martedì 23 dicembre 2008

Buon Natale!


La RSU Uffici di Unicoop Firenze augura a tutti, belli e brutti, un Buon Natale!

Social card, un riconoscimento alla gdo

Fonte: distribuzionemoderna.info

Le principali sigle delle associazioni commerciali compiono un gesto di responsabilità e si fanno carico di un ulteriore sconto ai possessori della carta acquisti istituita dal Governo. Le accuse all’industria e il nodo del reperimento fondi.



Agli occhi dei consumatori, forse, non sarà molto. Ma – come si usa dire – piuttosto di niente è meglio piuttosto. Il milione e 300mila possessori della cosiddetta social card, la carta acquisti istituita dal Governo per favorire i cittadini più soggetti a difficoltà economiche, oltre al credito mensile di 40 euro sulla spesa potranno usufrurire anche di un ulteriore sconto del 5% su ciò che acquistano. Questo, come è noto, grazie a una convenzione siglata nelle scorse settimane tra le maggiori associazioni della distribuzione commerciale (da Confcommercio a Federdistribuzione, da Confcooperative-Federconsumo a Confesercenti e Lega Cooperative) e il ministero dell'Economia di concerto con quello del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali.

Lo sconto (cumulabile con altre eventuali attività promozionali o riduzioni di prezzo) resterà - diciamo così - interamente sul groppone delle catene distributive e degli esercizi commerciali che aderiranno all’iniziativa: dall’ipermercato alla superette di quartiere fino al discount. E questo, in un periodo in cui i margini di guadagnano si assottigliano sempre di più per la riduzione dei consumi e l’aumento generalizzato dei costi, va riconosciuto come un lodevole gesto di responsabilità da parte della distribuzione nel suo insieme a tutela dei redditi delle persone più bisognose.

Per necessità o per scelta, in effetti, la distribuzione moderna è già da tempo impegnata fortemente a salvaguardare il potere d’acquisto dei consumatori e la propria redditività (nel 2007 l’utile netto in media non ha superato l’1,2% delle vendite nette). Lo dimostrano il crescente impegno promozionale (con sconti fino al 50% si realizza ormai il 25% delle vendite), lo sviluppo del marchio privato e il consistente inserimento dei primi prezzi nei propri assortimenti.

Resta da capire, in un momento in cui le tensioni sui rinnovi contrattuali tra Idm e Gdo, sono forse più che mai al culmine per l’evidente situazione economica internazionale e interna, dove verranno recuperate le sia pur modeste risorse per far fronte a questo impegno. Qualche iper, sembra, ha già annunciato lievi riduzioni di orario di apertura, anticipando le chiusure serali. Ma è possibile che si tratti di casi isolati. Certo che quella del personale rappresenta la voce di costo più significativa nei costi gestionali, ed è probabile che sia proprio qui che, se ci saranno degli interventi, potrebbero concentrarsi i tagli.

La insufficiente presenza di personale in molti punti vendita della gdo in questo periodo di vendite natalizie, con inevitabile code chilometriche alle casse e mugugni da parte della clientela, appare del resto come un segnale poco incoraggiante. Difficile, peraltro, ipotizzare che venga accolto l’invito lanciato da Federdistribuzione all’industria, definita «sempre e inspiegabilmente estranea a questo tipo di operazioni» alla quale «dovrebbe essere chiesto un ulteriore 5% per ottenere uno sconto complessivo del 10%» da riconoscere ai possessori della social card.

Bernardo Camasi

giovedì 18 dicembre 2008

Ancora una organizzazione duale nel movimento Coop


Nuova forma di governo anche per Coop Italia che, 12 mesi il "la" dato da Unicoop Firenze, adotta una organizzazione duale.

Questa decisione nei prossimi avrà sicuramente delle ripercussioni anche nelle 9 grandi Cooperative. Per ora leggiamo quanto abbiamo trovato in rete.

Coop Italia ha scelto la sua nuova governance

Di Maurizio Regosa

Maggiore trasparenza dei ruoli, più efficienza e rapidità negli interventi. Sono queste le motivazioni che hanno spinto l’assemblea dei soci Coop Italia (il consorzio di acquisti e marketing delle cooperative di consumo) a scegliere una governance duale.
In pratica, i rappresentanti della proprietà siederanno nel nuovo Consiglio di indirizzo e sorveglianza (presieduto da Ernesto Dalle Rive, 48 anni, torinese, presidente di Novacoop, la cooperativa che opera in Piemonte) mentre i vertici manageriali formeranno il Comitato di Gestione (diretto da Vincenzo Tassinari, 59 anni, emiliano, attuale presidente del cda di Coop Italia).

Un processo che arriva da lontano
Il cambiamento importante che arriva nel pieno di una crisi economica, quando definizione delle strategie, capacità di reazione e rapidità dei processi decisionali sono vitali per affrontare i problemi e per trovare soluzioni adeguate e condivise. L’assemblea dei soci, riunita a Bologna ieri, ha ratificato la nuova governance di Coop Italia, ma il processo che giunge a compimento parte da lontano ed è il frutto di una approfondita riflessione interna.
Debutta così la governance duale di Coop Italia che si è ritenuta essere il sistema di governance più opportuno a garantire il ruolo di indirizzo strategico alle cooperative associate, a semplificare il processo decisionale e ad assegnare responsabilità più chiare ai diversi organismi che operano all’interno del sistema coop.

Il Consiglio di indirizzo e sorveglianza
Sarà “governato” da un presidente di cooperativa in carica tre anni e composto dai presidenti delle cooperative socie: Silvano Ambrosetti (Coop Lombardia), Paolo Tedeschi (Coop Reno), Francesco Berardini (Coop Liguria), Turiddo Campaini (Unicoop Firenze), Ernesto Dalle Rive (Novacoop), Marco Lami (Unicoop Tirreno), Marco Pedroni (Coop Consumatori Nordest), Giorgio Raggi (Coop Centro Italia), Mario Zucchelli (Coop Estense) e Gilberto Coffari (Coop Adriatica). Il presidente eletto all’unamità, Ernesto Dalle Rive, ha espresso la sua soddisfazione: «questo approdo definisce le regole di governo del sistema Coop, semplifica i processi decisionali e chiarisce i ruoli di ognuno. Mi è affidato un ruolo impegnativo in un momento impegnativo. Lavorerò insieme agli altri presidenti e al presidente del Consiglio di gestione per costruire le risposte del sistema coop alla crisi e per mantenere l’impegno di tutela dei soci e dei consumatori». Fra i compiti del Consiglio di indirizzo e sorveglianza, la nomina del Consiglio di Gestione.

Un cambiamento storico
Sarà formato dal management dell’impresa, presieduto da Vincenzo Tassinari, e avrà la responsabilità delle scelte commerciali. «Un cambiamento storico per Coop Italia», ha detto Tassinari a proposito del sistema duale: «La separazione dei ruoli di indirizzo, prerogativa della proprietà, da quelli di gestione, compito del management, permetterà la massima coerenza attuativa delle decisioni, maggiore efficienza ed efficacia dell’intero sistema coop».
Dal cambiamento non è esclusa l’Ancc (Associazionale nazionale cooperative di consumatori), di cui viene consolidato il ruolo di tutela e rappresentanza istituzionale della cooperazione di consumatori. Modifiche statutarie sono rimandate ad una assemblea già convocata per la fine di marzo: «la Cooperazione di consumatori si organizza», spiega Aldo Soldi, «per affrontare meglio un mercato in profonda trasformazione e per stare con crescente efficienza a difesa degli interessi dei consumatori»

Fonte: http://beta.vita.it/news/view/87899

mercoledì 17 dicembre 2008

Unicoop Firenze: il video integrale di "Mi manda rai tre"

Come promesso ecco il video integrale della trasmissione del 12 Dicembre 2008 di "Mi manda rai tre" che ha trattato dell'ormai famoso caso accaduto ai magazzini di Unicoop Firenze.

sabato 13 dicembre 2008

Unicoop Firenze a "Mi manda rai tre", bis


Dalla trasmissione televisiva Mi manda rai tre di stasera è emerso:
1) vicenda purtroppo ancora delicata per i nostri colleghi colpiti da licenziamento. Unicoop Firenze, come si è capito dalle affermazioni del Presidente del CDG, sta cercando sventuratamente di provare a uscire a testa alta dalla situazione in cui si è infognata;
2) grande coraggio dei 5 colleghi apparsi in TV. Da domani per loro la situazione sarà ancora più dura: non mancherà qualche ignobile aziendalista che cercherà di emarginarli; Compito dei colleghi tutti dovrà essere quello di manifestare ancora di più solidarietà nei loro confronti;
3) finalmente in una occasione così importante si vede il sindacato, la CGIL, decisamente vicina ai Lavoratori e tanto lontana dalla Unicoop: bravo Saponaro!!! Il sindacato lo vogliamo così;
4) un bagno di umiltà da parte della dirigenza aiuterebbe la Cooperativa ad uscire da questo cul de sac ridimensionando la magra figura che si è finora ritagliata;
5) Unica nota a favore di Unicoop è l'averci messo la faccia questa sera. Chi segue normalmente la trasmissione sa' che non è cosa scontata. Peccato però che sia poca cosa rispetto a tutta la vicenda;
6) Questa sera la Coop non ci ha fatto una bella figura. Peccato.

venerdì 12 dicembre 2008

Unicoop Firenze a "Mi manda rai tre"


Tra le storie presentate stasera da Andrea Vianello il caso di un gruppo di lavoratori licenziati per aver mangiato delle merendine

I telespettatori possono intervenire in diretta telefonando al numero verde 800.55.02.13 o via internet a mimandaraitre@rai.it

Per tutte le segnalazioni, al termine della diretta, è sempre attiva la segreteria telefonica del programma al numero 06.372.88.02

Mi manda rai tre, ore 21:10

martedì 9 dicembre 2008

Coop Italia a un passo dal duale

Le cooperative verso una più netta separazione dei ruoli tra proprietà e management.

L'assemblea straordinaria è stata convocata per il 16 e il 17 dicembre. Nell'occasione potrà essere deliberata la nuova governance. Prevista anche la nomina dei componenti e del presidente del consiglio di sorveglianza Per Coop Italia è vicino il passaggio alla governance duale. La società presieduta da Vincenzo Tassinari, che si occupa degli acquisti e del marketing dell'intero sistema, ha convocato l'assemblea generale straordinaria per il 16 e 17 dicembre.

Fonte: www.milanofinanza.it

lunedì 24 novembre 2008

Unicoop Firenze: "...6 milioni di euro..." in meno con il 20% su 700 prodotti?

