lunedì 22 ottobre 2007

Verifica Accordo Integratico sulla Mensa


AVVISO A TUTTI I LAVORATORI
VERIFICA SERVIZIO MENSA


Alleghiamo alla presente la lettera inviata al Coordinamento Canale Supermercati, affinchè intervenga in maniera precisa e puntuale, per effettuare la verifica e le opportune modifiche riguardo al capitolo dell'Accordo integrativo che disciplina l'accesso al servizio mensa.



Cogliamo l'occasione per ricordare che dopo le elezioni di marzo per il rinnovo delle Rsu, sono stati creati in rappresentanza dei Lavoratori organismi composti da delegati sindacali di Unicoop Firenze scelti dalle Organizzazioni Sindacali.
Questi organismi sono:
1. il Coordinamento di Canale (uno per ciascuno dei tre), “con potere di contrattare le materie demandate dall'Accordo di Gruppo”, così come recita l'Accordo per il rinnovo delle Rsu
2. l'Esecutivo Aziendale, a livello di Gruppo, composto da n.11 Coordinatori, per “la contrattazione sulle materie demandate dal CCNL e dall'Accordo di Gruppo”

La competenza a discutere con la Cooperativa sul servizio mensa è del Coordinamento Canale Supermercati (composto da n.19 membri, 13 Filcams, 4 Uiltucs e 2 Fisascat) riunitosi venerdi 19 Ottobre per fare il punto della situazione sulla questione.
Non appena sarà ufficializzata la data d'incontro tra Coordinamento e Cooperativa sarà nostra cura darvi le informazioni necessarie.

lettera
Al Coordinamento del Canale Supermercati
e p.c. alle Segreterie delle OO.SS.:
Carofratello Salvo (Fisascat)
Dalida Angelini (Filcams)
Lombardo Ernesto (Uiltucs)
Scandicci, 18 Ottobre 2007

OGGETTO: Verifica Accordo Integrativo Aziendale. Servizio Mensa.

Vi scriviamo per elencarvi le criticità riscontrate nelle Sedi per quanto riguarda l'accesso alla mensa aziendale e per chiedervi di considerare le stesse come prioritarie in occasione della tanto attesa verifica dell'Accordo Integrativo.

Prima però vorremmo cogliere l'occasione per ribadire l'opinione dei dipendenti delle Sedi di Unicoop riguardo al capitolo mensa di quell'accordo: la convinzione che è stato oltremodo giusto estendere anche alle/i Lavoratrici/ori che non l'avevano, il diritto di usufruire di un servizio mensa, aziendale o in convenzione.
Ma il riconoscimento di un diritto ad alcuni, non può essere l'occasione per l'esclusione da quello stesso diritto per altri!
Non è comprensibile il motivo della proibizione della mensa ad una Lavoratrice con part-time orizzontale che, una volta terminato il proprio turno (che “casualmente” termina all'ora di pranzo), tornando a casa (casomai dopo un'abbondante mezz'ora di percorso stradale, se va bene) debba prendersi anche la briga di cucinarsi un pasto perché a lavoro non gli è riconosciuto. Non è comprensibile il motivo per cui chi lavora con orari evidentemente disagiati, dopo aver fatto un turno dalle 7 alle 13 (come accade del resto nei punti vendita, in magazzino e in alcuni uffici) debba vedersi impedita la fruizione di un pasto solo perché il suo orario non è “spezzato”. Non è comprensibile il motivo per cui un lavoratore che, accettando di farsi modificare l'orario di lavoro per venire incontro alle esigenze dell'ufficio, si veda proibire l'accesso alla mensa a causa di un turno di lavoro più funzionale alle logiche di efficienza dell'ufficio piuttosto che a quelle dell'accordo. Non è comprensibile il motivo per cui un lavoratore con turno unico che rientri nel pomeriggio in straordinario non abbia la possibilità di usufruire del servizio.
Il disagio subito appare tanto più indigesto quanto più forte è la sensazione che poi nei fatti, quel lodevole obbiettivo di estensione del diritto, non sia stato effettivamente raggiunto. Anzi, l'opinione diffusa è questa: dopo la firma dell'accordo non solo è diminuito il numero dei dipendenti Unicoop che usufruiscono del servizio, ma considerato anche il notevole aumento del costo da 0,75 a 2,26 euro (l'aumento è stato del 200%, ogni pasto costa adesso 1,51 euro in più, 30 euro circa al mese!), in realtà chi ha beneficiato di quel capitolo dell'accordo non sono stati certo i Lavoratori, ma il bilancio della Cooperativa.

Pensiamo che a questo punto vi saranno già chiare le criticità, ma vorremmo esplicitarvi meglio le casistiche che ad oggi non consentono di andare in mensa nelle Sedi:
· personale impiegato con contratto part-time orizzontale
· personale che per esigenze d'ufficio si è visto introdurre in orario turni di lavoro non “spezzati”
· personale con orario non spezzato che rientra a lavoro il pomeriggio in straordinario
· personale con orario evidentemente disagiato che non ha riconosciuto il diritto mensa perché con orario non “spezzato”
· personale in ROL
Per ultimo sarebbe necessario capire come deve essere interpretato il punto 8 per le Sedi aziendali relativamente alla figura del Direttore del negozio (A livello delle singole unità produttive, casi particolari difformi al punto 7 che presentano situazioni di evidente disagio, verranno risolti in accordo tra le RSU e la Direzione del negozio).

Queste considerazioni era necessario che venissero nuovamente ricordate, un saluto.

RSU Uffici

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