mercoledì 5 settembre 2007

Che ne facciamo del tesoretto?


Il 29 Agosto Il Giornale ha pubblicato l'articolo Alle Coop rosse un tesoretto da 53 milioni, riferendosi al massiccio rimborso fiscale che l'Agenzia delle entrate dovrà riconoscere ad Unicoop Firenze per somme pagate ma non dovute per Irpeg e Ilor negli anni '93, '94 e '95. La cifra non è per niente di poco conto (Il Giornale parla di cifre da legge finanziaria) ed è senz'altro una boccata d'ossigeno per la Cooperativa, specialmente in un momento in cui si stanno generando un sacco di allarmismi (fondati o infondati) sul fronte prezzi...

Ma una curiosità accomuna i Dipendenti di Unicoop Firenze. In quale maniera sarà utilizzato il "tesoretto"?. La domanda non è per niente banale, e soprattutto non dobbiamo scordarci che quei soldi erroneamente indirizzati al fisco sono andati ad erodere l'utile realizzato in quegli anni, ottenuto soprattutto grazie ai Lavoratori di Unicoop Firenze. Ricordiaom per inciso che il salario variabile dei dipendenti è calcolato in maniera importanto proprio sull'utile realizzato dalla Cooperativa...
Chi sa se ancora una volta le domande dei Dipendenti di Unicoop Firenze resteranno senza risposta oppure qualcuno si degnerà di dare qualche informazione al riguardo.
Riportiamo di seguito una parte dell'artico menzionato e alcuni link a siti che hanno pubblicato la notizia.



Così Unicoop Firenze incassa il suo bel «tesoretto». L’Agenzia delle entrate, attraverso la Tesoreria provinciale del capoluogo toscano, pagherà oltre 50 milioni di euro al colosso delle cooperative di consumo (nonché azionista di Unipol), una delle nove «grandi sorelle» che hanno fatto delle coop il primo gruppo italiano della distribuzione.Rimborsi fiscali degli anni Novanta, questa la causale dell’ordinativo in via di perfezionamento presso una grande banca toscana. Una cifra da legge Finanziaria: 36 milioni di Irpeg e Ilor del ’93, ’94 e ’95; e 17 milioni e mezzo di interessi per il triennio. La somma è presto fatta: più di 53 milioni, qualcosa come 100 miliardi di lire, ai quali - lo confermano a Firenze - si dovrà aggiungere anche il corrispettivo del 1996.Il mega-rimborso - deciso con sentenza esecutiva che ha dato torto all’Agenzia alla fine di un lungo contenzioso - riguarda le imposte versate in quei tre anni dalla Coop su un sostanzioso pacchetto di titoli di Stato. Secondo la ricostruzione della stessa Unicoop Firenze, si tratta di somme pagate ma non dovute, per effetto dello speciale trattamento fiscale di cui godono le cooperative. Un trattamento di favore che trova la sua manifestazione più eclatante proprio nel regime Irpeg: le coop non pagano l’imposta sul reddito delle persone giuridiche che grava su tutte le società. Non la pagano perché la loro stessa natura formalmente rende «indivisibile» la totalità dell’utile (tranne un piccolo 3% che viene destinato a fini mutualistici).Fino al 1996 Unicoop ha però pagato una ritenuta d’acconto sull’Irpeg non dovuta, salvo poi chiedere al fisco il rimborso. Dal 1996, per effetto di un decreto che aveva sanato questa anomalia, la ritenuta Irpeg non è stata più pagata, mentre per gli anni in questione è arrivata ora la sentenza definitiva del giudice tributario, che restituisce alla coop il non-dovuto, e con l’aggiunta di una bella fetta d’interessi. La sentenza che riguarda il gigante toscano della distribuzione potrebbe essere quindi la punta di un icerberg di un «assalto» al ministero dell’Economia, riferito agli anni Novanta.

Fonte: Il Giornale

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http://www.opinione.it/pages.php?dir=naz&act=art&edi=186&id_art=5622

1 commento:

Anonimo ha detto...

La risposta semplice: la cooperativa è formata dai soci...distribuiamo i 53 milioni fra tutti i soci e poi utilizziamo la cifra ripartita per andare a fare la spesa all'esselunga...

Santos

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