Il 64% farà a casa sia pranzo di Natale che cena di Capodanno
AUSTERITÀ SOTTO L´ALBEROLe tendenze d'acquisto a Natale
Unicoop Firenze tira le somme dei risultati della grande campagna anticrisi partita a marzo di quest’anno, con un taglio prezzi del 20% su 700 prodotti a marchio. In dieci mesi i prodotti a marchio Coop hanno raggiunto un’incidenza del 23% sul totale delle vendite (era il 20%), e questa campagna è costata alla cooperativa circa 35 milioni di euro, contro i 28 messi in preventivo. Secondo i calcoli dell’Osservatorio interno di Unicoop Firenze, una famiglia media di tre componenti, fedele a Coop, che ha comprato i prodotti a marchio, in quelle specifiche categorie di consumo ha risparmiato fino a 500 euro nell’arco dei dieci mesi. Un contributo non da poco per contrastare la caduta del potere d’acquisto. Intanto l’Osservatorio interno mette a fuoco le tendenze d’acquisto del consumatore toscano in questi primi 15 giorni di dicembre nei punti vendita di Unicoop Firenze.
Reggono i consumi alimentari, calano gli acquisti multimediali, non si rinuncia al giocattolo. In questa fase di crisi il consumatore cambia pelle. E’ meno tecnologico e più “artigiano”, più dedito all’economia domestica e sempre meno propenso a riempirsi di telefonini e computer, in un dicembre che ancora non ha visto partire la corsa agli acquisti. In questo periodo le vendite di prodotti alimentari nel circuito di Unicoop Firenze segnano un +3% rispetto a un anno fa, mentre quelle dei prodotti no food toccano il +5%. Ma al loro interno, per la prima volta dopo molti anni, flettono in modo consistente gli acquisti di computer, telefonia, foto ottica (-20%), mentre spiccano il volo le Tv al plasma (+25%). Crescita a due cifre anche per i giocattoli (+13%) e per un altro classico dono natalizio: piante e fiori (+13%).
Del resto, secondo i dati del Barometro Coop – ricerca effettuata a livello nazionale da KKIENN Connecting Customers and Company per conto di Coop Italia - la crisi sta trasformando profondamente le abitudini d’acquisto. I consumatori, indipendentemente dal reddito, fanno sempre più attenzione alle spese (84% degli intervistati), acquistano la giusta quantità per limitare gli sprechi (77%), stanno più attenti alla qualità e meno alla pubblicità (75%). Insomma, comprano meno ma meglio e quando è possibile riciclano.
Sempre secondo il Barometro diminuiscono inoltre gli acquisti presso discount, minimarket e negozi tradizionali, crescono i supermercati e in misura più lieve gli ipermercati. Per quanto riguarda il pranzo di Natale e la cena di capodanno, quest’anno il 64% degli italiani li farà entrambi a casa contro il 62% dell’anno scorso; in generale si profila una tendenza a diminuire le spese per il pranzo natalizio. E niente “preziosismi”: sulle tavole degli italiani ci saranno sempre più prodotti in offerta e meno prodotti tipici e di marca.
Fonte: Intoscana.it
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