Obiettivi condivisibili tra direzione aziendale e propri dipendenti. Questa è la formula magica per incentivare i propri dipendenti ad un aumento della loro produttività e a lavorare meglio, creando così un virtuosismo di sicuro successo.
Mettere in campo operazioni commerciali che confliggono con gli obiettivi di salario variabile dei Lavoratori è invece oltremodo pericoloso e confligge con la condivisione cui accennavamo poc'anzi.
Cosa comporterà per le "tasche" della Cooperativa l'operazione sconto 20% su 700 prodotti? Cosa invece per le tasche dei Lavoratori?
L'operazione è di sicuro un' ottima occasione di risparmio per Soci e consumatori e di questo siamo contenti... ma è un'operazione che confligge con le aspettative di chi metterà di sicuro più prodotti sugli scaffali e vedrà, di contro, diminuire il prossimo anno il suo salario variabile.
Prima di lasciare i lettori alle proprie riflessioni, invitiamo a leggere anche il seguente articolo comparso qualche giorno fa sul sito www.ilsalvagente.it

Unicoop Firenze, sconti del 20% su 700 prodotti

L'iniziativa anti-crisi durerà 3 mesi e farà risparmiare 6 milioni ai consumatori.

Il 20% di sconto su 700 marchi per tre mesi, con un risparmio per i clienti calcolato in 6 milioni di euro: è questa la risposta di Unicoop Firenze alla crisi dei consumi. A darne notizia è stato direttamente il presidente del consiglio di sorveglianza di Unicoop Firenze, Turiddo Campaini, in un'intervista rilasciata al mensile “Mark up” in uscita sabato prossimo.
Nell'intervista Campaini approfondisce la realtà attuale dei consumi e spiega quali sono i cambiamenti necessari per affrontare l'attuale crisi economica. “È necessaria una nuova cultura del consumo che coinvolga l'uso diverso del denaro, la valorizzazione del contenuto dei prodotti unitamente ad una visione sociale del business”, dice nell'intervista lo storico dirigente di Unicoop.

Coinvolgimento aziende produttrici

Per far questo, però, per il presidente del consiglio di sorveglianza di Unicoop Firenze, è necessario anche il coinvolgimento delle piccole e medie imprese produttrici: “Solo grazie al consolidato e rafforzato rapporti con le Pmi toscane e al forte radicamento sul territorio siamo riusciti ad adottare una politica di pricing in grado di offrire prodotti di qualità e convenienti”.
Anche perché per Unicoop Firenze, secondo Campaini, “la politica dei prezzi non è una questione di marketing, ma la missione stessa della cooperativa”.

sabato 22 novembre 2008

Vicenda Magazzini Unicoop Firenze: accusati ingiustamente di essere dei ladri

COMUNICATO STAMPA
DELL'UFFICIO COMUNICAZIONE
DELLA CAMERA DEL LAVORO METROPOLITANA DI FIRENZE


UNICOOP: Una decisione che riconosce l’onorabilità e la rispettabilità dei lavoratori accusati ingiustamente di essere dei ladri

La FILCAMS CGIL esprime grande soddisfazione per il Decreto del Tribunale di Firenze, che accogliendo la richiesta del Pubblico Ministero, nonostante l’opposizione dell’UNICOOP, ha disposto l’archiviazione del procedimento penale contro i 24 lavoratori del magazzino di Scandicci dell’Unicoop Firenze.
Siamo di fronte a un provvedimento che riconosce l’onorabilità e la rispettabilità dei lavoratori accusati ingiustamente di essere dei ladri per aver usufruito di merendine e biscotti buttati nella “gabbia dei rotti” e non più destinati alla vendita.
La vicenda, ormai nota a tutti, trova così il suo giusto epilogo dal punto di vista penale.
Rimane ancora aperta, sotto l’aspetto civile, la vicenda per sette lavoratori licenziati, nonostante i tre pronunciamenti del tribunale del lavoro che hanno riammesso al lavoro i lavoratori.
Auspichiamo che anche grazie a questa decisione del giudice penale si comprenda che bisogna ristabilire da subito un diverso clima in azienda e un corretto rapporto di relazioni sindacali.


FILCAMS CGIL FIRENZE

venerdì 21 novembre 2008

Scarica il piano anticrisi CGIL

Se vuoi consultare il piano anticrisi CGIL clicca sul link seguente oppure vai all'interno dell'area download

Piano anticrisi CGIL

lunedì 1 settembre 2008

Assemblea per il rinnovo del contratto nazionale

Terminato il periodo delle ferie estive e dopo un lungo mese di "silenzio", la voce del Blog ricomincia con la stessa grinta di sempre a raccontare i fatti di Unicoop Firenze.

Con questo post vogliamo informare riguardo all'Assemblea sindacale che si terrà giovedì 4 p.v. dalle ore 9:30 alle 11:30 in Sala Blu a Scandicci, per informare i Lavoratori circa i contenuti dell'accordo per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro.

Vista l'importanza dell'evento invitiamo Lavoratrici e Lavoratori a partecipare numerosi.

mercoledì 30 luglio 2008

Scarica il Contratto Nazionale della Cooperazione

Per chi volesse scaricare il nuovo contratto nazionale della Cooperazione ecco il link.

Incendio ai magazzini di Unicoop Firenze


Attimi di panico questo pomeriggio ai magazzini coop dei Pratoni.

Un camion, per cause ancora da accertare, ha preso fuoco nel piazzale di scarico generando alte fiamme e una consistente nube nera. Immediato l'intervento dei vigili del fuoco che in breve tempo hanno domato le fiamme.

Nell'incidente per fortuna non ci sono stati feriti.

venerdì 25 luglio 2008

ULTIM'ORA: Siglato il rinnovo del contratto della cooperazione!

Dopo quasi 20 mesi è stato siglato unitariamente il ccnl della cooperazione. Per la parte salariale vengono confermati i 150 euro di aumento concordati nel contrattao del Commercio scaglionati in quattro anni.

venerdì 18 luglio 2008

Riassunti da Unicoop Firenze i lavoratori del Magazzino licenziati!

I LAVORATORI DEL MAGAZZINO, SEGUITI LEGALMENTE DALLA FILCAMS CGIL, SONO STATI REINTEGRATI SUL POSTO DI LAVORO!

LA FILCAMS ESPRIME SODDISFAZIONE PER L’ESITO DI UNA VICENDA CHE HA FATTO VIVERE A QUESTI LAVORATORI DEI MOMENTI DRAMMATICI.

CON LA SPERANZA DI NON VIVERE PIU’ SITUAZIONI SIMILI, LA CGIL SARA’ SEMPRE PRONTA A DIFENDERE TUTTI I LAVORATORI CHE NE AVRANNO DIRITTO.

FILCAMS CGIL FIRENZE

Trattativa Rinnovo CCNL

COMUNICATO AI LAVORATORI

17 Luglio

Nei giorni 14, 15 e 16 Luglio si sono svolti a Roma gli incontri tra le delegazioni trattanti per il rinnovo del nostro contratto nazionale del lavoro.

Come riferitoci dai nostri rappresentanti, la trattativa in questi giorni ha prodotto la definizione dei testi, con risultati positivi, per quanto riguarda la parte normativa.
Per la parte economica è stato programmato un nuovo incontro per il 24 Luglio.

Lo sciopero nazionale del 19 Luglio è pertanto sospeso.

Segue il documento unitario delle Organizzazioni Sindacali.



FILCAMS-CGIL FISASCAT-CISL UILTUCS-UIL


Nella trattativa ripresa il 14-07-2008 e proseguita fino al 17 è stato raggiunto l’accordo sulle normative più importanti (orario, contratti a termine, apprendistato, part-time) e si è deciso di proseguire il 24-07-2008 per completare gli altri capitoli (terziarizzazione appalti, quadri) e il salario per arrivare alla conclusione del rinnovo del contratto nazionale.

Il risultato sin qui ottenuto è stato valutato positivamente dalla delegazione trattante perciò lo sciopero del 18 e 19 è stato sospeso.

I punti concordati sono i seguenti:

- Orario
Riposo giornaliero: in riferimento alla deroga delle 11 ore prevista dalla legge, nel contratto nazionale è stato introdotto soltanto il caso del cambio turno, in attesa che si faccia la contrattazione aziendale alla quale è demandata la possibilità di stabilire modalità di fruizione diverse ma tenendo comunque presente un riposo minimo di almeno 9 ore.

Riposo settimanale: a fronte della modifica legislativa che riguarda la possibilità di realizzare le 24 ore di riposo anche su una media di 14 giorni si è stabilito, che le modalità di attuazione devono passare dal confronto a livello aziendale e tenendo conto degli accordi esistenti.

Lavoro Domenicale: rimane nella sostanza inalterata la normativa del vecchio contratto cui si aggiunge un elemento importante e cioè che le modalità di attuazione del lavoro domenicale e festivo dovranno essere oggetto di confronto a livello aziendale.

- Flessibilità dell’orario (42 ore per 24 settimane)
La normativa prevede che per realizzare la flessibilità ci deve essere il confronto a livello aziendale o territoriale finalizzato alle intese.
Inoltre viene definito che l’obbiettivo da raggiungere insieme al miglioramento dell’efficienza aziendale deve essere anche quello di aumentare l’occupazione, incrementare gli orari dei part-time nonché la trasformazione di part-time in full time.

- Part-Time
E’ confermato l’aumento dell’orario minimo da 18 a 20 ore.
E’ stata anche stabilito che tutti i lavoratori passino a 20 ore entro 18 mesi dalla firma del contratto ed il piano di realizzazione deve essere oggetto di confronto con le RSU/RSA.
E’ stato inoltre introdotta la normativa di verifica semestrale della quantità di orario supplementare effettuato dai part-time al fine di arrivare a stabilizzare gli orari.

- Contratti a termine
Si conferma che dopo 36 mesi i lavoratori devono essere assunti a tempo indeterminato e soltanto in caso di difficoltà organizzative possono essere fatti accordi a livello aziendale o territoriale per una ulteriore proroga. Il periodo di prova inoltre non verrà più richiesto dopo 2 contratti a termine svolti nell’arco di 2 anni per le stesse mansioni.
Rimane confermato il diritto di precedenza termine su termine e si aggiunge il diritto di precedenza a fronte di nuove assunzioni a tempo indeterminato con la possibilità di prolungare al 2° livello di contrattazione i 12 mesi previsti dalla legge per esercitare questo diritto. Si introduce inoltre una verifica semestrale sulle percentuali di contratto a termine utilizzate dalle aziende.




