giovedì 27 dicembre 2007

Protocollo Welfare: il Senato approva il ddl


Il Senato ha approvato in via definitiva il Ddl Welfare. Il provvedimento stanzia un pacchetto di misure di circa 2 miliardi. Oltre all'abolizione dello scalone Maroni, viene ridisegnato il sistema degli ammortizzatori sociali con l'aumento di durata e importo dell’indennità di disoccupazione. Favoriti la totalizzazione dei contributi e il riscatto della laurea per i giovani. Ridimensionato, inoltre, il ricorso ai contratti a termine. Mentre lavoro in affitto e a chiamata (con deroghe) sono cancellati.
Per vedere nei dettagli i punti salienti clicca su Rassegna Sindacale

domenica 23 dicembre 2007

BUONE FESTE !!!


giovedì 20 dicembre 2007

Sciopero Commercio: sabato manifestazione regionale a Firenze

Protesta contro la Confcommercio dipendenti del terziario in piazza
PISTOIA. Un Natale di lotta per i lavoratori del terziario distribuzione e servizi, chiedono il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, protestano per orari e paghe. Proclamano dunque lo sciopero per l’intero turno di lavoro sabato 22 dicembre (per chi lavora su sei giorni) o venerdì 21 dicembre (per chi lavora su cinque giorni).
Sabato manifestazione regionale a Firenze alle ore 10,30 in piazza Strozzi. Concluderà Ivano Corraini segretario nazionale Filcams.Lo sciopero è stato indetto «dopo la totale assenza di dialogo con Confcommercio» dicono Filcams-Fisascat-Uiltucs regionali Toscana.

Fonte: Il Tirreno

martedì 18 dicembre 2007

Sosteniamo lo sciopero del "Commercio"

La trattativa per il rinnovo del nostro Contratto (distribuzione cooperativa) fortunatamente prosegue in maniera costruttiva, ma per i Lavoratori del Terziario Distribuzione e Servizi sarà un "Natale di lotta": sosteniamoli!
Un Natale di lotta per i lavoratori del Terziario Distribuzione e Servizi - Per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro



SCIOPERO PER L’INTERO TURNO DI LAVORO SABATO 22 dicembre (per chi lavora su sei giorni) o VENERDI 21 dicembre (per chi lavora su cinque giorni) delle lavoratrici e dei lavoratori del Terziario, della Distribuzione e dei Servizi.
LO SCIOPERO PER L’INTERO TURNO SI INTENDE ANCHE NEL CASO DI ORARI SPEZZATI O DI TURNI SERALI/NOTTURNI A CAVALLO DI 2 GIORNATE

PERCHE’ LO SCIOPERO? Lo sciopero è stato indetto visto la totale assenza di dialogo con Confcommercio, la quale effettua “esternazioni” sulla stampa anziché sedersi al tavolo di trattativa. Dichiara che “ Le trattative sono ferme, non sugli aumenti salariali su cui c'è disponibilità a discutere, ma perché la piattaforma sindacale arriva a costare troppo e che occorre parlare di incrementi di produttività certi, di flessibilità organizzativa, di una diversa organizzazione degli orari di lavoro”.

GLI ORARI DI LAVORO? E’ evidente la loro intenzione di avere mano libera sui tempi di vita e di lavoro delle donne e uomini che lavorano nel commercio, ovvero vieni a lavorare quando c’è bisogno - oggi puoi lavorare 10 ore domani 4 e poi si vede di volta in volta. Il sindacato non è disponibile a lasciare che il tempo di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori sia deciso unilateralmente e individualmente dalle imprese. Occorre conciliare le rispettive esigenze, cosa che è stato fatta da trent’anni a questa parte.

I SOLDI? Confcommercio non ha mai avanzato proposte, salvo dire che i costi devono essere recuperati in qualche modo. Vi sono poi aziende come Mediaworld che decidono di “elargire 30 danari” ai propri dipendenti quale anticipo sui futuri aumenti, cercando così di rompere il fronte dei lavoratori.

