venerdì 2 ottobre 2009

Domani, tutti in piazza per difendere la libertà di stampa


Una protesta, una festa della libertà, «una cosa serissima - dice Roberto Natale, presidente della Federazione della stampa - e non una farsa », secondo la definizione denigratoria del presidente del consiglio. Piazza del Popolo a Roma sarà invasa, domani, dalle 15 e 30, da tutti quelli che sentono messo in discussione e in pericolo il diritto alla libertà di stampa sancito dall’articolo 21 della Costituzione. I giornalisti delle testate sotto attacco, della Tv e della carta stampata, da “l’Unità” a “la Repubblica”, da “Annozero” a “Report” a “Che tempo che fa” ad “Avvenire”, con i loro cartelli, palloncini e striscioni, di fronte al palco allestito sotto il Pincio insieme alle migliaia di persone che si sono mobilitate e che da tutta Italia arriverannocon i trecento pullman organizzati per l’occasione. Perché, sottolinea la Federazione nazionale della stampa, lo slogan della manifestazione è «diritto di sapere dovere di informare ».

Non è quindi solo cosa che riguardi i professionisti poiché investe il diritto di tutti a sapere. Natale mostra di profilo la alta risma di fogli su cui sono indicate le adesioni delle associazioni come Articolo 21 e Libertà e Giustizia, Libera, Libera informazione e tante altre. Organizzazioni del Terzo settore come l’Arci. La Cgil (ci sarà Guglielmo Epifani) e le rappresentanze dei precari della scuola che, da tempo, avevano indetto per il 3 ottobre un giorno di protesta. L’Anpi, le Acli. I partiti di opposizione: «Noi non siamo antipolitici e ci fa piacere la loro adesione - precisa Natale - anche se il soggetto promotore siamo noi nella nostra autonomia, la manifestazione è aperta a tutti i cittadini».

Sul palco aprirà alle 15 e 30 l’Orchestra di Piazza Vittorio, poi dalle 16 l’intervento del segretario della Fnsi Franco Siddi. Subito dopo, fra i primi ad intervenire, ci sarà Roberto Saviano e poi il presidente emerito della Corte costituzionale Valerio Onida. Ed è annunciato un messaggio di Don Sciortino, direttore di Famiglia Cristiana.

La conduzione degli interventi sul palco è affidata al giornalista di Rai 3 Andrea Vianello, per evitare l’effetto passerella. Ma non saranno solo parole. Tra un intervento e l'altro, saliranno sul palco i musicisti Teresa De Sio, Marina Rei, Tête de bois, Nicki Nicolai ed Enrico Capuano, secondo un programma ancora in fieri che «non esclude altre sorprese». Ci sarà un omaggio ad AnnaPolitkovskaja (in questi giorni ricorre l’anniversario della morte). Sarà l’attrice Jasmine Trinca a leggere alcuni testi della giornalista russa. E intanto prosegue a distanza la polemica con il governo.

Anti-italiana la manifestazione rinviata per il lutto dei militari italiani morti in Afghanistan? «Noi difendiamo una cosa italianissima - dice ancora Natale - che è l’articolo 21 della nostra Costituzione». C’è il ringraziamento al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per l’attenzione con cui segue che riguardano il mondo dell’informazione. E c’è l’elenco dei motivi di preoccupazione per chi deve esercitare il diritto di cronaca, a cominciare dalle nuove norme sulle intercettazioni arrivate al Senato.

La denuncia dell’aria pesante che si respira nel nostro paese, dall'operazione contro Avvenire che ha portato alle dimissioni del direttore Dino Boffo, all'appello del presidente del Consiglio agli imprenditori perchè non investano in pubblicità sui «giornali catastrofisti», fino agli interventi di censura nelle trasmissioni della televisione pubblica e agli insulti ai giornalisti. Molte le emittenti che faranno la direttada piazza del Popolo: Repubblica tv, Cgil.it, Radio Articolo 21 e Radio Città Futura. «Speriamo - chiosa Roberto Natale - di non dover fare formale richiesta al servizio pubblico per la copertura dell’evento »

Link correlati:
FNSI
Articolo21
Rassegna sindacale

Freedom House

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