- Apprendistato
La percentuale di conferma viene elevata dal 70 al 75% con la possibilità al 2° livello della contrattazione di arrivare all’ 80%.
Viene estesa agli apprendisti l’assistenza sanitaria.
Viene elevata la quota di contribuzione delle aziende per la previdenza complementare da 0,55 a 1,05 %.
Per quanto riguarda la richiesta delle associazioni cooperative di introdurre l’apprendistato per i primi livelli. L’accordo raggiunto prevede l’esclusione di una serie di figure professionali e per quanto riguarda la parte commerciale è stata introdotta la garanzia che i percorsi di carriera interni continueranno ad essere valorizzati.

- Piccole cooperative
La normativa riguarda “imprese cooperative minori e non unità minori di grandi cooperative”; viene definito il numero massimo di 200 equivalenti full time, ma le varianti introdotte riguardano articolazioni diverse della flessibilità confermando il rispetto di tutti i diritti contrattuali.

- Appalti Terziarizzazioni
Sono stati acquisiti punti importanti che riguardano le garanzie per i lavoratori interessati (durc, applicazione dei contratti firmati dalle Organizzazioni CGIL, Cisl, Uil e di categoria)il capitolo deve essere tuttavia completato.

Acquisiti questi importanti risultati la giornata del 24-07-2008 deve essere decisiva per completare le normative mancanti e per ottenere un risultato economico che garantisca il recupero della perdita di acquisto dei lavoratori e ci permetta di arrivare alla conclusione di questa lunga vertenza contrattuale.

venerdì 27 giugno 2008

Comunicato dell'attivo regionale dei delegati Filcams della Toscana della cooperazione

L'attivo dei delegati Filcams della Toscana, riunitosi a Firenze il giorno 26 giugno '08, pur giudicando importanti le disponibilità date dalla Cooperazione negli incontri del 23 e 24 giugno, auspica che negli incontri stabiliti si proceda verso la chiusura del Contratto nazionale, perché da troppo tempo i Lavoratori sono senza contratto. Questo è inaccettabile dal momento che le aziende del mondo cooperativo dichiarano la propria distintività e la possibilità di fare impresa in modo diverso.
Pertanto l'attivo pur confermando le iniziative decise dalle segreterie nazionali a partire dallo sciopero indetto per il 19 luglio chiede che, nel caso la trattativa non produca risultati, venga deciso fin da subito una ulteriore giornata di mobilitazione con manifestazione nazionale a Roma per settembre.

mercoledì 25 giugno 2008

Aggiornamento trattativa rinnovo Contratto Nazionale

COMUNICATO AI LAVORATORI

LO SCIOPERO PROGRAMMATO PER IL 28 GIUGNO E' STATO RIMANDATO PERCHE' LA TRATTATIVA HA PRODOTTO DEI CONCRETI PASSI AVANTI.

La trattativa proseguirà già dal 30 di Giugno con date programmate per i giorni 14, 15 e 16 Luglio.

PERTANTO L'ASSEMBLEA PREVISTA PER DOMANI VIENE SPOSTATA A DATA DA DESTINARSI, anche considerata la convocazione dell'attivo regionale dei delegati programmato per il 26 Giugno.

Non appena avremo a disposizione informazioni più dettagliate sarà nostra cura informarvi.

giovedì 19 giugno 2008

Lettera ai Soci di Unicoop Tirreno

Cari/e soci/e Coop, 

vi scriviamo questa lettera per portarvi a conoscenza di alcuni aspetti di cui riteniamo giusto voi veniate al corrente.

Ci sentiamo in dovere di farlo, consapevoli che, quando qualcuno di voi, nelle assemblee delle sezioni soci della nostra provincia, avanza richieste di delucidazioni sulle politiche dell'azienda riguardanti i lavoratori, le risposte che vi vengono fornite dai vertici sono sempre un mix di belle parole, travisamento della realtà, minimizzazione dei problemi.

La recente svolta verificatasi nella nostra azienda, con la scelta da parte di Unicoop Tirreno di ricorrere dal mese prossimo alle agenzie interinali, rappresenta un mutamento radicale nel modo di concepire il lavoro da parte della cooperativa. Non che le politiche aziendali degli ultimi anni non lasciassero presagire il peggio (la precarietà era già da tempo presente su larga scala), ma questa sterzata ha un (dis)valore etico inquietante.

In un momento storico in cui da tutta Italia proviene forte il grido di allarme per guarire la nostra società e il nostro sistema economico dal cancro della precarietà, Unicoop Tirreno compie infatti un passo gigantesco nella direzione esattamente opposta.

Con questa mossa l'azienda riesce a risolvere il problema dei tantissimi dipendenti che, come noi, da anni vanno avanti con contratti a tempo determinato e che si stavano avvicinando ai limiti per l'assunzione obbligatoria.

Sembra difficile da credere, ma è proprio così. Persone che da anni aspettano di essere assunte e che vedevano ormai vicino il traguardo, si ritrovano ora punto e a capo, senza speranze per il futuro, senza certezze, con la prospettiva di ulteriori ostacoli nella vita di tutti i giorni (sappiamo bene che, quando pronunci la parola "interinale", le banche e chi ti può dare prestiti quasi ti buttano fuori dalle filiali), ma soprattutto con cinque anni di più sulle spalle, che in una vita lavorativa pesano come macigni.

Ci viene detto di stare tranquilli, ma voi lo sareste? Ci sentiamo promettere da anni cose che poi non vengono mai mantenute, come facciamo a credere ancora che andrà tutto bene? Non avremo più un rapporto diretto con l'azienda, ma con un'agenzia. Niente più tutele, niente più diritti. Da un giorno all'altro potremmo sentirci dire che siamo a casa definitivamente, senza che nessuno sia obbligato a darci spiegazioni. E i nostri mutui? I nostri figli? I nostri progetti? Ci sentiamo catapultati in un tunnel dove vedere la luce è difficile.

Vi preghiamo, non rispondeteci che ormai è così dappertutto. Da un socio Coop che crede in certi valori non possiamo sentircelo dire.

Purtroppo, oggi, la Coop è questa. Un'azienda che aggira le norme di legge tramite il ricorso a strumenti di sfruttamento puro (non dimentichiamo infatti che l'interinale è a tutti gli effetti un caporalato legalizzato). Un'azienda che decide di investire su tutto tranne che sui lavoratori. Un'azienda che purtroppo non si distingue più dalle altre.

E che la Coop è questa, è giusto che voi lo sappiate.

Siamo consapevoli di cosa vi sentite rispondere quando alzate la mano nelle assemblee e ponete questi problemi: "se volete i prezzi bassi è così".

Beh, vi chiediamo per favore di non farvi prendere in giro con queste castronerie. Il costo del lavoro, considerata la sua bassa incidenza sui bilanci, non c'entra niente con le politiche dei prezzi.

Nei nostri turni di lavoro sentiamo piuttosto continue lamentele da parte di soci e clienti sui prodotti che mancano dai banchi e sul servizio pessimo, e questo è dovuto agli organici sempre più ridotti all'osso.

Non c'è dunque personale in esubero che giustifica una scelta come questa. Il personale non è sufficiente! Noi che in Coop ci lavoriamo potremmo parlarvi per ore di quelle che invece sono le reali cause degli ammanchi, ossia sprechi, scelte sbagliate, ristrutturazioni continue che allontanano i clienti.

Magari per tanti di voi questa lettera passerà inosservata. Colpirà forse solo quei soci che hanno figli o parenti nelle nostre condizioni. Molti finiranno di leggere e rimarranno dell'idea che "la Coop è sempre la vecchia Coop".

Se così sarà, ne prenderemo atto, consapevoli che almeno a sensibilizzarvi ci abbiamo provato. Ma se invece così non è, se questa lettera in un modo o in un altro vi ha fatto capire come stanno le cose, se vi sentite in dovere di far presente che "la Coop non è questa!", allora portate la nostra voce nelle assemblee dei soci, scrivete negli spazi che vi sono riservati, sosteneteci in qualche maniera, prima che sia troppo tardi.

Ve ne saremmo enormemente grati.

  

I DIPENDENTI PRECARI IPERCOOP FONTI DEL CORALLO

mercoledì 18 giugno 2008

Aggiornamento trattativa rinnovo CCNL

In queste ore a Roma è in corso a oltranza la trattativa per il rinnovo del contratto del commercio.
La trattativa della cooperazione slitta al 23, 24 e 25 giugno. Le delegazioni trattanti cercano di scongiurare lo sciopero nazionale del 28 giugno.
Appena disponibili pubblicheremo nuovi aggiornamenti.

martedì 17 giugno 2008

Coop nel mirino Ue

BRUXELLES (17 giugno) - Il sistema di agevolazioni fiscali di cui godono le cooperative che operano nei settori della distribuzione e dei servizi bancari finisce nel mirino della Commissione europea. Il sospetto è quello dell'esistenza di aiuti di Stato illegali incompatibili col diritto comunitario, soprattutto per quel che riguarda le grandi coop. Per questo i servizi dell'Antitrust Ue hanno inviato una lettera al governo italiano, chiedendo spiegazioni. Tutto nasce da una serie di denunce inviate a Bruxelles, a partire da quella di Federdistribuzione, l'associazione che riunisce tutte le più grandi catene commerciali italiane. Denunce in cui si punta il dito sui regimi fiscali preferenziali accordati alle cooperative, che porterebbero ad una distorsione della libera concorrenza. Visto che realtà come Coop Italia - spiegano i ricorrenti - sono ormai leader nel settore della grande distribuzione e non avrebbero più diritto ad agevolazioni che originariamente si giustificavano con la loro funzione sociale e natura mutualistica.

Ma le coop si sono sempre difese, sostenendo come la loro quota di mercato sia rimasta costante negli anni, a fronte dell'irrefrenabile affermazione di gruppi come Carrefour o Auchan, il cui successo dimostrerebbe la vitalità competitiva del settore della grande distribuzione. Fatto sta che la Commissione europea ha deciso di vederci chiaro. Non tanto per quel che riguarda le cooperative di piccole e medie dimensioni, quelle assimilabili alle pmi con meno di 250 addetti e un fatturato annuo fino a 50 milioni di euro. Bruxelles vuole piuttosto fare luce «sulle misure riguardanti le grandi cooperative, che - si spiega in una nota - sembrerebbero non essere più in linea con la normativa comunitaria sugli aiuti di Stato». Non si tratta di «nuove misure», sottolinea Bruxelles, ma di «aiuti esistenti», cioè entrati in vigore prima del trattato Ue: dunque, non esiste alcun rischio che debbano essere rimborsati. Ma l'esecutivo europeo potrebbe chiedere di eliminarli.