COSA C’E’ IN GIOCO? In gioco non ci sono solo i soldi, c’è ben altro: il contratto collettivo nazionale di lavoro che oggi definisce diritti e tutele per tutti i lavoratori dalle piccole alle grandi imprese e forse è questo che Confcommercio vuole smantellare.

COME E’ ANDATO LO SCIOPERO DEL 17 NOVEMBRE? Le Organizzazioni sindacali si sono dichiarate soddisfatte per l’alta adesione allo sciopero e i dati lo dimostrano perché quando una serie di aziende commerciali chiudono, quando in tanti ipermercati e supermercati sono stati costretti a chiudere alcuni reparti, quando si raggiungono punte del 90% e quando in alcune catene i lavoratori scioperano per la prima volta sfidiamo chiunque a dire che lo sciopero è fallito! In tutta Italia si sono tenuti presidi che hanno visto per la prima volta la partecipazione di tante ragazze e ragazzi!

VI SONO STATI RICATTI, PRESSIONI, MINACCE? si alcune aziende hanno effettuato sui singoli lavoratori pressioni, ricatti, mobbing, in particolare sui giovani, minacciandoli “se avessero scioperato”, di messa in mobilità, di non passare mai i part-time a tempo pieno e altre nefandezze. Hanno utilizzato in modo massiccio interinali, promoter, marchandiser, capi reparto, mettendoli alle casse al posto dei lavoratori in sciopero. Tutte attività antisindacali e per questo sono in corso le denunce.

NON ABBIATE PAURA! LA STORIA CI INSEGNA CHE UNITI SI VINCE! è per questo che in tanti anni di lotte e battaglie, siamo riusciti ad ottenere diritti e tutele!

NON SARA’ PER i lavoratori del commercio UN BEL “NATALE”

SIAMO COSTRETTI A SCIOPERARE PER SCONFIGGERE L’ARROGANZA DI CONFCOMMERCIO e per questo Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil, chiamano tutte le lavoratrici e i lavoratori alla lotta e li invitano a partecipare in massa alle iniziative che saranno decise nei singoli territori/regioni.

Le Segreterie Nazionali
FILCAMS - FISASCAT - UILTuCS
Roma 27 novembre 2007

giovedì 13 dicembre 2007

Consiglio di Gestione. Il primo nominato è...


La notizia comparsa oggi sul sito AGI news on parla della nomina a nuovo Presidente del Consorzio Etruria di Massimo Pagni.

La notizia a prima vista potrebbe apparire piuttosto anonima. Ma se la leggiamo con un occhio rivolto alle notizie riguardanti il nuovo sistema duale di Unicoop Firenze, il primo ragionamento che si sviluppa non appare per niente banale. Infatti Massimo Pagni prenderà il posto di Armando Vanni che proprio in questi giorni "ha deciso di accettare la proposta di una nuova collocazione professionale all'interno di Unicoop Firenze".

Sarà forse Armando Vanni, che "dal 1996 ha ricoperto la carica di Presidente della piu' importante cooperativa di costruzioni della Toscana", uno dei probabili componenti di quello che sarà il nuovo Consiglio di Gestione di Unicoop Firenze?

mercoledì 12 dicembre 2007

Trattativa Contratto Distribuzione Cooperativa. Comunicato stampa congiunto

Comunicato stampa congiunto

In data 11 dicembre 2007 si sono incontrate le Associazioni della Distribuzione cooperativa ( ANCC Coop , ANCD Conad , Federconsumo -Confcooperative e A.G.C.I) e FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL, UILTuCS-UIL per continuare la trattativa sul rinnovo del CCNL della Distribuzione Cooperativa, finora condotta in maniera costruttiva.
Il confronto ha prodotto significativi avanzamenti, anche se non conclusivi, sia sul mercato del lavoro (part-time, apprendistato, contratti a termine) sia sul tema della flessibilità approfondendo anche le questioni relative alle cooperative minori.
Sul tema del salario le parti, consapevoli della sua emergenza anche sul piano sociale e del calo dei consumi esistente nel nostro paese hanno convenuto l’erogazione di una prima tranche di 50,00 euro mensili di aumento (al IV livello), comprensivi dell’indennità di vacanza contrattuale, a decorrere dal 1°gennaio 2008; il confronto sul salario continuerà nel proseguio del negoziato.
Le parti hanno convenuto inoltre di proseguire la trattativa nel mese di gennaio 2008.
Sull’insieme delle questioni trattate ANCD CONAD si è riservata di fare ulteriori approfondimenti.

