venerdì 7 marzo 2008

Disinformazione in Unicoop Firenze

Purtroppo dobbiamo raccontare quello che è accaduto nelle stanze delle sedi di Unicoop Firenze, fatti veramente spiacevoli, che fanno male non solo perché esempi di disinformazione riguardo a fatti delicati come quelli contestati ad alcuni colleghi del Ce.Di, ma perchè intenzionati a minare alla base la solidarietà che si sta rafforzando tra gli impiegati e i Lavoratori del magazzino.
Ci riferiamo alle invenzioni propagandistiche dell'Azienda attraverso "affermazioni fatte da parte di responsabili e dirigenti aziendali che, distorcendo i fatti, peraltro accertati dalla magistratura", andavano raccontando che "nell’armadietto del lavoratore licenziato sarebbero stati trovati panettoni e che alcuni, dei 24 indagati, si sarebbero impossessati di oggetti di valore".
Pronta è stata la risposta unitaria delle tre Organizzazioni Sindacali attraverso un comunicato che vi invitiamo a leggere, scaricare e diffondere in ogni luogo di lavoro.


Firenze, 6 marzo 2008


Alla Direzione del Personale
UNICOOP FIRENZE


Le scriventi OO.SS. sono a denunciare l’atteggiamento diffamatorio di alcuni Responsabili e Dirigenti di Unicoop Firenze, in merito alla vertenza sindacale sorta dall’ingiusto licenziamento di un lavoratore, colpevole, dopo 10 ore di lavoro senza mensa, di aver aperto dei panettoni; e dei 24 avvisi di garanzia, verso altrettanti lavoratori, per essersi impossessati di bottiglie di acqua minerale, merendine ecc. non destinate alla vendita, ma depositate nel magazzino dei "rotti".
Nello specifico, ci riferiamo alle affermazioni fatte da parte di responsabili e dirigenti aziendali che, distorcendo i fatti, peraltro accertati dalla magistratura, affermano che nell’armadietto del lavoratore licenziato sarebbero stati trovati panettoni e che alcuni, dei 24 indagati, si sarebbero impossessati di oggetti di valore.
Diffidiamo, perciò l’Azienda, a speculare su argomenti privi di riscontri oggettivi, tesi solo a gettare discredito sui lavoratori coinvolti, al fine di minare la solidarietà, fino ad ora espressa, da tutti i dipendenti Unicoop Firenze.
Altresì riteniamo, che atteggiamenti di questa fattispecie, niente abbiano a che vedere con corrette relazioni sindacali.
In caso contrario saremo costretti ad attivarci, in tutte le sedi non esclusa quella legale, per la tutela ed onorabilità dei suddetti lavoratori.


FILCAMS-CGIL FISASCAT-CISL UILTuCS-UIL

Scarica il comunicato da diffondere

3 commenti:

Anonimo ha detto...

la situazione è veramente grave e paradossale, quasi da non credere, non difendo i ladri, ma credo che gli usi e costumi di un posto che sia esso un ufficio,reparto, o negozio, ne sono a conoscenza tutti dal responsabile fino all'ultimo livello e se mi venite a dire che i responsabili non sapevano niente, vuol dire che si sono appropriati indebitamente del loro stipendio.E'proprio per questi messaggi che arrivano, tra l'altro molto vaghi e per niente convincenti ,e per il comportamento ambiguo a mio parere che sta usando la cooperativa per questa vicenda che ho deciso di scioperare. CHE LA VERITA' VENGA FUORI

Anonimo ha detto...

Nemmeno Berlusconi o Agnelli sarebbero arrivati a tanta violenza nei confronti dei loro dipendenti ! Chi ha commesso queste ingiustizie ha DISONORATO E INFANGATO il nome e i valori della Cooperativa.

Anonimo ha detto...

X ANONIMO sulla verità-

Guarda che la verità è già nota, nonostante l'azione di depistaggio che ha cercato di fare unicoop.

Tra i colleghi che hanno "rubato", ci sono autisti Coop che hanno preso un detergente per pulire il vetro del camion di proprietà Coop.

Il ragazzo che è stato licenziato, ha aperto un panettone perché durante le ore di straordinario che faceva SU RICHIESTA DELL'AZIENDA, aveva fatto tardi e non si era potuto recare in mensa, quindi ha messo a disposizione il "prezioso" panettone per i colleghi che, come lui, non avevano potuto cenare.

La verità che sta dietro a queste carognate è un'altra.
Unicoop ha bisogno di ridurre personale nei magazzini e prova anche con questi mezzi vigliacchi, alla faccia dei valori solidali che l'hanno ispirata in un lontano, remoto passato.

Francesco

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