Le agevolazioni fiscali sotto esame riguardano in particolare una serie di norme che permettono l'abbattimento del reddito imponibile. «Nelle grandi linee - spiegano i servizi dell'Antitrust Ue - la Commissione riconosce l'importanza e il contributo significativo delle cooperative all'economia e alla società in generale. È quindi possibile distinguerle dalle imprese lucrative, specie quando si tratta di cooperative mutualistiche pure, che realizzano redditi esclusivamente con i propri membri». Ma è anche vero che «malgrado la loro specificità, le cooperative realizzano utili anche tramite attività con "non membri" e hanno un comportamento sul mercato analogo a quello delle imprese lucrative». Per questo per i tecnici di Bruxelles «in queste circostanze, un trattamento preferenziale a beneficio delle cooperative costituisce un aiuto di Stato». Aiuto che però «può ritenersi compatibile se il proprio effetto negativo per la concorrenza e gli scambi è controbilanciato dagli effetti positivi in termini di contributo delle cooperative alla realizzazione di obiettivi sociali». Questo, conclude la Commissione Ue, si ritiene sia il caso delle piccole e medie imprese, che costituiscono la stragrande maggioranza delle cooperative».

Fonte: IlMessaggero.it

Unicoop Firnze: la gioiosa macchina da guerra

Vendite in crescita sostenuta e inflazione prossima allo zero. Nel 2007 Unicoop Firenze archivia un altro anno positivo: il fatturato (2.108,9 mln di Euro) ha subito un incremento del 2,6% (contro una media nazionale della GDO di 0,9%) e i prezzi interni si sono mantenuti sostanzialmente stabili, appena lo 0,3% in piu' rispetto all'anno precedente (+2,9% in Italia). Grazie a questa politica di prezzo, si calcola che una famiglia media, cliente fedele di Unicoop Firenze, abbia ottenuto un risparmio annuo pari a 427 euro. I soci intanto crescono a macchia d'olio. Nonostante ci sia gia' almeno un socio Coop nel 70% delle famiglie delle sette province toscane in cui opera Unicoop Firenze (Arezzo, Firenze, Lucca, Pisa, Pistoia, Prato, Siena), il trend di crescita dei soci si e' infatti mantenuto sostenuto anche nel 2007, raggiungendo quota 1.049.337 (+2,9%).

domenica 15 giugno 2008

Documento dei Rappresentanti dei Lavoratori alla Sicurezza

Pubblichiamo di seguito il documento preparato dai R.L.S. di Unicoop Firenze a seguito del tragico evento accaduto nei giorni passati in un cantiere Coop a Prato.


Il primo doveroso pensiero dei Rappresentanti dei Lavoratori alla Sicurezza della 

UNICOOP FIRENZE, riuniti nella sede R.S.U. di Scandicci- Firenze, è rivolto alle 

vicende delle morti sul lavoro di questi giorni. 

Particolare solidarietà è rivolta alla famiglia del giovane operaio di 32 anni deceduto 

nell'incidente sul lavoro avvenuto nel cantiere UNICOOP FIRENZE / 

CONSORZIO ETRURIA a Prato. 


I Rappresentanti dei Lavoratori alla Sicurezza UNICOOP FIRENZE sono 

preoccupati dei gravi infortuni che si sono verificati negli appalti e subappalti 

avvenuti negli ultimi anni nella costruzione di negozi della Unicoop Firenze e con 

senso di responsabilità richiedono all'azienda le dovute informazioni sull'accaduto e 

maggiori garanzie in materia di sicurezza. 


La Morte di un lavoratore nel cantiere per la costruzione dell' IPERCOOP  di Sesto 

F.no, il gravissimo infortunio invalidante avvenuto nella costruzione dell' 

IPERCOOP di Lastra a Signa e  la giovane vita spezzata in queste ore nella 

costruzione  del Centro Commerciale di Prato ci impone una urgente riflessione su 

questo tipo di incidenti che non possono essere attribuiti solo a fatalità o sfortuna. 

 

Alla magistratura e alla ASL il compito di accertare le responsabilità 

sull'applicazione delle norme sulla sicurezza. 


Come R.L.S. UNICOOP FIRENZE richiediamo alla nostra azienda una maggiore 

attenzione agli aspetti legati alla sicurezza sul lavoro e non accettiamo che al proprio 

interno si manifestino questi drammatici incidenti che oltre ad uccidere addolorano 

terribilmente i familiari della vittima sommando dolore a dolore. 


Richiediamo una maggiore partecipazione dei Rappresentanti dei Lavoratori alla 

Sicurezza, con la condivisione di strategie per migliorare la sicurezza nei luoghi di 

lavoro ed invitiamo l'azienda, a interfacciare il suo DVR con le aziende in appalto 

che operano all'interno dei negozi.


L'UNICOOP FIRENZE, come proprietaria non può sfuggire alle responsabilità 

etiche e sociali e sollecitiamo che nel futuro deve accertarsi di controllare sempre più 

scrupolosamente e costantemente i processi di sviluppo innescati, anche 

coerentemente con la propria missione sociale. 


L'UNICOOP FIRENZE deve farsi carico di un supplemento di controllo sugli 

appalti concessi e conseguentemente  sui subappalti, con ispezioni fatte direttamente 

dal proprio servizio di prevenzione e protezione avvalendosi della collaborazione dei 

R.L.S. in un contesto integrato di sito produttivo. Questo analogamente a quanto sta 

facendo con i controlli di filiera, che riguardano i prodotti, convinti che una vita 

umana sia molto più importante delle merci messe in vendita . 


Richiediamo la convocazione di una riunione periodica straordinaria in base all'art. 

35 del D.L. 81/08 con la presenza di tutti i Procuratori alla Sicurezza sul Lavoro 

Unicoop Firenze per ricevere una prima informazioni dettagliata sull'accaduto, 

ricordando che l'esatto metodo è quello di un confronto preventivo rispetto ai 

cambiamenti organizzativi e gestionali, da analizzare per capitoli e temi specifici. 


I RLS richiedono formalmente i verbali delle riunioni periodiche di tutti i settori 

( magazzini-uffici-negozi-centri commerciali-ipermercati) avvenute negli anni 

passati, strumento indispensabile per  mettere in condizione i R.L.S. UNICOOP 

FIRENZE di poter lavorare e svolgere la propria funzione in relazione a quanto 

stabilito nei documenti . 


Richiediamo più formazione e informazione per i lavoratori che deve essere 

certificata dagli stessi RLS, così come la formazione prevista dal decreto legislativo 

81/08 per gli stessi. 


I R.L.S denunciano gravi carenze legate alle agibilità e mezzi, anche in deroga al 

testo unico che causano l'impossibilità di agire per lo svolgimento del proprio ruolo. 


Confidiamo che la COOPERATIVA si attivi per dissipare dubbi ed incertezze sulla 

materia della sicurezza sul lavoro a qualsiasi obbiettivo economico.


R.L.S.

venerdì 13 giugno 2008

Iper Montevarchi: tornano al lavoro i 7 dipendenti

I 7 lavoratori precari ai quali Unicoop Firenze dal 1^ gennaio non aveva più rinnovato il rapporto di collaborazione, sono stati assunti dall'azienda fiorentina con contratto part time annuo. Questa formula consente di concentrare il lavoro in determinati periodi dell'anno, ad esempio a Natale o nei momenti in cui la manodopera scarseggia, come nel periodo delle ferie estive. I lavoratori hanno accettato l'assunzione dopo essere stati contattati direttamente dall'azienda.

giovedì 12 giugno 2008

Riforma del modello contrattuale

Mentre prosegue senza grande successo la trattativa per il rinnovo del nostro contratto (scaduto da ben 18 mesi!), prosegue il cammino per la riforma del modello contrattuale.
CGIL-CISL-UIL hanno predisposto una bozza di piattaforma che sarà sottoposta alla valutazione dei Lavoratori.
Inattesa di comunicarvi la data dell'Assemblea durante la quale la piattaforma sarà presentata, vi inviatiamo a iniziare a consultarla sul sito di rassegna sindacale.

martedì 10 giugno 2008

Il giornalino n^11

In questo numero:

-Mi si scioglie il cuore
-Opinioni
-Erogazione salario variabile e anticipo TFR
-Coordinamento Canale Ipermercati
-Il remo
-Prestiti ai dipendenti
-Sette licenziamenti al Magazzino di Unicoop Firenze

Clicca qui per scaricare la tua copia oppure vai all'interno dell'area download e clicca su Il dito nell'occhio

venerdì 6 giugno 2008

Il remo

Abbiamo ricevuto da un lavoratore le seguenti righe. Le pubblichiamo come sempre senza censure.


abbiamo preso il remo in mano

abbiamo spinto per dare forza ai nostri valori

abbiamo preso il remo in mano

abbiamo dato il Contributo e raggiunto gli Obiettivi.

I nostri Valori per il raggiungimento dei vostri Obiettivi

abbiamo preso il remo……

ma siamo tutti sulla stessa barca ?


Brubaker

giovedì 5 giugno 2008

Comunicazione per i Lavoratori delle Sedi

5 Giugno 2008

Come comunicatoci nella giornata di ieri dalla Filcams-CGIL, a far data dal 1^ Giugno 2008, è stato nominato dalla segreteria regionale della Filcams come nuovo delegato sindacale per le Sedi di Unicoop Firenze Fabio Fantini.
I rappresentanti sindacali delle Sedi passano così a cinque.La delegazione è composta da:

BAGAGLI ALBERTO (Fisascat-CISL)
FANTINI FABIO (Filcams-CGIL)
GALDI VINCENZO (Filcams-CGIL)
GIACOMELLI SANDRA (Filcams-CGIL)
PARRINI ALBERTO (Uiltucs-UIL)

martedì 3 giugno 2008

Erogazione salario variabile e anticipo TFR

Scandicci, 3 Giugno 2008

Questa mattina siamo stati informati dall’Esecutivo Aziendale circa l’esito degli ultimi incontri avvenuti con la Direzione Risorse Umane.