Trattativa CCNL Cooperazione. Incontro dell'11 dicembre 2007

COMUNICATO UNITARIO delle SEGRETERIE NAZIONALI
Roma, 12 dicembre 2007
Nell’incontro del 11 dicembre 2007, per il rinnovo del CCNL della Cooperazione, sono stati raggiunti ulteriori importanti risultati sul Mercato del Lavoro nonché un primo risultato sul Salario.
Le Associazioni Cooperative, infatti, hanno accettato la nostra richiesta, di erogare una prima trances di aumento mensile, visto il perdurare dell’aumento del costo della vita, ed è stato concordato che dal 1° gennaio 2008 partiranno in busta paga 50,00 Euro riparametrate con riferimento IV° livello (comprensive di I.V.C.).
La parte economica dovrà ovviamente essere completata sia in riferimento alla richiesta della nostra piattaforma di un aumento di 78,00 Euro per il biennio, sia riguardo alla copertura del 2007.
Intanto questo è un primo segnale tangibile di sensibilità rispetto ad una situazione economica non più sostenibile per i lavoratori e della volontà di proseguire in modo costruttivo la trattativa.
Sul Mercato del Lavoro, i risultati più significativi riguardano:
L’elevazione dello zoccolo del part-time da 18 a 20 ore, richiesta da noi fatta in piattaforma a fronte dell’esigenza dei lavoratori di incrementare le ore di lavoro;
Trasformazione dei contratti a termine a tempo indeterminato dopo 36 mesi senza utilizzare l’ulteriore proroga prevista dalla recente Legge;
Elevazione della percentuale di conferma dell’apprendistato dal 70 al 75%.
Anche se questi risultati non esauriscono tutte le nostre richieste, e dovranno essere ulteriormente migliorati, tuttavia costituiscono un buon segnale verso la stabilizzazione del lavoro e il superamento di forme di precarietà.
E’ stato chiarito, inoltre, il problema della flessibilità superando l’iniziali richieste delle Associazioni Cooperative di avere discrezionalità di applicazione, elevazione a 46 ore settimanali e orario medio annuale.
Si è infatti concordato che la normativa verrà resa più applicabile, ma sempre tramite confronto a livello aziendale , dove dovranno essere raggiunte le intese. Resteranno inalterate le 42 ore e le 44 ore previste dal CCNL, e da parte nostra è stata data la disponibilità ad elevare fino ad un massimo di 24 settimane le 16 attuali, confermando pero’ il confronto sui programmi di articolazione multiperiodale degli orari.
Sul tema della Flessibilità, si è stabilito che la sua applicazione porti ad elevare la percentuale dei full-time e l’aumento degli orari dei part-time. La normativa contrattuale dovrà prevedere che tale obiettivo deve essere concretamente raggiunto con gli accordi aziendali mettendo in correlazione questi risultati con i programmi di Flessibilità. Questo è un punto molto importante per la stabilizzazione ed una più equa distribuzione del lavoro tra part-time e full-time.
Rimangono aperti altri problemi che le Associazioni Cooperative hanno posto, e che dovranno essere affrontati ivi compreso il tema delle Cooperative minori.
La nostra valutazione sui punti sin qui raggiunti è comunque positiva e auspichiamo che la strada intrapresa ci porti a concludere positivamente in tempi brevi il rinnovo del CCNL e che il mondo delle Cooperazione continui nel segno della “distintività” rispetto all’atteggiamento ancora arrogante che si registra nella distribuzione privata e in Confcommercio.
La trattativa riprenderà il 23 gennaio e 6 febbraio 2008
LE SEGRETERIE NAZIONALI
FILCAMS-CGIL FISASCAT-CISL UILTuCS-UIL

lunedì 10 dicembre 2007

Il dito nell'occhio. E' uscito il quinto numero




E' uscito il quinto numero de "Il dito nell'occhio", posts dal Blog.


