rimane chiuso, portando a 1,08 euro a litro il costo del diesel. E ciò ha in parte contribuito ad allentare le lunghe file notturne.

Fonte: www.mark-up.it ottobre 2007

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