E’ stata raggiunta un’intesa tra Esecutivo Aziendale e Direzione Risorse Umane che disciplina argomenti importanti quali:

anticipo erogazione TFR
erogazione salario variabile

Anticipo erogazione TFR
A seguito delle modifiche legislative intervenute in materia di erogazione anticipata del TFR, si è resa necessaria un’intesa con l’Azienda al fine di definire in maniera più esaustiva ed equa le casistiche che ricadono tra le possibilità di erogazione. La casistica legata all’aspetto “salute” è considerata prioritaria ad altre quali: congedo parentale o per formazione, acquisto prima casa per sé e per i figli, restauro straordinario della prima casa, sanatoria morosità. Per questo secondo gruppo di casistiche sono state definite due graduatorie al fine di individuare i Lavoratori che possono accedere all’erogazione qualora intervengano i limiti quantitativi fissati per legge.
Per agevolare invece quei Lavoratori che non posseggono i requisiti per richiedere l’anticipo del TFR, l’Esecutivo ha proposto un accordo che disciplini l’accesso ad un prestito aziendale agevolato. A breve interverrà un apposito testo aziendale che concretizzerà l’accoglimento della proposta dell’Esecutivo.

Erogazione salario variabile
Per quanto concerne l’erogazione del salario variabile, le parti hanno convenuto di prevedere una rivalutazione automatica del tetto massimo del salario variabile, fintanto che non verrà rinnovato l’Accordo di Gruppo. Questo automatismo, che sulla base di un indice ISTAT (FOI) prevede un adeguamento dell’importo massimo del salario variabile all’andamento dell’inflazione, si distingue per importanza considerando che dall’abolizione della scala mobile ad oggi, forme di rivalutazione automatica del salario al “carovita” non sono più state presenti nei nostri accordi.
Considerata inoltre l’esistenza di un contenzioso aperto in alcuni negozi per la determinazione del salario variabile, è stato deciso che il pagamento dello stesso avverrà il 10 di Luglio anziché il 10 di Giugno. Coloro che per improrogabili esigenze finanziarie ne faranno richiesta, potranno avere un anticipo del salario variabile nella busta paga erogata il 10 di Giugno fino ad un massimo di 400 Euro.
Al fine di risolvere il contenzioso in essere e per definire l’importo definitivo del salario variabile, è stato fissato un incontro tra Esecutivo Aziendale e Direzione Risorse Umane per l’11 giugno p.v.
Ricordiamo che la soluzione del contenzioso è determinante per la corretta individuazione del salario variabile per le Sedi, considerando che quell’importo è frutto di una media ponderata dell’importo percepito da tutti i negozi della Unicoop Firenze.

Per eventuali approfondimenti in merito alle questioni trattate e in attesa della convocazione di una prossima Assemblea, invitiamo i Lavoratori a contattare i rappresentanti sindacali.

mercoledì 28 maggio 2008

10 + 10 Euro per il Meyer

Con questo post vogliamo menzionare una lodevole iniziativa pubblicata sull’Informatore di Giugno.
Trattasi del progetto Camera Bianca, “una vera e propria ‘fabbrica’ di cellule staminali e prodotti cellulari a scopo terapeutico”. Un progetto, realizzato dall’Ospedale pediatrico Meyer con l’aiuto di Unicoop Firenze e dei suoi Soci, che “si candida ad essere uno tra i più avanzati in ambito pediatrico nel nostro paese”.

IL PROGETTO
Come descrive l’Informatore “la Camera Bianca consentirà di ‘lavorare’ le cellule staminali da impiegare nel trapianto di midollo per la cura di leucemie e tumori, nella medicina ricostruttiva per riprodurre tessuto osseo-cartilagineo, adiposo e nervoso, nelle terapie delle malattie metaboliche e neurologiche e nelle terapie di gravi malattie autoimmuni
Lo spazio dedicato al progetto è di tutto rispetto: tre laboratori e un’area di quarantena per un totale di 200 metri quadrati. La Camera Bianca consentirà di rispondere alle necessità terapeutiche di centinaia di bambini italiani e stranieri in molteplici campi della medicina.

COME SOSTENERE IL PROGETTO
I Soci che volessero partecipare in prima persona al progetto, possono decidere di donare 500 punti raccolti con la propria carta socio contribuendo così con 10 euro all’iniziativa. “Per ogni donazione Unicoop Firenze devolverà un ulteriore contributo di 10 Euro”.

Un plauso all’Ospedale pediatrico Meyer e a tutto il personale impiegato, per l’iniziativa e per il sostegno che quotidianamente viene dato ai bambini.

Per approfondimenti sulla notizia rimandiamo alla lettura dell’Informatore di Giugno 2008, pag 7.

LINK
http://www.meyer.it/
http://www.coopfirenze.it/

lunedì 26 maggio 2008

Mi si scioglie il cuore

Pubblichiamo di seguito il commento che una ex dipendente dell'Ipercoop di Sesto ha lasciato al post le sette precarie di Ipercoop Montevarchi. Pubblichiamo il commento così come ci è stato inviato, senza taglia o censure... noi. Grazie alla ex (ormai) collega, che ci ha scritto.

"Ci siete cascate anche voi...me ne dispiaccio, io, lo so già da parecchio tempo che è così.
Sono una ex dell'Ipercoop di Sesto, ho fatto l'apertura, ho fatto tirocinio a Cascina x un mese e facevo 8 ore filate xchè a casa avevo 1 bimbo di 8 mesi che allattavo, sono di Scandicci, tutto ok all'inizio.
Come tutte le altre college assunte a tempo determinato, mi sembra giusto, ci devono conoscere dicono loro...come dicevo all'inizio va tutto bene,come forse sapete, nelle coop tutto è in mano ai capireparto e finchè c'è stata quella con cui aprimmo Sesto, grossi problemi non ce ne sono stati, poi lei è stata spostata (non faceva girare bene il reparto), succede, ed arriva il nuovo caporeparto, uno che sa far quadrare i numeri, soprattutto sulle spalle di chi ha sotto, è quello che viene richiesto da lui, e lui ci riesce fin troppo bene mettendoci tanto del suo x far scontenti praticamente tutti in reparto..ma questo nn importa a nessuno...

Poi però succede una cosa grossa (a parer mio...)il mio bambino ha 2 anni e devo inserirlo al nido(per inserimento intendo che x almeno una settimana devo stare a disposizione dell'asilo per eventuali difficoltà del bimbo ad accettare la struttura e le maestre), so che mi spetta il congedo x maternità, ma siccome sono un partime verticale precaria, parlo con il boss e gli dico che x nn pesare, se mi da 3 giorni di ferie, faccio tutta la settimana all'asilo col bimbo e il SABATO torno al lavoro x nn incasinare nessuno, questo glielo dico almeno 2 mesi prima e glielo ricordo spesso, so che si deve organizzare x sostituirmi, mi sembrava un giusto compromesso, ci rimettevo le mie ferie..ma sapevo di esserere una precaria, come si sa, finchè lo sei cerchi di dare meno nell'occhio che puoi.
Fatto stà, che passati quei 2 mesi nei quali lui doveva sostituirmi 3 gg, pur avendoglielo ricordato, lui decide di mettermi nell'orario della settimama "fatidica", e quando gli chiedo spiegazioni, mi dice che non ha gente...((che soddisfazione per lui vedermi in panne...)
Allora vado all'INPS a chiedere come posso risolvere questa situazione(non posso saltare l'inserimento ho bisogno di metterlo all'asilo e non è che glielo posso lasciare e venire via..)e l'impiegata mi fa compilare il modulo x il congedo di maternità, bene ho la soluzione.
Torno al lavoro e gli presento il modulo con il quale chiedo tutta la settimana prossima più il Sabato...visto che tanto a fare i gentili non se ne guadagna niente...e lui(questa è l'offesa + grossa)mi dice che quel modulo x essere accettato deve essere presentato almeno 15gg prima della data richiesta...non c'ho visto +, sapeva benissimo da oltre 2 mesi che mi serviva quella settimana, lo faceva a posta, che vergogna, si vantano tanto sui diritti di cui si fanno voce...e poi si viola dei diritti sulla maternità come questi....
finale della storia..è che io ho chiamato i sindacati che son riusciti a farmi avere ferie x quei 3gg, ma poi sapendo che in un posto del genere non mi importava di rimanerci, ho deciso di fare casino, mandando una lettera del mio avvocato al direttore di Sesto e in copia alla sede centrale, dove veniva spiegato l'accaduto.
La settimana dopo ero già a lavorare a Ponte a Greve senza neanche cambiarmi il tesserino, ho finito il contratto che avevo, me ne è stato fatto un'altro di 3 mesi x staccarmi definitivamente da Sesto e poi non sono stata + richiamata...nn importa, lo sapevo già...ma dopo di me altre persone in reparto hanno fatto reclami con lettere d'avvocati...molti, e chi le ha fatte è stato spostato...che strano vero??
Nel reparto, del vecchio gruppo che ha aperto non c'è + quasi nessuno, tutti divisi,molte alle casse, pasticcieri all'ortofrutta (mi sembra logico), l'importante sono i numeri, perciò lui è sempre lì,(vedete come gliene importa del benessere dei dipendenti), a trattare da inferiori gli altri solo xchè gliene viene data l'ooportunità, provare soddisfazione nel sapere che le persone devono chiedere "pregando" x avere giorni di ferie, permessi...che gusto ci sarà...ma lui è lì e fa i numeri e alla Coop questo conta e a me x riprendere un LORO slogan, MI SI SCIOGLIE IL CUORE ...."

martedì 20 maggio 2008

Sette licenziamenti al Magazzino di Unicoop Firenze

Sette licenziamenti in tronco, dieci sospensioni dal lavoro per un periodo tra i tre e i nove giorni a seconda dei casi e una esclusione da qualsiasi responsabilità. Si è conclusa così, con l´invio, sabato scorso, delle raccomandate con l´avviso delle sanzioni o del licenziamento a diciotto lavoratori, la vicenda dei dipendenti di Unicoop Firenze coinvolti nell´indagine sugli ammanchi verificati nel magazzino di Scandicci.
Intanto, la Filcams-Cgil annuncia una riunione tra Rsu e lavoratori per stamani e un’assemblea con tutti i lavoratori.

LA VICENDA
La vicenda che è arrivata adesso alla conclusione parte da lontano. Nel maggio del 2006 Unicoop Firenze fa denuncia contro ignoti perché scopre che nel magazzino manca merce.
Partono le indagini da parte dei carabinieri di Scandicci. Nel febbraio dell´anno successivo vengono installate per due mesi nel magazzino alcune telecamere su ordine della magistratura. Ripresero gente che entrava e usciva con qualcosa in mano dalla “gabbia dei rotti”, un box che raccoglie tutta la merce da riconfezionare.
Ancora un anno dopo, nel febbraio 2008, partono 24 avvisi di garanzia da parte della magistratura che riguardano altrettanti lavoratori, di cui tre dipendenti di ditte di pulizie esterne e tre già passati a un altro lavoro. Ne restano 18: quelli per i quali la Coop ha deciso.
L'iter per i provvedimenti disciplinari è stato avviato da Unicoop Firenze il 4 marzo scorso a seguito di un'inchiesta della Procura fiorentina partita dopo la segnalazione della coop di ammanchi nel magazzino.