Scarica la tua copia gratuita cliccando sull'immagine seguente oppure vai all'interno dell'area download e collegati direttamente all sito del "Il dito nell'occhio".
Su questo numero puoi trovare un'interessante analisi sulla riforma del modello del contratto collettivo nazionale del lavoro e sullo sciopero nazionale dei Lavoratori del commercio
L'ATTACCO AL CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DEL LAVORO
CONTRATTO COMMERCIO. ALTRE DUE GIORNATE DI SCIOPERO CONTRO LA SORDITA' DI CONFCOMMERCIO
Di cosa parla l'articolo L'ATTACCO AL CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE:
Il nostro Contratto Nazionale è scaduto da 11 mesi. L'’11 dicembre ci sarà l’incontro decisivo tra le parti a seguito del quale si saprà se aderiremo allo sciopero già indetto dal commercio per il 21 e 22 dicembre. La situazione non è certo rassicurante. Ma in questo clima di "agitazione" e di incertezza non deve passare inosservato un importante dibattito: quello sulla riforma del modello contrattuale del lavoro, che vede coinvolti Confindustria e Sindacati sotto la regia del Ministro del Lavoro Cesare Damiano.
Su cosa si discute e verso quali prospettive si sta indirizzando il dibattito? Principalmente su due questioni: allungamento della durata contrattuale e potenziamento della trattativa aziendale a scapito di quella nazionale.
Proviamo a ipotizzare alcuni scenari che potrebbero manifestarsi su ciascuno dei due argomenti.
ALLUNGAMENTO DELLA DURATA CONTRATTUALE...

venerdì 7 dicembre 2007

Illustrazione del Presidente Campaini sul sistema dualistico

In relazione alla comunicazione del Presidente del 5 dicembre 2007, riguardante le presentazioni su quelli che saranno “i cambiamenti più significativi del sistema dualistico applicato in Unicoop Firenze”, previste

- per il giorno 11 dicembre alle ore 17:30 per Collaboratrici e Collaboratori della sede di Santa Reparata
- per il giorno 13 dicembre alle ore 17:30 per Collaboratrici e Collaboratori della sede di Scandicci

SI PRECISA CHE

la partecipazione da parte di Lavoratrici e Lavoratori agli incontri è volontaria.
PERTANTO
non essendo quelle delle riunioni di lavoro, chi parteciperà alle stesse oltre il proprio orario di lavoro non potrà richiedere nessun recupero d’orario, chi invece alle 17:30 non avrà ancora terminato il proprio turno lavorativo, potrà autonomamente decidere se prendervi parte o meno.
Riteniamo che tali iniziative possono essere funzionali ad un maggiore coinvolgimento dei Lavoratori alla vita sociale della Cooperativa e alla creazione di un percorso di maggior condivisione degli obiettivi tra Management e Collaboratori. Alla luce di questo avremmo preferito che gli incontri fossero stati convocati come riunioni di lavoro e collocati in una fascia giornaliera più funzionale alle esigenze dei Lavoratori.
Fatte le dovute precisazioni e considerata l’importanza dell’argomento, invitiamo Lavoratrici e Lavoratori ad un’attiva partecipazione.

Stipendi, in cinque anni persi 1.900 euro

EPIFANI: "SERVE UNA NUOVA POLITICA DEI REDDITI"

Due stipendi in meno, come se l’anno finisse in ottobre (e non in dicembre). Sono 2.600 euro in tutto: è la cifra che una famiglia di operai ha perso negli ultimi cinque anni. Nel medesimo periodo, ossia tra il 2002 e il 2007, la perdita del potere d’acquisto del salario di un lavoratore dipendente è equivalsa a 1.210 euro; se a questa aggiungiamo l’ulteriore calo causato dalla mancata restituzione del fiscal drag, gli euro in meno diventano 1.900. Intanto la forbice si allarga: imprenditori e professionisti hanno visto i loro onorari crescere di 12.000 euro nel quinquennio, lo stipendio dei dirigenti è cresciuto di sei punti rispetto a quello dei dipendenti.

