sabato 8 ottobre 2011


Il comunicato Uil riapre la polemica con Cgil sul Contratto Integrativo in Unicoop Firenze e ribadisce la priorità del CCNL che va chiuso per primo



Dopo molti mesi di incontri per il rinnovo dell'Integrativo Aziendale Unicoop Firenze, sembra che siamo arrivati ad un deciso stop.

A dichiararlo un comunicato della Uiltucs di questi giorni (di seguito dopo il nostro commento) che sembra parlare chiaro: niente integrativo se non si giunge prima ad una firma del CCNL della cooperazione! E si va anche oltre: si nega perentoriamente l'esistenza di fantomatici «intendimenti» verbali e/o scritti tra le Organizzazioni Sindacali Regionali e la Dirigenza di Unicoop, propedeutici ad una rapida conclusione delle trattative.

Di questi intendimenti avevamo sentito parlare un po' tutti (anche noi del blog) in più di un corridoio. Parrebbero riguardare perlomeno un nuovo meccanismo per il calcolo del Premio Variabile, un qualche strumento di salvataggio dei piccoli e meno piccoli punti vendita in difficoltà (NewCo o altra soluzione) e in particolare la modifica, alla meno s'intende, del divisore orario (Art. 172 CCNL, pag. 145) elemento assai importante ai fini retributivi.

In occasione dello sciopero nazionale indetto dalla Filcams-Cgil per lo stato di mancato rinnovo del CCNL Coop, ci fu un risultato di adesione nel territorio toscano e fiorentino in particolare non certo gratificante.

In molti lo attribuirono proprio alla volontà, da parte della Filcams fiorentina, di non compromettere le trattative per l'integrativo che parevano volgere ad una conclusione (allora gli «intendimenti» c'erano? nota blog), perciò non era circolata una giusta e corretta informazione che stimolasse a partecipare allo sciopero.

Successivamente la stessa Filcams provinciale, a firma della Segretaria Barbara Orlandi, fu costretta ad una seppur blanda autocritica che però non gettò nessuna nuova luce chiarificatrice sulla vicenda.

Insomma, sembra che adesso i pezzi sulle scacchiere dei tavoli di contrattazione si siano fermati in una posizione di stallo.

Prossimo appuntamento il 10 Ottobre a Roma per la ripresa delle trattative del CCNL.

Non resta che sperare che prevalga il senso di responsabilità rispetto agli argomenti trattati e non quello della polemica politico-sindacale tra sigle, che altrimenti rischia di agevolare un ennesimo ribasso dei diritti e delle retribuzioni dei lavoratori. ****************************************************************************

COMUNICATO SINDACALE UILTUCS-UIL

A TUTTI I LAVORATORI E LE LAVORATRICI DI UNICOOP FIRENZE


Viste le molteplici notizie divulgate ad arte sulla presunta intesa tra le tre Organizzazioni Sindacali ed Unicoop Firenze in merito al rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale, desideriamo precisare con estrema chiarezza la nostra posizione:

La UILTuCS e ci auguriamo anche le altre organizzazioni sindacali, in merito al Contratto Integrativo di Unicoop Firenze, NON HA nessuna intesa e/o affidamento, verbale e/o scritto;

Per la UILTuCS è prioritaria la conclusione del CCNL della Cooperazione, dopodiché si procederà, senza attuali strumentalizzazioni e/o pressioni di parte, al rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale;

La UILTuCS, CHIEDE ALLE ALTRE ORGANIZZAZIONI SINDACALI DI SOTTOSCRIVERE UN IMPEGNO CHIARO SUL MANTENIMENTO DEGLI ATTUALI DIRITTI DEI LAVORATORI E SUL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA' DELLA VITA DEGLI STESSI.

UILTuCS Toscana
Il Segretario Generale
Pietro Baio


Il Segretario Responsabile

Ernesto Lombardo
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Fonte: Lavoratori-Unicoop

pubblicato da: Luca

3 commenti:

15Ottobre ha detto...

DARNE VISIBILITA'

Stato della trattativa del contratto integrativo in Unicoop

Con estrema fatica questo è quello che 15Ottobre è riuscito a registrare

Due anni di trattativa e nessun documento scritto per informare i lavoratori sullo stato della trattativa (incredibile che ciò possa avvenire in uno stato democratico!), dunque questo sarà il primo testo che dovrà circolare in rete, in posta elettronica e nelle bacheche aziendali.

Non si sa ancora, ma sembra che l’accordo sia già stato firmato sotto banco (tanto è vero che alcuni delegati CGIL a Luglio dicevano ai lavoratori di non fare sciopero perché tanto ormai l’integrativo era stato fatto!)

Di ufficiale non c’è ancora niente (incredibile!), ma sembra che gli argomenti scottanti siano 15. Per ora 15Ottobre è in grado di elecarne solo 9 anche se a leggerli sembrano più che sufficienti per far capire a chi questo accordo conviene farlo.