LA POSIZIONE DEI SINDACATI
«Il sindacato tutelerà i lavoratori - dice Carla Bonora - anche dal punto di vista legale». E aggiunge: «Unicoop ha informato la stampa prima di noi». (L’Unità)

«La notizia ufficiale l´abbiamo avuta solo oggi (ieri per il lettore, ndr.) nel corso dell´incontro azienda-rsu. Stamani incontriamo i 18 lavoratori cui Unicoop ha destinato sanzioni tra cui sette licenziamenti. Se ce lo chiederanno ricorreremo alla magistratura. Li difenderemo fino in fondo», dichiara la segretaria Filcams-Cgil provinciale, Carla Bonora. Difendere chi ha rubato? «Non ci sono prove che giustifichino i licenziamenti», è la risposta. I filmati Bonora non li vuole vedere, le bastano, dice, i verbali dei carabinieri. «Abbiamo letto tutti i verbali e parlano di sottrazione di oggetti non identificati - dice - I lavoratori ci hanno spiegato che si trattava di merendine, bibite, altri prodotti da consumare sul posto per non perdere tempo all´ora del pranzo. Oppure di varechina o altri prodotti per pulire i camion che servono al lavoro. I verbali non dicono di più e io non ho motivo per non credere ai lavoratori». Bonora spiega che nel magazzino Unicoop di Scandicci era un´abitudine consolidata, quella di rifornirsi dalla «gabbia dei rotti», come è soprannominato il reparto che ospita le confezioni sciupate. «Un´abitudine sbagliata. Ma Unicoop avrebbe dovuto interromperla prima, con lettere di avvertimento e, se necessario, anche sanzioni». (La Repubblica)

LA POSIZIONE DEI LAVORATORI
I lavoratori hanno sempre rigettato le accuse di appropriazione indebita e furto. Secondo i dipendenti, il problema sarebbe spiegabile: avrebbero attinto da un'area destinata allo stoccaggio della merce non destinata alla vendita, ossia quel materiale che si danneggia durante la movimentazione e non può essere inviato nei negozi.

«E' sempre stata consuetudine - hanno detto a più riprese i dipendenti dei magazzini - poter usufruire di alcuni prodotti la cui confezione era ormai compromessa. Era normale per un autista prendere uno spruzzatore detergente per pulire il camion, come era normale bere da una bottiglia d'acqua o consumare una merendina qualora gli appositi distributori ne fossero stati sprovvisti, o prendere rotoli di carta assorbente, quando la carta asciugamano dei bagni era finita». (La Nazione)

Per approfondimenti sulla vicenda rimandiamo i lettori alla consultazione del Blog dei Lavoratori del Magazzino

LA POSIZIONE DELL’AZIENDA
«Abbiamo impiegato due mesi per visionare attentamente il materiale - fanno sapere da Unicoop - in modo da distinguere il dolo occasionale da quello reiterato e queste sono le nostre conclusioni» (L’Unità)

«A queste conclusioni - si legge in una nota di Unicoop - la cooperativa è giunta dopo un'attenta valutazione, durata oltre due mesi, delle informazioni a disposizione; a tutti i 18 dipendenti è stata data la possibilità di esporre le ragioni a loro difesa. In particolare le responsabilità individuali sono state valutate e graduate secondo tre criteri guida: la reiterazione dell'atto; l'occultamento di merci; le responsabilità nella scala gerarchica». (La Nazione)

Fonte: Rassegna stampa della Camera del Lavoro Metropolitana di Firenze del 20 Maggio 2008.

venerdì 16 maggio 2008

Consiglio Comunale di Montevarchi sulla richiesta di stabilizzazione delle lavoratrici Ipercoop

Il Consiglio Comunale di Montevarchi, nella seduta di ieri si è occupato della vertenza fra i lavoratori e l’IPERCOOP di Montevarchi, relativamente alle assunzioni dei 7 lavoratori a tempo determinato per un periodo superiore a 36 mesi e non assunti a tempo indeterminato così come previsto dalla Finanziaria 2008. Dopo l’incontro dei lavoratori dell’IPERCOOP avvenuto con il Presidente del Consiglio Comunale il giorno venerdì 21 Marzo e la conferenza dei capigruppo avvenuta mercoledì scorso 26 Marzo, i Presidenti dei gruppi consiliari, informati sulla vicenda, hanno deciso prima di qualsiasi riflessione sulla questione degli orari e delle questioni relative alle aperture straordinarie, di mettere all’ordine del giorno della seduta un documento approvato all’unanimità, che si è occupato solo della vertenza dei lavoratori. Questo documento ha visto l’approvazione all’unanimità del parlamentino cittadino di tutti i gruppi che hanno partecipato alla votazione ossia, il Partito Democratico, i Socialisti Democratici, la Lista Civica Montevarchi, la Lista Indipendente, Forza Italia verso il Popolo delle Libertà e Con il Popolo della Libertà.

A seguire l’ordine del giorno approvato all’unanimità’ dal Consiglio Comunale di Montevarchi lo scorso 2 aprile sulla vicenda che coinvolge alcune lavoratrici dell’Ipercoop e la loro richiesta di stabilizzazione del rapporto di lavoro.

Il Consiglio Comunale di Montevarchi

Atteso che in base agli artt. 1 e 4, la Costituzione della Repubblica Italiana specifica come il ruolo del lavoro per i cittadini sia non solo un diritto ma il principio fondante su cui si basa la coesione sociale degli italiani, sebbene l’attuazione effettiva di questo diritto sia stata spesso ostacolata da una distorta concezione delle leggi di mercato come valore assoluto; che nella legge legge finanziaria 2008, all’articolo al comma 40 dell’art.1, si introducono degli elementi di miglioramento dell’attuazione della Direttiva 1999/70/CE relativa all'accordo quadro sul lavoro a tempo determinato, modificando il Dlgs 368 del 9 Ottobre 2001, introducendo un comma 4 bis all’art.1 che recita: “Ferma restando la disciplina della successione di contratti di cui ai commi precedenti, qualora per effetto di successione di contratti a termine per lo svolgimento di mansioni equivalenti il rapporto di lavoro fra lo stesso datore di lavoro e lo stesso lavoratore abbia complessivamente superato i trentasei mesi comprensivi di proroghe e rinnovi, indipendentemente dai periodi di interruzione che intercorrono tra un contratto e l’altro, il rapporto di lavoro si considera a tempo indeterminato ai sensi del comma 2. In deroga a quanto disposto dal primo periodo del presente comma, un ulteriore successivo contratto a termine fra gli stessi soggetti può essere stipulato per una sola volta, a condizione che la stipula avvenga presso la direzione provinciale del lavoro competente per territorio e con l’assistenza di un rappresentante di una delle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale cui il lavoratore sia iscritto o conferisca mandato. Le organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale stabiliscono con avvisi comuni la durata del predetto ulteriore contratto. In caso di mancato rispetto della descritta procedura, nonchè nel caso di superamento del termine stabilito nel medesimo contratto, il nuovo contratto si considera a tempo indeterminato”; Ricordato che l’Amministrazione comunale di Montevarchi ha provveduto in questi mesi alla stabilizzazione di alcuni precari che da qualche anno svolgevano attività presso l’Ente, in attuazione della normativa prevista in Finanziaria; Considerato che nel nostro territorio esistono vertenze che chiedono l’applicazione dell’art.1 comma 4 della L. 247 del 2007 a partire da quella delle lavoratrici dell’IPERCOOP S.p.A.che hanno manifestato anche al Consiglio Comunale il mancato riconoscimento del proprio diritto

RICHIAMA

Tutti i soggetti e gli Enti preposti ciascuno per le rispettive competenze ad attivarsi per la risoluzione delle controversie in atto, anche per contribuire alla coesione ed alla stabilità economica del tessuto sociale;

Montevarchi 02.04.2008 Per il Consiglio comunale il Presidente del Consiglio Comunale Gianluca Monicolini

Fonte: www.arezzonotizie.it

martedì 13 maggio 2008

CCNL Cooperazione. Esito incontro 8 Maggio 2008

Roma, 12 maggio 2008

Testo unitario

OGGETTO: Esito incontro tra Segreterie Nazionali e Associazioni Cooperative in merito alla ripresa della trattativa del rinnovo del CCNL
Il giorno 8 maggio 2008 si è svolto l’incontro con le Associazioni Cooperative a seguito della sollecitazione fatta dalla Segreterie Nazionali e dai Segretari Generali tramite richiesta ufficiale per riprendere il confronto sul rinnovo del CCNL.

Nonostante la disponibilità data da parte delle Associazioni Cooperative ad incontrarsi, non è emersa alcuna volontà di riprendere le trattative per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale.

Ci siamo trovati infatti, di fronte alla loro dichiarazione di non essere disponibili a riprendere il confronto prima di Confcommercio, rifiutandosi, altresì, di continuare a lavorare su tutta la parte della normativa fin qui affrontata e da completare.

Le motivazioni addotte sono molto preoccupanti in quanto si riferiscono all’esigenza di avere una trattativa parallela a quella di Confcommercio per fare valutazioni sui risultati dei due tavoli.

Questa posizione segna un cambiamento di impostazione rispetto alla logica con la quale si era sin qui svolta la trattativa per il rinnovo del Contratto della Cooperazione, che era stata da noi apprezzata, ma mai utilizzata per mettere in difficoltà le imprese della Distribuzione Cooperativa rispetto al settore della distribuzione privata.

Alla luce di quanto sopra viene, quindi, confermato il programma di mobilitazione con lo sciopero del 28 giugno e le iniziative da attivare nei singoli territori.

Cordiali saluti

p.La Filcams CGIL Nazionale
(Lori Carlini / Luigi Coppini)

lunedì 12 maggio 2008

IL DITO NELL'OCCHIO triplica le sue pagine!