A fare in conti è l’Ires (l’Istituto di ricerche della Cgil) nel rapporto “Salari in difficoltà”, presentato oggi a Roma. “L’origine del problema – spiega il presidente dell’Ires Agostino Megale – risale al 2002-2003, quando l’allora governo di centrodestra definiva l’inflazione programmata all’uno e mezzo per cento, mentre quella reale era quasi al 3. In quel periodo si è generata una perdita di quasi 1.000 euro che si è trascinata fino a oggi”. A questa cifra bisogna poi sommare le perdite causate dai ritardi nei rinnovi contrattuali (con 8 milioni di persone oggi coinvolte) e la mancata restituzione del fiscal drag, problema più volte sottolineato dalla Cgil. Il procedimento è semplice: aumenta il costo della vita, gli stipendi (anche se non del tutto) si adeguano e con essi le tasse. Ma, poiché in termini reali il reddito rimane invariato, il risultato è che a crescere è solo il prelievo fiscale. Si aggiunga, infine, l’inadeguata retribuzione della produttività attraverso la contrattazione di secondo livello, e si arriva così alla cifra denunciata dall’Ires: i salari italiani (in media) hanno perso 1.900 euro negli ultimi cinque danni.

Quanto agli stipendi, ricorda l’Ires, oltre 14 milioni di lavoratori vivono con meno di 1.300 euro al mese, mentre circa 7,3 milioni di persone ne guadagnano meno di 1.000. In busta paga, gli italiani leggono in media 1.171 alla voce “euro netti”. Con le solite disparità. Perché il guadagno medio per certe categorie è sempre inferiore alla media: nel Sud gli euro sono 919, per le donne 961, nella piccola impresa 866, per gli immigrati 856. La “quarta settimana” diventa un serio problema anche per i più giovani (guadagno medio 854 euro); gli apprendisti, che possono contare solo su 737 euro; i collaboratori occasionali (769 euro) e i co.co.pro. (899 euro). A vivere con meno di mille euro al mese sono anche il 60 per cento degli operai non specializzati e il 40 per cento degli impiegati generici. Da un confronto internazionale, la scarsa dinamicità delle retribuzioni italiane risulta ancora più evidente: il divario si è allargato di 6-7 punti percentuali rispetto a Germania, Francia e Gran Bretagna.

“Serve una nuova politica dei redditi che affronti il problema della crescita bassa, dei salari bassi e della produttività bassa. Sta di fronte al paese il dato che si sono ridotte tutte e tre”, ha commentato il leader della Cgil Guglielmo Epifani: “È auspicabile che il governo da gennaio, visto che si parla di riforme, sia elettorali sia istituzionali, apra un tavolo su questo tema”. Riguardo la questione specifica della produttività, Epifani ha sottolineato come le analisi sui dati fatte dalla Cgil dimostrino che “se è aumentata la produttività per le aziende medie (50-250 dipendenti), quelle più piccole e quelle più grandi hanno avuto maggiore difficoltà, e questo perché non si è investito in ricerca e sviluppo”. Ha poi concluso: “Nel 1993 chiedemmo a tutti di investire il 3 per cento del Pil in ricerca e sviluppo. Quell’obiettivo è stato disatteso, anzi si è arretrato, tant’è che oggi investiamo solo 19 miliardi a fronte dei 40 della Germania e dei 300 degli Stati Uniti. Per non parlare dei paesi asiatici che stanno poco sotto gli americani. È una questione centrale, su cui occorre una strategia unitaria”.