1) SALARIO VARIABILE

Non si tiene conto della piattaforma votata dai lavoratori
Sarà legato alla presenza = Sei malato? Non lo percepisci in quei giorni!
Obbiettivi sempre più ghiotti per capo negozi, dirigenti e quadri
Per nuovi assunti sarà percepito dopo 51 mesi e non più dopo 36
Si parla di un fantomatico bonus in più per tutti, sicuramente una goccia nell’oceano dei generosi obbiettivi ad personam (a proposito, quanto pesano sulla voce costo del personale)

2) ORARIO DI LAVORO

Abolizione delle griglie per chi è a 36 ore
Tempo di vestizione ufficialmente fuori dall’orario di lavoro, nonostante Fior Fiore di sentenze della Cassazione stabiliscano il contrario.

3) SCATTO DI LIVELLO

Sempre più difficile ottenerlo, la regola diventerà l’indennità per i 4^ livelli che svolgono mansioni da 4^S (a chi verrà riconosciuta…anche qui addio possibilità di fare vertenza)
Solo per i 5^ livelli sarà previsto lo scatto al 4^, ma dopo 31 mesi e non più dopo 18

4) DIVISORE

Passa da coefficiente 156 a 165
Questo vuol dire che la retribuzione per lavoro supplementare e straordinario sarà più bassa, diminuendo le retribuzioni acquisite

5) MENSE

Il popolino continuerà a sottostare a regole per i buoni incomprensibili e diverse
Dirigenti e quadri nei ristoranti continueranno a non avere limiti di spesa per rimborsi alla voce vitto

6) 4 NOVEMBRE

La festività per i 150 anni dell’unità italiana diventa un’occasione ghiotta per ridurre i costi: la retribuzione della festività del 4 novembre verrà tolta a chi ancora l’aveva

7) MINIMERCATI

Si colpisce chi lavora nei negozi con conti in rosso e non chi ha creato il debito
Integrativo non riconosciuto e orario aumentato a 38 ore riducendo le retribuzioni acquisite

8) LAVORO DOMENICALE

Nascosto dietro elaborati artifici linguistici (li stessi di accordi già esistenti in vari negozi) il lavoro domenicale diventa obbligatorio per tutti e il Dì di festa si scopre per quello che realmente è: bieca propaganda da sbandierare sui giornali e sull’Informatore

9) ASSUNZIONI

Questa è la ciliegina sulla torta che si spartiscono i soliti noti
Argomento d’obbligo per far passare qualsiasi accordo
Dovrebbe essere l’argomento forte dei promotori per far ingoiare il rospo ai lavoratori
Se si accetta questo integrativo 200 persone una tantum saranno passate da part-time a full-time
Peccato che non ci dicono che per l’azienda è normale un turn-over annuale di, guarda caso, 200 persone!

10) ARGOMENTO SCONOSCIUTO

11) ARGOMENTO SCONOSCIUTO

12) ARGOMENTO SCONOSCIUTO

13) ARGOMENTO SCONOSCIUTO

14) ARGOMENTO SCONOSCIUTO

15) ARGOMENTO SCONOSCIUTO

15Ottobre ha detto...

...segue

E’ ovvio che i termini dell’accordo sono irricevibili!
Un integrativo serio invece dovrebbe:

- parlare ai precari: dando prospettive d’assunzione ad apprendisti, interinali e contratti a tempo determinato
- parlare a chi è full-time: prevedendo in tutti i negozi griglie degli orari concordati
- parlare ai part-time: prevedendo maggiori tutele piuttosto che diminuendo retribuzioni acquisite, e chi lo chiede per un certo periodo (lavoratrici madri) non lo fa’ per vezzo ma per necessità. Dire “ti do il part-time se firmi la flessibilità” nella casa della gente onesta si chiama ricatto!
- Parlare di asili aziendali: se non lo fa la Coop in Toscana chi dovrebbe farlo?
- Parlare di mobilità cittadina: esiste ancora un Mobility Manager? Se sì, invece di recepire uno stipendio senza fare il suo lavoro dovrebbe attivarsi con sindacati e amministrazioni locali
- Parlare di previdenza: come mai non si prova a richiedere un aumento alla percentuale di contribuzione dell’azienda nel Fondo pensione visto che sono anni che non si parla di aumenti retributivi in un integrativo?
- Garantire un pasto anche a chi non fa orario spezzato senza creare invece discriminazioni tra lavoratori
- Prevedere un CRAL aziendale: una volta c’era quando l’azienda era una Cooperativa, adesso non si capisce dove è finito

Ma il motivo per cui non si parla di tutto ciò è chiaro: sono più ghiotte 45.000 ore l’anno di permessi sindacali!

Per far circolare l’informazione corretta dobbiamo mettere in campo tutte le nostre forze attraverso blog, facebook, posta elettronica, passaparola, stampando e attaccando in tutte le bacheche questo documento e portandolo appresso nelle assemblee per poterlo rileggere quando verranno a farci il lavaggio del cervello.



15Ottobre

15Ottobre ha detto...

Forza ragazzi, un po' di coraggio, pubblicate i due commenti che ho lasciato come unico post sul blog e su facebook per permettere ad altri di condividere sui propri profili il documento.
Solo un piccolo sforzo e vedrete che la rete farà il resto...

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