IL NOSTRO GIORNALINO TRIPLICA LE PAGINE....
6 pagine e non piu' 2
piu' articoli...nuova grafica.
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In questo numero troverete:
"chi è cooperativo e chi no"
"la prima uscita...detassare gli straordinari"
"strani compagni di viaggio"
"le ferie?... se te le meriti"
"ancora uno strano licenziamento in Unicoop Firenze"
"Tassinari:la Coop rifocalizza il core-business"

mercoledì 7 maggio 2008

Salario variabile 2007 per le Sedi di Unicoop Firenze

Pubblichiamo di seguito il salario variabile per le Sedi di Unicoop Firenze relativo ai dati di bilancio 2007.

Ricordiamo che il calcolo del salario variabile per le Sedi è una media ponderata (sul numero dei dipendenti) del salario variabile di ciascuno dei tre canali. Pertanto, analizzando di anno in anno la retribuzione variabile delle Sedi, è possibile comprendere quale sia il trend del "premio" per i dipendenti di Unicoop Firenze. In un prossimo post proveremo a comprendere meglio cosa è successo al salario varibile negli ultimi anni.

lunedì 5 maggio 2008

Ancora uno strano licenziamento in Unicoop Firenze.

La notizia merita senz'altro di essere conosciuta quanto di essere approfondita. Vuoi perché si sente parlare ancora una volta di uno strano licenziamento in Unicoop Firenze, vuoi perché il caso colpisce per la sua particolarità.
Dopo il passa parola di alcuni colleghi desiderosi di portare sul blog anche questa notizia, sabato 3 maggio la sezione Metropoli de La Nazione titola così un grosso articolo: "La Coop sei tu? A San Casciano pare di no."
L'articolo parla del licenziamento di una "storica dipendente della locale Coop" di San Casciano, Stefania Pagliai, e dell'iniziativa senza precedenti che si è scatenata in paese. Soci e clienti abituali frequentatori del negozio hanno infatti effettuato una raccolta pubbliche di firme indirizzata alla Unicoop Firenze per chiedere che la Pagliai venga al più presto reintegrata nel suo posto di lavoro. Una vera e propria "petizione popolare" insomma.
La nostra collega, che copriva le mansioni di capo reparto al box informazioni, sarebbe stata licenziata in seguito alla sua richiesta di essere tutelata al momento della chiusura del negozio. Infatti nello scorso novembre la dipendente sporse regolare denuncia ai Carabinieri per le ripetute minacce di morte che un mendicante della zona, in evidente stato di ubriachezza, le aveva rivolto.
La richiesta della collega avanzata alla Direzione, formulata in assoluto rispetto e in forma scritta, non veniva accettata dalla Unicoop "che invece la licenziava dopo un periodo di sospensione".
Insomma, un caso veramente molto molto particolare, del quale torneremo a parlare con un approfondimento in un prossimo post non appena avremo a disposizione notizie più precise.

venerdì 2 maggio 2008

Le sette precarie di Ipercoop Montevarchi

Si lo sappiamo, l'articolo è ormai vecchio, purtroppo però la questione rimane attuale visto e considerato che, come ci confermano i nostri colleghi di Montevarchi, quell'ipermercato della Unicoop Firenze è costantemente sotto organico. Tanto è vero che durante il blocco degli straordinari proclamato da Lavoratori e Sindacati, l?azienda ha dovuto fare ricorso a lavoratori provenienti da altri punti di vendita.
Viva San Precario!

Lettera per chi ha voglia di dire una sola parola per noi

A gennaio 2008 all’interno dell’ Ipercoop di Montevarchi si è verificata una grave situazione sette precarie con cinque anni di onorato lavoro si sono viste chiudere in faccia le porte dell’ ipermercato
L’ Azienda ha attribuito alla legge Welfare tutte le responsabilità questo è un atteggiamento inaccettabile e incoerente con quello che mi hanno detto e promesso in tutti questi anni : che sono una lavoratrice meritevole ,che l’ assunzione sarebbe scattata quanto prima e tanti bei discorsi di comodo e circostanza . Cari signori un grazie e arrivederci non mi va proprio bene perché giocare su un posto di lavoro e sulla dignità delle persone è vergognoso .Dire che in questi anni ho dato l’ anima è poco, perché con il miraggio di un assunzione, il precario di fatto deve dire sempre SI
SI agli straordinari, SI agli orari peggiori, SI a tutto quello che l’ Azienda chiede.
Considerato che l’ Ipercoop di Montevarchi è sott’organico e continuamente deve fare uso di personale avventizio preso con l’ intermediazione delle agenzie interinali mi chiedo perché non sia al mio posto di lavoro. In questa vicenda sono venuti meno i capisaldi di cui UNICOOP FIRENZE dice di farsi garante. Capisaldi che sono alle fondamenta di tutte le cooperative: LA SOLIDARIETA LA MUTUALITA LA DEMOCRAZIA senza fini di lucro.
A questo punto dopo avere effettuato alcune proteste e soprattutto chiesto aiuto a Istituzioni,Azienda,Soci e sezioni politiche ho ottenuto solo giudizi che mi rimproverano perché MI SONO ESPOSTA TROPPO, non è PIACIUTO LO SLOGAN: ADOTTA UN PRECARIO A DISTANZA e che mi sono COMPORTATA MALE quando ho perso la calma dicendomi che sono una maleducata. Intendo ringraziare LA SINISTRA ARCOBALENO di MONTEVARCHI e LA SEZIONE DEL PD di CAVRIGLIA . A tutti gli altri SIGNORI che invece di aiutarmi mi hanno solo giudicata FACCIO LE MIE SCUSE ……….
SCUSATESe non capisco: c’ è una legge che dice che ho diritto al lavoro fisso ma sono a casa perché UNICOOP FIRENZE ha deciso di usarmi come arma di ricatto per ottenere i suoi interessi contro lavoratori fissi e sindacalisti
SCUSATESe mi è stato detto di stare tranquilla buona a aspettare non so cosa e non l’ ho fatto.Ma quando ho saputo che nei comuni vicini UNICOOP FIRENZE ha assunto e quindi stabilizzato lavoratori con i miei stessi diritti mi sono chiesta il perché.

SCUSATE
Se sono un ITALIANA che non ha mai chiesto niente e che non avrebbe mai immaginato di salire le scale di un municipio per chiedere aiuto alle persone per cui ha votato per 20 anni e dopo due mesi non avere ancora una risposta.
SCUSATE
Se mi sono presentata a un consiglio comunale chiuso, ma quando ho capito che avrei dovuto aspettare perché il protocollo non prevede la parola per tutti EDUCATAMENTE ho aspettato
SCUSATE
Se dopo TRE ORE di ALBERI FINTI, FIORERE, PANCHINE, PICCIONI e ZANZARE ci sono voluti altri TRE QUARTI D’ ORA per dirmi che non avrei parlato e a quel punto mi sono arrabbiata e ho detto parole offensive.
SCUSATE
Se mi sono sentita male nel capire che chi non mi voleva fare parlare era proprio il PD o PDS e i suoi consiglieri.
SCUSATE
Se sono rimasta STUPITA nel sentire che le parole che avrei voluto dicesse il PD o PDS le stava urlando l’ opposizione mi hanno congedato con un documento nel quale non si aveva il coraggio di nominare e condannare UNICOOP FIRENZE per la sua posizione.Per merito della SINISTRA ARCOBALENO e FORZA ITALIA hanno nominato nel documento l’ ipermercato di Montevarchi.
SCUSATE
Se dopo avere saputo che il SINDACO di MONTEVARCHI si è offeso e che ci voleva denunciare ho deciso di fare queste scuse a tutti.
A QUESTO PUNTO VORREI SAPERE CHI CHIEDE SCUSA A ME.
SCUSA per avere chiesto il MIO posto di lavoro.
SCUSA perché dopo avere visto cosa è la politica mi domando come un SINDACO che è li grazie a me e al mio voto, invece di attivarsi perde tempo a OFFENDERSI senza dare risposte.
SCUSA per avere lavorato quattro anni facendo sempre il mio dovere e non perché ero una precaria ma perché so quanto è importante il lavoro. Lavorato per UNICOOP FIRENZE una cooperativa con VALORI IMPORTANTI a cui nonostante tutto io credo e spero che anche LEI creda ANCORA.

GRAZIE A TUTTI
SABATO 05 APRILE 2008 17:21 - le SETTE PRECARIE DI IPERCOOP MONTEVARCHI.

mercoledì 30 aprile 2008

Paradossi del Primo Maggio: Coop aperte e musei chiusi


Musei chiusi a Firenze. Ipercoop aperti in Piemonte. La festa del 1° maggio unisce i lavoratori di quasi tutto il mondo da fine '800 ma nell'Italia di oggi rischia di dividerli: da una parte quelli che festeggiano, dall'altra chi deve fare i conti con la concorrenza e assecondare le esigenze della clientela. Poco importa se i primi garantiscono un servizio pubblico mentre i secondi operano sul libero mercato. Anzi, è proprio qui la differenza.
Che una capitale del turismo come Firenze domani tenga chiuso il portone degli Uffizi rappresenta l'altra faccia della medaglia rispetto alla decisione di alcune catene distributive di restare aperte. Per la Coop, ad esempio, nata e cresciuta nell'alveo della cultura della sinistra italiana, si tratta di una svolta radicale, tenuto conto del significato simbolico della celebrazione del 1° maggio che trae origine dalle lotte sindacali americane, anche se fu introdotta per la prima volta nel 1894 in Canada e nel 1889 in Europa, dove venne ufficializzata come festività dai delegati della seconda Internazionale socialista a Parigi.Per il mondo cooperativo aderente alla Lega c'è dunque una rottura marcata e meditata rispetto al passato. Il confronto con il mercato è ormai diretto e ineluttabile, e soprattutto ispira le decisioni più importanti. Si apre perché aprono gli altri concorrenti e perché la crisi dei consumi morde tutti gli operatori. L'obiettivo aziendale è dunque in cima all'agenda, quello ideologico resta su un piano diverso. Eppure la Coop è nata 150 anni fa proprio per contrapporsi all'impresa commerciale capitalistica.
Va aggiunto che nel mondo cooperativo la Borsa da molti anni ormai non più è un tabù, tutt'altro. La governance duale continua a farsi strada come riconoscimento indiretto che gli obiettivi "politici" dell'iniziativa cooperativa sono ormai su un piano nettamente diverso rispetto alla pratica aziendale quotidiana. In Europa è avanzato anche il confronto sulla legittimità di aiuti a gruppi cooperativi che consolidano le posizioni su scala nazionale e internazionale.Di fallimenti rovinosi ve ne sono stati, di iniziative azzardate e poco trasparenti pure. E con questi il sistema cooperativo ha fatto i conti, spesso, in modo frettoloso e approssimativo. La commistione con i movimenti politici è stata deflagrante in diversi casi. Sotto questo profilo, l'abbandono del tabù del lavoro il 1° maggio costituisce una sorta di spartiacque, rispetto al vecchio approccio ideologico. Forse, sarebbe il caso che anche nel campo pubblico si cominciasse a cambiare mentalità, immaginando di prestare più un servizio che non di gestire un'attività autoreferenziale.Per sgombrare il terreno da equivoci, è bene dire che chi scrive domani non lavorerà, proprio come i dipendenti degli Uffizi, perché tradizionalmente i giornali non escono il 2 maggio. Ma se fosse necessario nessun giornalista si tirerebbe indietro e comunque l'informazione sarà garantita da tv, radio e online. Mentre nessuno aprirà le porte dei musei alle migliaia di turisti che affollano Firenze. Ai quali non resterà che aspettare venerdì, e mettersi in coda.