Fonte: www.rassegna.it

martedì 4 dicembre 2007

I Diritti nella grande distribuzione e nei servizi

FILCAMS CGIL FISASCAT CISL UILTUCS TOSCANA

COMUNICATO STAMPA

UNA CAMPAGNA PER I DIRITTI NELLA GRANDE DISTRIBUZIONE E NEI SERVIZI

CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE MARTEDI’ 4 DICEMBRE 2007

Nel settore della grande distribuzione e nei servizi si assiste sempre più spesso alla violazione dei diritti più elementari delle lavoratrici e dei lavoratori. Per questo Filcams CGIL, Fisascat CISL Uiltucs Toscana hanno deciso di lanciare una campagna di sensibilizzazione su questo tema, utilizzando mezzi e linguaggi comunicativi non del tutto consueti per delle organizzazioni sindacali.
Migliaia di manifesti sui muri della città, messaggi radiofonici, migliaia di locandine da esporre nelle sedi sindacali e nelle bacheche aziendali, depliant, segnalibri e sacchetti per la spesa destinati alla distribuzione diretta al pubblico nei presidi che saranno organizzati davanti ai punti vendita: questi saranno gli strumenti di un’iniziativa a tappeto che toccherà via via settori particolari di una categoria molto diversificata che è impegnata, tra l’altro, nelle mobilitazioni per il rinnovo del Contratto Nazionale del Commercio e Terziario.
Il linguaggio scelto è semplice, immediato, sul filo dell’ironia, perché i diritti si possono rivendicare anche col sorriso sulle labbra, e perché spesso ironiche sono le campagne pubblicitarie con le quali aziende tra le più significative della grande distribuzione presentano i loro prodotti, mentre negano i diritti.
Si è voluto perciò creare un’immagine della condizione delle lavoratrici e dei lavoratori in grado di rappresentare “l'altra faccia”, quella meno visibile dell’ambiente di lavoro, e rendere chiara anche ai consumatori l’esigenza di creare un circuito di solidarietà e di sostegno alle rivendicazioni di chi lavora nella grande distribuzione.
Per illustrare alle giornaliste e ai giornalisti la campagna per i diritti, i suoi contenuti e le sue parole d’ordine le Organizzazioni Sindacali del Commercio organizzano una

CONFERENZA STAMPA
MARTEDÌ 4 DICEMBRE alle ore 12.30
C/O CGIL REGIONALE TOSCANA (saletta 1° Piano)
VIA PIER CAPPONI, 7 –FIRENZE -

lunedì 3 dicembre 2007

Rinnovo Contratto Distribuzione Cooperativa: incontro del 27 Novembre

Nella trattativa del 27 /11/ 2007 le Associazioni Cooperative hanno posto il tema della flessibilità come esigenza delle imprese e strada necessaria per rispondere alle nostre richieste di stabilizzazione del lavoro, riduzione dei part-time e aumento del full- time. Hanno anche ribadito la loro proposta di consolidare l'occupazione limitando a 36 mesi, senza proroghe, il periodo dei c-t per la loro trasformazione a tempo indeterminato. Sulla flessibilità hanno avanzato una proposta troppo elevata sia per il numero delle settimane che del tetto delle ore settimanali, senza veti a livello aziendale, la Commissione trattante dopo una breve discussione ha risposto:
"La nostra esigenza è arrivare ad un accordo complessivo entro i primi mesi dell’anno e per questo chiediamo che la trattativa entri nel vivo da subito e in merito definire la proposta conclusiva sui contratti a termine sia sulla durata (36 mesi) sia sul diritto di precedenza , riduzione della % e superamento del conteggio annuale della %;definire una % più alta di conferma per l'apprendistato; stabilire nel ccnl l'aumento a 20 ore del part-time minimo;definire il diritto di precedenza, stabilire anche una percentuale di consolidamento. Nella contrattazione aziendale è necessario legare la flessibilità alla riduzione della % dei part-time, l’articolo sulla flessibilità può essere rivisto tenendo conto della filosofia che lo ispirava".
Inoltre li abbiamo invitati a rispondere anche ad altri punti della piattaforma in particolare assistenza e previdenza.
Le associazioni Cooperativa hanno dichiarato che nella trattativa dell'11 dicembre p.v., che si svolgerà con inizio alle ore 10 presso l'hotel Metropole via Principe Amedeo in Roma, a precisare le loro risposte sapendo che da queste dipenderà il nostro atteggiamento rispetto alle giornate di sciopero dichiarate per il settore del terziario.

Fonte: Metedipasco.blogspot.com

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