domenica 23 settembre 2007

Indagine Altroconsumo. A Esselunga il primato della convenienza


Nelle città dove ci sono sia Esselunga che Coop, i prezzi sono più convenienti che nel resto d'Italia. Lo dice Altroconsumo che nei giorni scorsi ha pubblicato la mappa della convenienza dei supermercati italiani. Dove è più combattuta battaglia tra i due marchi, ci sono i prezzi migliori. A Pisa e a Firenze per esempio. Qui da anni la concorrenza tra i due ipermercati ha determinato, secondo i risultati dell'ultima indagine, un livello di prezzi del 20% inferiore rispetto alla media nazionale. Esemplare è poi il caso di La Spezia. Dall'inchiesta di Altroconsumo risulta infatti come l'ingresso di Esselunga come competitor di Coop sia stato di beneficio per i consumatori. L'anno scorso all'Ipercoop (il punto vendita meno caro) si spendeva l'8% in meno della media nazionale. Quest'anno, nel nuovo Esselunga, i cittadini di La Spezia arrivano risparmiare quasi il 20% in più rispetto al resto d'Italia. E la concorrenza ha fatto migliorare anche performance dell'Ipercoop: il risparmio è salito dall'8 al 14%. Dall'eccessiva concentrazione invece, i consumatori hanno tutto da perdere. Genova, dove c'è un unico ipermercato, è una delle città in cui il livello di prezzi è più elevato. Nel punto vendita più economico si spende il 27% in più rispetto a quello di Pisa. E dai dati raccolti, l'associazione ha stilato la classifica dei supermercati più convenienti. Sul podio c'è Esselunga mentre Ipercoop si piazza al quarto posto.
Fonte: Il Sole 24 Ore
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2 commenti:

Fulvio Menaboi ha detto...

I/le lavoratori/trici sono chiamati/e ad esprimere attraverso il voto il consenso o il dissenso a questa ennesima riforma dello stato sociale.
Dal mio punto di vista rimane la delusione di un governo, formato da una coalizione debole, che non riesce a soddisfare le aspettative sia nel mondo del lavoro che di quello a carattere sociale.
Nel confronto tra sindacato e governo, inizialmente non era stata prevista la discussione del mercato del lavoro, essendo un tema dove il mondo sindacale voleva l'eliminazione delle leggi sfavorevoli per i lavoratori come della legge 30 ecc ecc.
La CGIL ha cercato di non siglare il protocollo nella parte del mercato del lavoro, senza risulatati, ma con l'importante riserva sul mercato del lavoro.
Credo che noi dobbiamo separare i temi in due momenti ben distinti, quello del referendum e quello di rivendicazione su leggi più giuste del lavoro, a prescindere dal risultato referendario.
I lavoratori con quella saggiezza e ponderatezza che hanno sempre dimostrato, sapranno come indirizzare il voto, ma li invito nello stesso tempo a partecipare sia alle manifestazione del 29 settembre a Firenze che di quella prevista del 20 di Ottobre a Roma. Queste manifestazioni non devono esser viste come momenti per far cadere il governo di centro/sinistra ( più di centro che di sinistra), ma come momenti di giusta critica a quei governanti che ci dovono rappresentare ma che hanno dimenticato la strada maestra per riconoscere equità e giustizia ai lavoratori che ad oggi hanno pagato e poco ricevuto.

Menaboi Fulvio

Anonimo ha detto...

Del primato dei prezzi Esselunga non c'è traccia nell'Informatore, nè nel sito di Unicoop Firenze...l'ennesima prova della trasparenza a senso unico!
Meditate gente.

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