Fonte: Ilsole24ore.com

martedì 29 aprile 2008

Strani “compagni di viaggio"


Un’altra butta tegola si abbatte sull’area commerciale dell’Ipercoop di Lastra a Signa.
Dopo la chiusura preventiva del cantiere avvenuta a Marzo (link) con la collocazione dei sigilli da parte dei Carabinieri di Scandicci, oggi la Polizia Municipale di Lastra a Signa ha affisso un’ordinanza del Comune che impone a Stefan di restare chiuso nei giorni 29 e 30 Aprile.
Il motivo?Reiterata violazione del divieto di chiusura domenicale e festivo”. Più precisamente questa sanzione sembra avvenuta a seguito di un ricorso di Stefan presentato al TAR e rigettato dallo stesso tribunale amministrativo.
Parliamo al condizionale perché un altro fatto grave è andato a sommarsi alla reiterata violazione commessa da Stefan. Qualcuno infatti avrebbe sostituito l’ordinanza affissa dalla Polizia Municipale con un cartello (quello della foto) recante la seguente scritta: “AVVISIAMO LA CLIENTELA CHE I GIORNI 29 E 30 APRILE IL NEGOZIO RESTERA’ CHIUSO PER LUTTO”. L’intento è chiaro: mascherare la reale causa della chiusura facendo appello alla sensibilità della clientela che di fronte ad un fatto luttuoso non può far altro che eprimere solidarietà ed essere “vicina” a Stefan in questo triste momento.
Di triste invece rimane la condizione di chi lavora in quel negozio e che il 25 APRILE è dovuto recarsi a lavoro perché la proprietà ha deciso di aprire l’attività in violazione delle più elementari normative commerciali.
A nostro avviso chi deve fare chiarezza in merito non è solo Stefan, ma anche Unicoop Firenze che ha scelto come uno dei suoi preferiti partners proprio la società Stefan. Quanti sono infatti questi negozi presenti all’interno di “centri commerciali” di proprietà di Unicoop Firenze? Tanti. Oltre a Lastra a Signa, Sesto Fiorentino, Empoli, Signa, Prato, ecc…
I soldi guadagnati il 25 Aprile da Stefan andranno ad alimentare il bilancio 2008 della Coop sotto forma di spese per affitto di fondo commerciale.
Gran bel business!

lunedì 28 aprile 2008

Chi è cooperativo e chi no

Con la nuova organizzazione di governo della Cooperativa ci domandiamo se aumenteranno le differenze fra i valori dichiarati e la prassi quotidiana oppure se il Consiglio di Sorveglianza svilupperà strategie importanti volte alla riduzione di tali differenze.
Ma quali sono oggi i valori della nostra Cooperativa?
I tre paragrafi che seguono sono integralmente ripresi dal sito ufficiale di Unicoop Firenze.

1. CHI SIAMO:Unicoop Firenze è una cooperativa di consumatori, con oltre un milione di soci, che opera nella distribuzione dei beni di largo consumo basandosi sui valori della cooperazione: mutualità, solidarietà, progresso economico – sociale.

2. La nostra missione: difendere la salute e il reddito di soci e consumatori offrendo loro prodotti e servizi alle migliori condizioni di mercato. Essere attenti all’ambiente e rafforzare il legame con il territorio per favorire la crescita dell’economia e dell’occupazione.

3. I nostri valori: La proprietà è dei soci che si uniscono non per finalità di lucro, ma per promuovere gli ideali cooperativi, la socialità, la solidarietà. Il lavoro è uno degli elementi fondamentali della nostra organizzazione. Lavoriamo per assicurare pari opportunità, condizioni di lavoro eque, rispetto della dignità personale, valorizzazione delle capacità e crescita professionale interna.

Molti di noi dopo anni di lavoro in quest’azienda hanno maturato la convinzione che a prescindere dai ruoli, le persone che lavorano in Unicoop Firenze si possono dividere in due grandi categorie: chi E’ cooperativo e chi NO.

Chi mette in pratica comportamenti personali od organizzativi che si rifanno direttamente ai principi cooperativi (vedi sopra) e chi li ignora per vari motivi.
Si è diffusa sempre di più la convinzione di far parte di una organizzazione ( la COOP ) che non sviluppa a pieno i valori che dichiara di voler perseguire.
Tale convinzione si esplicita con una frase che sempre più spesso si sente pronunciare "ormai siamo diventati come il privato, anzi….."
Sappiamo bene che vi è uno scarto praticamente incolmabile fra i valori dichiarati e la prassi quotidiana, ma è proprio la consapevolezza di ciò che dovrebbe generare nuovi stimoli e azioni fortemente motivate volte alla riduzione di questo scarto.

La Coop è ancora "diversa" dalle altre imprese della grande distribuzione, è diversa ed è vista come diversa perchè è riuscita a far stare insieme i valori fondanti della cooperazione, (mutualità, solidarietà, progresso economico e sociale), con gli interessi dei soci e dei consumatori.
Per fare in modo che questa diversità non svanisca insieme alle persone ed ai lavoratori che l’hanno costruita ha bisogno di essere nutrita da politiche delle risorse umane che lavorino per una cultura aziendale coerente rispetto ai valori dichiarati.
Ma se la selezione per le carriere interne premia i "non cooperativi" , cioè coloro che in barba al rispetto della dignità delle persone ed in "competizione" interna con i possibili concorrenti alla promozione di ruolo ignorano i nostri valori, di fatto creando una differenza fra ciò che si dice e la pratica della realtà.
I "cooperativi" non si devono rassegnare e trasformarsi in "competitori" ; la competizione è vitale verso la concorrenza quando è il gruppo che la mette in pratica, ed è positiva anche fra colleghi a patto che si rispettino a pieno i nostri valori.

"Il lavoro è uno degli elementi fondamentali della nostra organizzazione. Lavoriamo per assicurare pari opportunità, condizioni di lavoro eque, rispetto della dignità personale, valorizzazione delle capacità e crescita professionale interna."
Per la Coop è importante fare in modo che ogni lavoratore, a qualsiasi livello di responsabilità, abbia ben chiaro come debba lavorare, quali siano le opzioni che ha a disposizione, quale sia lo scopo del suo agire e quale la funzione e gli interessi dell' intero sistema. Così forse si potrebbero ridurre gli atteggiamenti superficiali e irresponsabili di colleghi che "fanno solamente ciò a cui sono tenuti ".
Naturalmente tutto ciò è possibile in un quadro di relazioni sindacali che vede le rappresentanze dei lavoratori assumere un ruolo attivo nella gestione e nella progettazione dell'organizzazione del lavoro un ruolo fondamentale per il coinvolgimento e la partecipazione dei lavoratori in quella che si vorrebbe una moderna impresa con dei forti connotati di democrazia interna.

Chi è "Cooperativo", ovunque operi (sindacato / coop) a prescindere dal ruolo che ricopre, deve con orgoglio rivendicare le proprie convinzioni, l’efficacia e la coerenza dei propri comportamenti con lo spirito e le idealità che hanno caratterizzato il movimento cooperativo.
La spinta che si è avuta negli ultimi anni verso un’organizzazione che divide come delle camere stagne i vari settori, finalizzata alla razionalizzazione delle risorse ed all’ aumento del rendimento ha in alcuni casi, dopo un primo periodo di efficacia, prodotto il risultato paradossale che la riduzione di costi e/o l’aumento di efficienza in una data "cellula" dell’organizzazione ha causato lievi aumenti di costi e/o diminuzione di efficienza in altre cellule che però non sono stati rilevati per via della mancanza di strumenti di analisi.
Per esempio il raggiungimento degli obiettivi della singola cellula, può causare ricadute negative che non erano state prese in considerazione nella fase della definizione degli obbiettivi. Il paradosso è che comunque chi ha raggiunto il suo obbiettivo viene premiato mentre i collaboratori che l’hanno coadiuvato si sono visti diminuire il salario variabile a fronte di un maggiore impegno. Se questo avviene non è "cooperativo".

I soci, i consumatori i lavoratori della Coop hanno bisogno che si diffonda ad ogni livello e senza distorsioni di comodo una cultura aziendale basata su questi tre fattori: VALORI, EFFICIENZA ORGANIZZATIVA e BILANCIO ECONOMICO.
I "Valori" per concretizzarsi in un'attività sottoposta alle regole del mercato devono tradursi in comportamenti e strategie che mantengano un equilibrio fra i fattori che caratterizzano l'impresa cooperativa in modo che non si interrompa il ciclo VALORI - EFFICIENZA ORGANIZZATIVA - BILANCIO ECONOMICO - VALORI.

I "Valori" non sono mai una appendice e cui si può eventualmente rinunciare, ma diventano un fattore fondamentale ed irrinunciabile in quanto parte essenziale del significato dell'esistenza della Coop. ( vedi punto 3 )
Lo sviluppo di una strategia estesa e continua volta alla valorizzazione della persona e delle professionalità con il conseguente investimento di risorse sul capitale umano è fondamentale ( soprattutto in prospettiva dell’ aumento dell’età pensionabile) per l’ efficienza organizzativa che a sua volta incide sul buon andamento del bilancio economico.
Tale strategia mette in pratica gli ideali dei valori Cooperativi che sono presenti anche nella Costituzione della Repubblica Italiana.
Le scelte strategico - organizzative devono portare efficienza, raziocinio e risparmio, allo stesso tempo devono tendere a valorizzare la risorsa "Uomo".
La valorizzazione della Persona è il punto d’incontro fra i valori fondanti del movimento sindacale e i valori fondanti del movimento cooperativo.

Simone Quercioli

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